Commenti disabilitati su ARRIVANO I FONDI! Si. Ma non dicono per chi e chi pagherà. Appunti sopra un disastro annunciato, 25 settembre 2020

Work in progess. Con la speranza che diventasse un lavoro collettivo coinvolgendo tutte le studentesse e i studenti e tutte le cittadine.i attive nella forza di lavoro o meno. (Si può utilizzare il traduttore google per le citazioni in inglese o in francese.)

Indice:

Introduzione: Momento Vivonne europeo.

Semestre europeo

Fondi europei: BEI, SURE, MES, RICOVERY FUND

BUDGET EUROPÉEN 2021-2027 = 1074,3 – Alla fine dell’anno l’Italia perderà oltre 45 miliardi dei fondi 2013-2020.

BCE

BCE e inettitudine del Zero Lower bound

Introduzione: 

 

La sera del 18 maggio 2020, durante la presentazione dal tandem Merkel-Macron del « piano di ricostruzione europeo », il presidente Macron parlò di un « momento hamiltoniano » per la EU. Si tratta in effetto di quello che potremmo più giustamente chiamare « il momento Vivonne » in referenza all’ammiraglio generale delle galere di Luigi XIV. Si transita dalla precarietà imposta oltre 17 anni prima di ottenere un contratto a tempo determinato alla precarietà a vita. Con la scusa del Covid-19 si tratta in effetti di spingere in favore dell’ipercentralizzazione filo-semitica nietzschiana, spinelliana, e fra poco anti-laica, multi-confessionale e neo-guerra fredda, già teorizzata nel Rapporto dei 5 presidenti del 1 luglio 2015.(COMPLETARE L’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA DELL’EUROPA, 1 Luglio 2015, https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/5-presidents-report_it.pdf

Riassunto qui: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_15_5240 . Tutto il contrario dell’Europa sociale fondata sull’Europa delle nazioni, vedi : http://rivincitasociale.altervista.org/europa-delle-nazioni-europa-sociale-constituzione-europa-sociale-europa-del-capitale/ .)

Mentre si distrugge la rappresentanza democratica con il finanziamento privato ai partiti politici così trasformati in lobbie per i poteri forti – con detrazioni fiscali, cioè con soldi pubblici … – e con il demagogico taglio al numero dei parlamentari in linea con la nuova P2 parlamentare trasversale, in particolari la Piattaforma Rousseau e l’attuale PD, si paventa l’arrivo di fondi europei da spendere. Arrivano il Babbo natale e la Befana …! Spettacolo desolante di una classe dirigente trasversalmente incompetente e criminosa – vedi la violazione continua del mio domicilio e altri crimini afferranti, e non sarò certo una eccezione … – frontalmente in contrasto alla Costituzione, oggi svuotata del suo contenuto con l’avvallo attivo di tutte le istanze garanti.

E un spettacolo desolante: mentre i cittadini e i lavoratori sprofondano nella crisi, si presentano centinaia di progetti da finanziare con i fondi europei, in particolare con quelli 209 miliardi paventati dal Recovery fund, 82 sussidi e 127 prestiti. («557 progetti presentati dai ministeri per una spesa di 667 miliardi.» vedi sotto)

La realtà è molto più drammatica. Si annuncia peggiore di quella già prospettata nella mia « Satira sull’uscita della crisi : ti sfrutteremo più di ieri e meno di domani, 25 aprile, 2020 » http://rivincitasociale.altervista.org/satira-sulluscita-della-crisi-ti-sfrutteremo-piu-ieri-meno-domani-dice-romanzo-25-aprile-2020-seguita-vecchio-esoscheletro-6-feb-2020/

Dal Ricovery fund, l’Italia riceverà meno di 30 miliardi netti secondo una complicata formula di calcolo neoliberale marginalista peggiore di quella utilizzata per il Fiscal compat. (oltre l’usuale paragone del output gap calcolato sopra un PIL fasullo e taroccato si pretenderà tenere conto dell’impatto della crisi sanitaria. Per l’analisi della fabbricazione marginalista del PIL vedi http://rivincitasociale.altervista.org/pil-uno-strumento-narrazione-marginalista-benessere-dei-popoli-la-prosperita-degli-stati-nazionali-24-maggio-2020/ Con uno strumento contabile così sciocco è chiaro che tutte le equazioni da esso indotte lo saranno ancora di più, in particolare la vacua crescita del PIL – senza nemmeno tenere conto della crescita dell’economia reale e dell’impiego a tempo pieno – oppure peggio ancora il rapporto utilizzato per calcolare i sentiero di consolidamento fiscale, vedi ad esempio: http://rivincitasociale.altervista.org/credito-debito-pubblico-tagli-golpe-costituzionale-24-febbraio-2019/ ) Oggi, mentre sprofondano il PIL e la disoccupazione, i guadagni in Borsa volano grazie ai QE e altri PEPP della BCE.

