Commenti disabilitati su COVID-19. CONFINAMENTO DEI CITTADINI, LAVORO OBBLIGATORIO SENZA PROTEZIONE E SOLITA GESTIONE NEOLIBERALE TALMUDISTA DELLA CRISI. 4 Aprile 2020

Stanno saltando l’INPS e la fiscalità generale, dunque il poco che rimane dei diritti sociali fondamentali sanciti dalla Costituzione.

Basta parole vuote. Chiediamo subito:

a ) La fine immediata del finanziamento pubblico alla sanità, alle pensioni e alla scuola private e il ritorno dovuto ai servizi pubblici universalmente accessibili, dunque finanziati secondo i bisogni sociali reali determinati da tutte le parte sociali, incluso i sindacati ed i cittadini, nel rispetto delle norme tecnico-scientifiche più moderne,

b ) La Riduzione Generale del Tempo di Lavoro – RTL – con il medesimo salario netto individuale iniziale ma con il pronte ristabilimento e la bonifica immediata dei diritti alla previdenza e all’assistenza ad un livello dignitoso, come sancito dalla Costituzione. Questa RTL potrà iniziare con il diritto alla pensione a tasso pieno dopo 38 anni di lavoro. Si darà così spazio ai più giovani. Dovrà essere appoggiata da una nuova definizione dell’anti-dumping da sancire alla OMC; nel frattempo, dovrà essere anticipata da una piccola sovrattassa all’importazione per quanto basta a preservare la previdenza e l’assistenza sociali, oltre ai contributi sociali – il salario differito – che dipendono della competitività macroeconomica e della produttività microeconomica.

c ) Il ritorno alla pianificazione indicativa e incitativa nel quadro dell’economia mista e delle imprese statali strategiche – ai vari livelli centrale, regionale e comunale – il che presuppone il ritorno al credito pubblico per finanziare il debito pubblico e para-pubblico sul mercato primario. Il credito pubblico dovrà pure servire a cancellare, anno dopo anno, tranche del debito pubblico detenuto dalle banche e fondi privati, oggi tutti speculativi, dunque lesivi della sovranità e dei diritti fondamentali. Questa mercificazione speculativa del debito pubblico è la causa principale delle oscene disuguaglianze attuali in Italia e in Occidente.

d ) Il ritorno alla fiscalità progressiva sancita dalla Costituzione della Prima Repubblica, l’unica costituzionalmente legittima.

e ) La laicità assieme all’autentica parità dei generi con la RTL e un salario identico per un identico lavoro. (1)

Oltre ai debiti creati con le nuove liquidità emesse a fondo perduto della BCE e con il piano SURE europeo (2), abbiamo la certezza che l’INPS – contributi sociali – e la fiscalità generale – tasse e imposte varie – sono già nei guai e lo saranno in modo duraturo dato la disoccupazione e il rallentamento economico. Sappiamo che dopo una crisi economica la struttura economica-industriale non ritorna mai ai livelli di prima. Siamo ancora 7 % a 10 % sotto il livello del PIL anteriore al 2007. L’uscita di crisi avviene normalmente con l’introduzione e la massificazione di nuove onde tecnologiche in settori nuovi o intermediari. Oggi si tratta della IA, dei robot e delle G5 e G6. Oltre a non essere più controllati al livello domestico, questi nuovi settori sono ormai intensivi in capitale. Si pone dunque con urgenza la questione cruciale dell’assorbimento della mano-d’opera sempre più ridotta alla disoccupazione e alla sotto-occupazione.

In Francia fu detto che si perdono così 32 miliardi di euro al mese. (3) Presto ci diranno che per pagare il debito pubblico, che levita verso 200 % del PIL come vuole Draghi per cancellare il debito privato, si dovrà lavorare di più per la stessa paga e tagliare ancora nei servizi sociali pubblici per ricavare il saldo primario necessario per rimborsare il debito pubblico. Di riabilitazione del credito pubblico non se né dirà una minima parola benché sia l’unica soluzione compatibile con la sovranità nazionale e la ripresa socio-economica.

Sono sorpreso che Boeri, Ichino et al., e tutta questa stalla di economisti di regime non hanno ancora proposto di spostare l’età pensionabile a 74 anni, cioè l’età media del decesso dei pazienti « curati » per il Covid-19. Di flat tax se ne parla ancora e con più insistenza mentre si sospendono le tasse dovute dalle imprese che intanto ricevono le liquidità della BCE e dallo Stato … E si pretende aiuti europei – cioè, tedeschi – senza condizioni! Non si tratta più della voodoo economics denunciata da G. W. Bush Sr., ma di economia talmudista neo-nietzschiana, con la sua singolare razionalità !!! Strana razionalità, sopratutto nella finanza e l’economia speculativa che ammontano attorno al 9 % del PIL ma al 25% o 30% dei profitti, comunque sempre realizzati nell’economia reale così cannibalizzata. Abbiamo qui una ragione supplementare per passare subito al credito pubblico e toglierci questi parassiti apolidi dalle spalle.

