Commenti disabilitati su Aggiornamento 28-06-2019 .Commento rapido a « Sea-Watch 3, è questione di ore. La capitana pensa a forzare il blocco »

Aggiornamento 28-06-2019 : A questo punto serve d’urgenza una denuncia legale per incostituzionalità dei decreti Salvini da parte dei deputati saliti sulla nave o da parte di un gruppo di cittadine.i. Chiaramente, violano frontalmente la Costituzione – diritti umani fondamentali, diritto di asilo, rispetto dei trattati internazionali sancito dall’Articolo 11 – cioè quelli che sono compatibili con i principi cardini della nostra Costituzione –, incluso la Legge del Mare, dunque il salvataggio in mare. Nella loro messa in opera attuale, i cosiddetti decreti Salvini risultano anche contrari alla lettera di accompagnamento della Presidenza aggiunta ai decreti. Questa lettera ne inquadra l’interpretazione giuridica.

La Costituzione italiana va rispettata. Va sottolineato, per chi pretendesse ignorarlo, che la nostra democrazia non è una tirannia populista della maggioranza ma solo il governo della maggioranza parlamentare nel rigoroso rispetto delle minoranze e sopratutto nel quadro preciso dei diritti e delle norme costituzionali.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni Internazionali – Economia Politica Internazionale.

Vedi: « Sea Watch, la comandante: “Ci hanno promesso soluzione rapida, situazione a bordo è peggiorata. Salvini? Non ho tempo per lui” »,Carola Rackete, la comandante della Sea Watch (ansa) Carola Rackete spiega le sue ultime mosse e l’intenzione di far scendere i migranti con i gommoni. Poi fermata dalla Guardia di finanza. Su Salvini: “Non si gioca con la vita delle persone. Mi fido dei pm”. di ALESSANDRA ZINITI 27 giugno 2019 . https://www.repubblica.it/cronaca/2019/06/27/news/la_comandante_della_sea_watch_ci_hanno_promesso_una_soluzione_rapida_la_situazione_a_bordo_e_peggiorata_urgente_entrare-229791942/?ref=RHPPLF-BL-I229666996-C8-P4-S4.3-T1

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Re : « Sea-Watch 3, è questione di ore. La capitana pensa a forzare il blocco

Dopo il verdetto della Ue, la nave ancora in mare senza un porto sicuro. Nuovo orrore:a 25 miglia dalle coste di Agrigento, un peschereccio ha trovato impigliato nelle reti il corpo di un giovane uomo »

di ALESSANDRA ZINITI https://www.repubblica.it/cronaca/2019/06/26/news/sea-watch_3_carola-229665510/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P2-S1.8-T1

Commento rapido: Serve un vertice europeo immediato per risolvere questa vergognosa situazione. La UE ha delle responsabilità legali precise in materia di immigrazione e di diritti umani.

La Corta europea ha disonorato l’Europa; l’Italia è in violazione flagrante del Diritto del Mare. Da parte della Corte si tratta di legalismo opportunista nel quadro di una responsabilità europea congiunta in materia di emigrazione che non è più adeguatamente formalizzata. In effetti, dato che la questione posta ultimamente rispetto alla spartizione dei primi arrivanti non ha trovato un accordo, anche Frontex è ridotto a violare le sue obbligazioni in materia di salvataggio in mare confinandosi vergognosamente in una postura di sicurezza che la rende responsabile direttamente dei centinaia di morti nel Mare Mediterraneo.

Rimane che la Legge del Mare, che non è subordinata al rispetto della UE delle proprie responsabilità congiunte in materia di immigrazione, prevede l’approdo nel porto sicuro più vicino. Obbligo subordinato alle specificazioni delle Zone Sar, ma solo quando queste vengono rispettate dai Stati firmatari, il che, oggi, non è più il caso. Perciò, la Sea Watch deve sbarcare e andare poi, se necessario, alla Corte penale internazionale. I diritti fondamentali e i trattati internazionali esistenti non possono essere sottoposti all’opportunismo politico vergognoso di una UE che non si assume le proprie responsabilità sopratutto dopo che la UNHRC ha dichiarato la Libia zona di guerra non sicura.

L’avviso della Corte europea è così assurdo da non permettere una soluzione. In effetti, la Corte ha solo voluto rimandare la responsabilità al livello politico, abdicando così il proprio ruolo legale di garante dei diritti fondamentali. Così, l’Italia avrebbe il dovere di rifornire la Sea Watch e di assicurare le cure – non sbarcano più nemmeno i malati ? Ma poi la nave Sea Watch dove andrà ? Presumibilmente non sarà accolta in nessun altro porto senza un accordo preliminare sulla spartizione dei nuovi arrivati … Dunque?

Tutta questa facenda non ha senso né legale né pratico, è solo il segno del ritorno alla barbarie e quello del disonore delle Corte europea in materia di diritti umani fondamentali.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni Internazionali – Economia Politica Internazionale.

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