Intanto, alla fine di quest’anno, l’Italia perderà oltre 45 miliardi di fondi europei per 2013-2020! E sarà probabilmente la stessa cosa per la parte italiana dei 1074,3 miliardi del budget europeo per il periodo 2021-2020.

Un terzo di questi 209 miliardi del Recovery fund dovranno essere spesi per l’ecologia capitalista ossessionata con il CO2 benché benefico alla crescita delle colture e della vegetazione e letale per il costo di produzione. Vedi « Clima e indottrinamento » http://rivincitasociale.altervista.org/clima-indottrinamento-14-18-marzo-2019/

 

Green New Deal ? « Secondo il rapporto pubblicato alla vigilia dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite emerge, infatti, come il famigerato 1% della popolazione più ricca ha emesso il 15% di CO2, mentre il 50% più povero della popolazione, 3,1 miliardi di persone, solo il 7%.  Per dirlo con numeri ancora più brutali, l’Oxfam-Stockholm Environment Institute rivela come le emissioni annuali sono aumentate del 60% tra il 1990 e il 2015: il 5% della popolazione più ricca ha determinato oltre un terzo (37%) di questo aumento; l’1% più ricco ha aumentato la propria quota di emissioni 3 volte di più rispetto al 50% più povero della popolazione.» https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-Oxfam_Lo_Certifica_La_Battaglia_Ambientalista_O_è_Lotta_Di_Classe_O_Non_è/82_37384/

In oltre, come già menzionato in questo sito, il Recovery fund reintroduce il Fiscal compact dunque le riforme strutturali e la Spending Review anche se rallenta un poco la stretta fino al 2023. Intanto la UE deve ancora decidere del trasferimento delle tasse necessarie per finanziare questi prestiti europei. Siamo ancora al buio. La logica del Sure – sostegno alla disoccupazione – e del MES – sostegno alla Sanità sempre più privatizzata e oggi sempre più confessionale – https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-speranza_paglia_e_le_sante_privatizzazioni/6121_37439/ – invade il campo degli Affari sociali. Questo, secondo il Trattato di funzionamentodella UE, è un campo di competenza exclusivamente nazionale, e costituisce l’unica grande leva macroeconomica ancora a disposizione dai Stati membri, oggi privi dell’accesso al credito pubblico. Il momento Vivonne, dunque …

A chi andranno i fondi prestati dalla UE e poi pagati dai contribuenti in particolare i lavoratori dipendenti sulla loro busta paga e i precari e disoccupati con la privazioni di busta paga e di assistenza sociale dignitosa. In Italia l’ISE per l’assistenza pubblica garantita dalla Costituzione va ai nuclei familiari che non dispongono di un reddito annuo di oltre 3000.00 – con un reddito immobiliare di 5000.00 – e il mal nominato « Reddito di cittadinanza » condizionale alle risorse è già calcolato per non superare la soglia del livello di povertà, è solo una miseria degna della logica panem et circences romana. (Ma, comunque, la fava romanesca non era mai regalata …) Intanto con la disoccupazione di massa e la sotto-occupazione cronica l’Inps è svuotato come pure la fiscalità generale che non potrà sopperire. Perciò il ritorno alla carità confessionale per completare la privatizzazione della previdenza e assistenza sociale.