Come prevedibile, oltre la Sanità pubblica, il delirio rabbinico-nietzschiano del neoliberalismo di Mises-Hayek-Friedman-ecc ha distrutto l’intera base sociale, culturale, scientifica ed economica dell’Europa e del Mondo in cui è prevalsa sin dalla controriforma di Volcker-Reagan lanciata nel 1979-1982. (4) Ora i responsabili economici, politici e accademici devono pagare. Non si può ritornare al mondo di prima ma in peggio, come loro desiderano e praticano già senza nessuno stato di anima particolare con la loro attuale gestione della crisi. Da anni ho allertato contro questa deriva filo-semitica nietzschiana che punta al « ritorno » forzato verso la società della nuova domesticità e della nuova schiavitù. In Italia, con la precarietà e la disoccupazione dilaganti, ci siamo già, ad esempio in Calabria con un tasso ufficiale di occupazione del 40-42% e nessuna struttura pubblica, meno di tutte la magistratura, che funziona fuori dal quadro poliziesco-mafioso e post-P2…

Faccio notare che di due cose l’una : oppure i dirigenti sono più incompetenti di quanto sappiamo già – e non si tratta solo del purtroppo tipico Pallaria calabrese -, oppure sapevano sin dall’inizio la gravità epidemiologica della crisi sanitaria attuale. La crisi è sempre un’opportunità per chi può e pretende gestirla. Non fa dubbio che sin dall’inizio la scelta fu di puntare alla « herd immunity » o immunità gregaria, con tutti i morti specialmente anziani che questo implica. E ancora il caso. L’unica differenza è il confinamento dei cittadini – non dei lavoratori – per vietare una saturazione eccessiva delle sale di cure intensive. Al contrario di questi talmudisti-nietzschiani, un vecchio proverbio africano recita che la morte di uno anziano è come la perdita di una intera biblioteca. Nel quadro della laboriosa auto-distruzione filo-semita nietzschiana e spinelliana nazionale, ci rimanevano due pregi, l’accoglienza praticata a Riace e altrove e l’aspettativa di vita dei nostri anziani. Pagano più la sicurezza e la xenofobia esteriorizzate in mani private?

Si deve spiegare perché in Europa e in Italia i stocks strategici di medicine, di mascherine, di guanti, di tute ecc furono esauriti e non rinnovati malgrado le norme dell’Organizzazione Mondiale della Salute. E malgrado l’annuncio ufficiale della crisi inizio gennaio con una tempistica già prevista fino a luglio … Si deve piegare perché i derivati della chloroquine non sono utilizzati nei primi stadi della malattia quando danno risultati ormai comprovati nei Stati Uniti e in Belgio oltre al prof. Raoult. Ovviamente per applicare la strategia di questo professore francese, sommità mondiale riconosciuta nella sua disciplina, ci volevano la partecipazione informata dei cittadini – rafforzare il sistema immunitario, presa della febbre, controllo dei primi sintomi e possibilità di accesso immediata a cliniche pubbliche di prima linea che non esistono più (5) – e i tamponi a tappeto sin dall’inizio per individuare i focolai e confinarli selettivamente, trattando i pazienti con sintomi verificati sin dall’inizio. E prendendo anche cura dei casi più gravi da trattare con altri metodi ma che, a quel punto, sarebbero risultati marginali.

Con la strategia attuale l’unica soluzione rimane la « herd immunity » priva di ogni cura « preventiva », cioè per più esattezza cure effettuate sin dall’inizio dopo la verifica dei sintomi, alla quale si arriverà piano piano grazie al confinamento dei cittadini ma non dei lavoratori e con la forte probabilità di un nuovo picco quando si uscirà dal confinamento sempre senza tamponi a tappeto e sempre senza i derivati della chloroquine amministrata assieme agli antibiotici. Il vaccino? Non è per domani e in oltre trattandosi di un virus dovrà essere rinnovato secondo i casi, sperando che non ci siano ulteriori e dannose mutazioni.

Quale è la ragione neoliberale monetarista talmudista annidata nella follia della strategia governativa attuale? A benefico di chi? I derivati della chloroquine e gli antibiotici sono dei generici, cioè non fruttano niente a Big Pharma. Un vaccino omologato con un brevetto equivale al monopolio di produzione e di vendita per 20 anni in media !!! In oltre, la gestione della crisi non è innocente. Chiedetevi dove questi maledetti pifferai vogliono portarvi prima che sia troppo tardi. Per la seconda volta in Italia. Sono già due volte di troppo.