Non andranno ai lavoratori per chi a metà novembre sarà ristabilito il diritto di licenziamento. Sarà un bagno di sangue, che il governo vorrà probabilmente rimandare prorogando il blocco fino a primavera con addizionali 20-24 miliardi di euro di debito, sperando nel miracolo della « ripresa » con l’arrivo del Babbo natale e della Befana europei. Ci sarà più probabilmente una seconda ondata Covid-19 aggravata con l’influenza e con la colpevole gestione governativa. L’unico rimedio che funzione, il Protocollo Raoult, è cinicamente proibito, benché non interferisce con le altre cure possibili dopo la pericolosa ospedalizzazione. Vedi http://rivincitasociale.altervista.org/category/sanita/?doing_wp_cron=1601042307.8646800518035888671875

Non andranno alla siderurgia italiana. I fondi promessi non assicurano né la nazionalizzazione, né l’apertura dei forni a caldo, né l’impiego, né lo miglioramento del quadro epidemiologico. Rimarrà al meglio una produzione di acciai specializzati a ossigeno o elettricità in un Paese dove anni fa la Sardegna persi la produzione di alluminio, metallo facilmente riciclabile, perché incapace di garantire 10 anni di forniture elettriche stabili. Si poteva invece approfittare dell’indebitamento attuale a tasso relativamente basso per nazionalizzare, ristrutturare la forza di lavoro con la pensione anticipata a tasso pieno e la possibilità di richiamo in caso di ripresa economica, evacuare il quartiere Tamburo costruendo alloggio sociale agevolato per i residenti del quartiere da compensare degnamente. In breve mettendo in campo una ristrutturazione positiva di una industria strategica in parallelo con un piano di sviluppo economico-sociale centrato sull’alloggio sociale. Tutti, sindacati inclusi, hanno deciso di sacrificare la siderurgia italiana con falsi pretesti e senza la minima soluzione positiva per risolvere i veri problemi, ad esempio quello del trasferimento dei residenti più esposti.

Non andranno all’Alitalia. Una volta ancora, i nuovi fondi attuali vengono sprecati a ritmo giornaliere, un ritmo accelerato per mancanza del minimo piano di ristrutturazione, per mancanza del minimo business plan. Fra poco le altre compagnie aeree ripartiranno e si porrà di nuovo la questione della privatizzazione a ribasso dell’Alitalia. Si poteva invece approfittare della crisi attuale per ristrutturare la pletorica forza lavorativa creando un fondo di pensione adeguato per permettere anticipare la pensione a tasso pieno per tutti i lavoratori oggi in eccesso. Il fondo di pensione,giocando il ruolo di fondo di investimento pubblico, sarebbe intanto investito nella nuova Alitalia strettamente pubblica e i neo-pensionati avrebbero preferenza per le assunzioni nel caso di una eventuale ripresa. Invece, la nostra compagnia di bandiera, sempre mal gestita, sarà presto costretta a chiudere malgrado l’Italia sia in possesso di 1/3 del patrimonio archeologico e artistico mondiale.

Non andranno:

          Alla creazione di una banca pubblica per finanziare il debito pubblico e para-pubblico direttamente sul mercato primario, cioè fuori dall’oneroso controllo delle banche private nazionali e straniere. Prima della privatizzazione di Bankitalia – 1981-83 – il credito pubblico finanziò il cosiddetto « miracolo italiano » senza creare nessuno debito pubblico non sostenibile nel quadro della fiscalità progressiva della Prima Repubblica.

          Al finanziamento delle 32 ore settimanali in modo da lavorare tutte.i e meno, con lo stesso salario netto iniziale ma con l’immediata bonifica dei servizi sociali di accesso universale. Si riabiliterebbe così il « salario differito » – contributi sociali necessari per il finanziamento della Previdenza sociale e dell’Assistenza sociale – assieme alla fiscalità generale necessaria per finanziare gli interventi dello Stato nel quadro dell’economia mista sancita dalla Costituzione per garantire l’interesse generale e l’utilità pubblica.

          Al finanziamento delle grandi opere utili.

          Al ripristino accelerato dei tanti depuratori che non funzionano più e che ci costano centinaia di migliaia di euro ogni mesi a causa delle multe europee.

          Alla cura del territorio e alla bonifica e il recupero produttivo dei terreni inquinati.

          Allo sviluppo di una industria del riciclaggio dei prodotti elettronici ricchi in terre rare che possono così essere estratte ad un costo inferiore rispetto all’attività miniera. Purché non si combinasse una altra Acerra – NA – con un termovalorizzatore oltre 4 volte le norme europee …

          Alla riabilitazione delle reti idriche nel rispetto del referendum sull’acqua bene pubblico.

          Alle infrastrutture pubbliche necessarie che non sono proprio quelle previste dal Green New Deal speculativo – nuove dighe, canalizzazioni. rimboschimento ecc…

          Ecc.