L’uguaglianza è sacra, l’esclusivismo è il peggiore crimine contro la sovranità dei popoli e contro la democrazia. La sovra-pagata sovra-rappresentanza ne è il segno debilitante. In Italia è ormai proprio grottesca. Sogna ancora di deferenza verso l’« autorità » auto-conferita e preservata con la nuova Inquisizione perché senza nessuna reale qualifica scientifica o etico-politica. Cosi si spiega lo sfaccio accelerato della nostra Repubblica.

E ora di voltare pagina e di fare pagare i colpevoli.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni internazionali – Economia Politica Internazionale.

NOTE:

1 ) Vedi Appello in questo medesimo sito.

2 ) Dopo l’incontro in sede europeo del 7 aprile 2020 ritorneremo sull’argomento. Per ora basta sottolineare che l’unico vantaggio di Sure consiste nel fatto che la UE leverà i fondi – 100 miliardi di euro, non di più – con il suo ottimo rating; poi i Stati si indebiteranno con la UE. Non si tratta di mutualizzazione del debito pubblico e si risparmierà solo un poco sullo spread italiano. Basterà questo per rallentarne la salita dello spread, dunque l’onero supplementare in termine di finanziamento del debito pubblico? Semplicemente no. E solo una pezza temporanea. Il problema italiano risale a molto prima e oggi i nodi sono arrivati al pettine.

La mutualizzazione del debito pubblico è una sciocchezza di origine conosciuta. Ad esempio, sarebbe l’Italia pronte a assumersi il debito dei paesi magrebini o africani, in nome della solidarietà mediterranea? L’Europa è un mercato comune e una zona monetaria unica capitalista, non è un club di filantropia. Dobbiamo ancora trasformarla in una Europa sociale fondata sull’Europa delle Nazioni, non sul federalismo neo-nietzschiano e spinelliano – vedi gli articoli pertinenti nella sezione International Political Economy in www.la-commune-paraclet.com .

Se i nostri dirigenti, malgrado la Costituzione, non sono capaci di fare la differenza tra moneta, gestita dalla BCE – secondo la stabilità dei prezzi definita dai Stati membri … -, e credito, sopratutto credito pubblico, non sarà mica la colpa dei Tedeschi o dell’Europa del Nord. Faccio notare che se i Tedeschi fossero abbastanza pazzi per accettare di mutualizzare il debito pubblico – per la grande gioia di Goldman Sachs ecc – i problemi economici finanziari non sparirebbero per magia, al contrario tutta la colpa indotta dalla grossolana incompetenza dei nostri dirigenti ricaderebbe sulla loro testa. Con un populismo di destra già prevedibile. Non sarebbe a vantaggio di nessuno, a parte i soliti filo-semitici nietzschiani che considerano la Germania il principale rivale economico e commerciale europeo da abbattere. La sinistra autentica deve imparare a ragionare con la prioria testa … Quelli che chiedono gli eurobond e i covidbond – a parte note aquile accademiche nostrale già sperimentate all’IRI, a Bankitalia, alla Consob, al Tesoro ed al MEF ecc – lavorano coscientemente o meno a favore della preservazione del debito pubblico e delle nostre imprese strategiche in mano ai soliti privati apolidi, dunque a favore di sempre più austerità e sempre più disuguaglianza. Liquidità, aiuti, si, ma come diceva già Goldoni contro i « rusteghi » della sua epoca è sempre Pantalone che paga.

3 ) Face au coût astronomique de la crise, la cruciale capacité de la France à se financer

L’exécutif a déjà prévu que la dette publique franchira largement les 100 % du PIB pour financer les mesures déjà prises et ensuite le plan de relance économique qu’il faudra mettre sur pied une fois l’épidémie endiguée. Le déficit public devrait exploser.

Par Audrey Tonnelier et Raphaëlle Besse Desmoulières Publié aujourd’hui à 10h47 https://www.lemonde.fr/economie/article/2020/04/03/face-au-cout-astronomique-de-la-crise-la-cruciale-capacite-de-la-france-a-se-financer_6035406_3234.html

Nei Stati Uniti ci sono già oltre 10 milioni di disoccupati ed è solo l’inizio dato che la crisi economica-finanziaria e etico-politica è ben più grave di quella del 2007-2008

4 ) Vedi « The socio-economic consequences of Volcker-Reagan and Co » in http://rivincitasociale.altervista.org/another-america-possible-feb-1-2017/

Vedi pure « Credit without collateral » e « The Treasury and the FED » nella sezione International Political Economy del mio vecchio sito giurassico www.la-commune-paraclet.com

Vedi pure « La pseudo-scienza economica borghese:ecco perché dobbiamo cambiare paradigma al più presto » http://rivincitasociale.altervista.org/la-pseudo-scienza-economica-borghese-perche-dobbiamo-cambiare-paradigma-al-piu-presto/

5 ) Vedi il mio saggio sulla Sanità qui : http://rivincitasociale.altervista.org/la-sanita-tra-tagli-e-corruzione-una-vittima-eccellente-del-federalismo-fiscale/

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