La lista può facilmente essere allungata oltre i « circa 120 i tavoli di crisi aperti al Ministero dello sviluppo economico: vertenze che, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, riguardano appunto circa 160-170 mila lavoratori.» fine agosto 2020, in https://www.repubblica.it/economia/2020/08/19/news/tavoli_di_crisi-264988807/ . MA TENENDO CONTO DELLA FINE PROSSIMA DEL BLOCCO DEI LICENCIAMENTI, nel quadro di una crisi Covid-19 gestita per arrivare silenziosamente alla illusoria « immunità di gregge » ed alla rafforzamento della società di controllo filo-sionista e poliziesca-mafia permanente.

IL SEMESTRE EUROEO.

L’arrivo dei nuovi fondi pagati con interessi dai cittadini, cioè quelli che non godono dalla fiscalità regressiva attuale, sarà preceduto dal solito Semestre europeo che inizierà il 15 ottobre 2020 e durerà fino a aprile 2021. La copia budgetaria triennale sottomessa dai nostri dirigenti subalterni – e, insito, oggi trasversalmente incompetenti e troppo spesso corrotti – sarà esaminata dalla Commissione europea per verificare il rispetto del Patto di stabilità da garantire con le solite riforme. L’Italia non riusciva a rispettare il Fiscal compact con un debito pubblico al 135 % del PIL. Con un debito pubblico oggi sottostimato a 157% del PIL si fa comunque fatica capire dove si potrà effettuare i tagli nelle spese statali – pensioni, scuola, sanità, reliquie delle infrastrutture pubbliche anche locali, partecipazione in varie aziende come le Poste, Finmeccanica ecc ma sopratutto PA . Rimane allora privatizzare tutto quello che rimane da privatizzare incluso il demanio e il patrimonio archeologico e artistico. Lo sapremo fra qualche giorni … Intanto si riabilita la carità confessionale privata secondo un copione filo-semita nietzschiano da me denunciato anni fa – Vedi ELOGIO DELLA RAGIONE E DELLA LAICITA DELLO STATO. nella Sezione Italia del mio vecchio sito giurassico www.la-commune-paraclet.com

Fondi europei: BEI, SURE, MES, RICOVERY FUND

1 ) BEI, vedi https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/european-investment-bank_it

Cosa fa la BEI?

La banca assume prestiti sui mercati dei capitali e eroga prestiti a condizioni favorevoli per progetti che sostengono obiettivi dell’UE. Circa il 90% dei prestiti viene erogato all’interno dell’UE. Il denaro non proviene dal bilancio dell’UE.

La BEI fornisce tre tipi principali di prodotti e serviziCerca le traduzioni disponibili del link precedente •••:

prestiti, che costituiscono circa il 90% dei suoi impegni finanziari complessivi. La banca presta a clienti di tutte le dimensioni per sostenere la crescita e l’occupazione, contribuendo spesso in tal modo ad attirare altri investitori

“blending”, che consente ai clienti di combinare i finanziamenti della BEI con ulteriori investimenti

consulenza e assistenza tecnica, per massimizzare il rendimento dei fondi.

La BEI eroga i prestiti superiori ai 25 milioni di euro direttamente. Per prestiti più esigui apre linee di credito per istituti finanziari che a loro volta concedono fondi ai richiedenti.

2 ) SURE, vedi https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/economic-and-fiscal-policy-coordination/financial-assistance-eu/funding-mechanisms-and-facilities/sure_en Loans provided to Member States under the SURE instrument are underpinned by a system of voluntary guarantees from Member States. Each Member State’s contribution to the overall amount of the guarantee corresponds to its relative share in the total gross national income (GNI) of the European Union, based on the 2020 EU budget.

Based on the negotiations and the national guarantees, the Commission has presented proposals to the Council to grant financial support of €87.3 billion to 16 Member States under SURE:

Italy : 27.4 billion

3 ) MES

Conte, quattro scogli per il governo: Mes, legge elettorale, Recovery plan e decreti Salvini

Il premier stretto tra le richieste dei dem e le fibrillazioni del Movimento. Dai dicasteri presentati piani per 667 miliardi, ma sul piatto ce ne sono 209 https://www.corriere.it/politica/20_settembre_23/quattro-scogliper-governo-8210a3ca-fdc9-11ea-a13a-1a7326323030.shtml

Mes, Conte stretto tra M5S e Pd si rimette all’Aula

La prima spina di Giuseppe Conte è il Mes. Dopo il voto il pressing del Pd si avvicina all’ultimatum. In ballo prestiti per 36 miliardi che il fondo salva Stati dell’Ue (il Mes, appunto) potrebbe erogare all’Italia a patto che vengano spesi per la sanità. Il Pd e Italia viva vogliono prenderli: in 10 anni, si risparmierebbero 500 milioni l’anno in interessi, dicono. I 5 Stelle restano contrari, temendo che l’Italia finirebbe nella trappola dell’austerity sotto i tecnocrati di Bruxelles. Anche per Stefano Fassina (Leu) il Mes è un «pessimo affare», ma il ministro della Sanità, Roberto Speranza, anche lui di Leu, dice invece che per le spese sanitarie va bene tutto, pure il Mes. Conte inizialmente era in sintonia con i 5 Stelle. Ma con la coalizione divisa, il premier ha deciso di rimettersi a ciò che deciderà il Parlamento.

4 ) Rivocery fund – NEXT GENERATION EU

Recovery fund, battaglia tra ministri https://www.corriere.it/politica/20_settembre_23/quattro-scogliper-governo-8210a3ca-fdc9-11ea-a13a-1a7326323030.shtml

Sulla carta nessun problema. Ricevere 209 miliardi di euro dall’Europa tra prestiti e trasferimenti accontenta tutti. Ma sulla torta, per quanto ampia, si scatenano gli appetiti, come dimostrano i 557 progetti presentati dai ministeri per una spesa di 667 miliardi. Tanto che Conte è impegnato in una difficile selezione, tenendo conto delle diverse sensibilità nella coalizione. Italia viva, per esempio, punta sul Family act della ministra Bonetti. I 5 Stelle su un sostanzioso pacchetto della ministra dal Lavoro, Nunzia Catalfo, che tra ammortizzatori universali e salario minimo per legge suscita apprensioni al Tesoro, tenuto dal Pd, mentre c’è chi vorrebbe dare una stretta al Reddito di cittadinanza, caro al M5S. Sullo sfondo la lotta per la regia di tutta l’operazione.

Recovery fund https://fr.wikipedia.org/wiki/Plan_de_relance_europ%C3%A9en_de_2020

Objectifs[modifier | modifier le code]

Le plan vise à pallier les conséquences économiques et sociales de la pandémie de Covid-19 débutée en 2020. Son montant est fixé à 750 milliards d’euros (dont 360 milliards de prêts et 390 milliards de subventions), accompagné d’un budget pluriannuel européen renforcé à 1 074,3 milliards pour les années 2021 à 2027[5].

L’emprunt mutualisé et réalisé par la Commission européenne permet de bénéficier de la bonne notation financière de celle-ci, ce qui lui permet d’emprunter à des taux d’intérêts faibles et sur une durée longue (les remboursement pourront s’étaler jusqu’en 2058). La majorité des fonds (90 %) seront dépensés pour relancer les économies nationales sur la période 2021-2023 et il est prévu que le tiers de ce montant devra être investi dans le cadre de politiques environnementales (notamment pour respecter l’objectif de neutralité carbone fixé par l’UE pour 2050)[6].

La scheda. Cifre, tempi, controlli: come funziona il Recovery fund per l’Italia, Ias. martedì 21 luglio 2020 https://www.avvenire.it/attualita/pagine/cifre-tempi-controlli-come-funziona-il-recovery-fund-e-cosa-e-in-ballo-per-l-italia

Il Recovery fund approvato stanotte al Consiglio Ue ha un valore complessivo di 750 miliardi, 390 miliardi in “grants” (sussidi diretti) e 360 in “loans” (prestiti garantiti dall’Ue, a tassi molto bassi). È lo stesso ammontare della proposta della Commissione, ma con una diversa distribuzione tra sussidi e prestiti: meno sussidi, più prestiti, questo l’equilibrio raggiunto. Un equilibrio che però non ha danneggiato l’Italia, che avrà diritto alla stessa quantità di sussidi (tra 81 e 82 miliardi) e a una maggior quota di prestiti (circa 127 miliardi).

BUDGET EUROPÉEN 21-27 1074,3 – Alla fine dell’anno l’Italia perderà oltre 45 miliardi dei fondi 2013-2020.

Les dirigeants de l’UE se mettent d’accord sur le budget à long terme pour la période 2021-2027 et sur le plan de relance, 17-21 juillet

Réunis à Bruxelles, les dirigeants de l’UE se sont mis d’accord sur le budget à long terme de l’UE pour la période 2021-2027, qui s’élèvera à 1074,3 milliards d’euros. Le budget soutiendra l’investissement dans les transitions numérique et verte. Ils se sont également mis d’accord sur un effort de relance de 750 milliards d’euros destiné à aider l’UE à faire face à la crise provoquée par la pandémie, dont 390 milliards seront distribués sous la forme de subventions aux États membres et 360 milliards d’euros sous la forme de prêts.

BCE:

Response to the COVID-19 crisis[edit] https://en.wikipedia.org/wiki/European_Central_Bank#Response_to_the_COVID-19_crisis

In 2020, the ECB formulated a response to the COVID-19 crisis. This response included:

the € 1350 billion Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) which aimed to lower borrowing costs and increase lending in the euro area.

keeping key interest rates at historically low levels

increasing the amount of money that banks can borrow from the ECB and making it easier for them to borrow specifically to make loans to those hardest-hit by the spread of the virus

offering immediate borrowing options at favourable rates for solvent banks to solve temporary funding issues

being temporarily less strict about the amount of funds, or “capital”, that banks are required to hold as a buffer for difficult times and giving banks more flexibility on supervisory timelines, deadlines and procedures.

reactivating currency swap lines and enhanced existing swap lines with central banks across the globe[55]

Pandemic emergency purchase programme (PEPP) https://www.ecb.europa.eu/mopo/implement/pepp/html/index.en.html

« The PEPP is a temporary asset purchase programme of private and public sector securities. On 4 June 2020 the Governing Council decided to increase the €750 billion envelope for the PEPP by €600 billion to a total of €1,350 billion. All asset categories eligible under the existing asset purchase programme (APP) are also eligible under the new programme. Under the PEPP, a waiver of the eligibility requirements will be granted for securities issued by the Greek Government. In addition, non-financial commercial paper is now eligible for purchases both under the PEPP and the corporate sector purchase programme (CSPP). The residual maturity of public sector securities eligible for purchase under the PEPP ranges from 70 days up to a maximum of 30 years and 364 days. »

Corporate sector purchase programme (CSPP) – Questions & Answers, https://www.ecb.europa.eu/mopo/implement/omt/html/cspp-qa.en.html

Q1.2 What is the minimum issuance volume of debt instruments eligible for purchase?

There is no minimum issuance volume for corporate bonds eligible for purchase under the CSPP. This ensures that corporate bonds with small issuance volumes (often ones issued by small firms) can also be purchased. To be eligible for purchase, a commercial paper security must have a minimum outstanding issuance amount of €10 million.

Q1.3 Can the Eurosystem buy debt instruments with negative yields? Is there any minimum yield for the purchases?

Purchases of eligible debt instruments with a negative yield to maturity are permissible. Purchases below the deposit facility rate are also permissible in all asset purchase programmes (APP) to the extent necessary. The Governing Council decided in January 2017 that purchases of assets with yields below the deposit facility rate could take place under the PSPP to the extent necessary. On 12 September 2019 the Governing Council decided to extend this possibility to the private sector parts of the APP, specifically the third covered bond purchase programme (CBPP3), the asset-backed securities purchase programme (ABSPP) and the CSPP.

BCE e inettitudine del Zero Lower bound

Vedi : http://rivincitasociale.altervista.org/zero-bound-theory-the-last-neoliberal-monetarist-ineptitude-sept-13-2020/

Paolo De Marco.

Vedi pure:

A ) Sulla Repubblica moderna nata a Valmy con il popolo in arma a difesa dei suoi diritti, in un’epoca dove il suffragio universale non esisteva ancora. 1 ) EN DIRECT – Discours de J-L Mélenchon sur la République #LaBoétie, https://www.youtube.com/watch?v=4nNP1g5_6-M ; 2 ) in italiano sula Battaglia di Valmy, 20 settembre 2020: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Valmy . 3 ) La Costituzione italiana, nata dalla Resistenza, fa obbligo a tutte.i difenderla, Articolo 52.a

B ) Sull’organizzazione plurale della nuova Resistenza : RÉSISTER CONTRE LA RÉPRESSION AU TRAVAIL, https://www.youtube.com/watch?v=_PEllkF4bhw

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