Commenti disabilitati su Decreto Ristori, raddoppio contagi ogni 3-4 giorni e sovra-mortalità, 28 ottobre 2020.

Vedi: « Decreto Ristori, arriva la firma di Conte: gli aiuti definitivi » Il premier annuncia la firma in conferenza stampa sul Decreto Ristori approvato dal Cdm con risorse per 5 miliardi

editato in: 2020-10-28T08:13:59+01:00 da QuiFinanza

27 Ottobre 2020, https://quifinanza.it/soldi/video/decreto-ristori-firma-conte-aiuti-bar-ristoranti-lockdown-cassa-integrazione/427926/

I diritti fondamentali dei cittadini non si toccano. Le vittime di abusi vanno risarcite senza se e senza ma. Questo governo deve subito dimettersi per lasciare posto a un governo tecnico col mandato di salvare vite e preparare al più presto le elezioni per una Assemblea costituente.

A cosa servono queste mezze misure? Andando di questo passo, i contagi raddoppiano ogni 3-4 giorni fine a raggiungere un picco nella solita configurazione di una campana curva che nessuno può ancora spiegare – stagionalità, mutazioni, ecc. Più il picco è alto più si contano i morti in un quadro nel quale la sovra-mortalità non viene adeguatamente contabilizzata, come avvenne durante la prima ondata a Bergamo, in Lombardia e altrove.

Il Covid-19 ha una crescita esponenziale, la cui gravità dipende delle misure prese per fermarne la diffusione, ad esempio con la idrossiclorochina e azitromicina che ne riducano la carica virale in modo scientificamente dimostrato. Oggi è suscettibile raddoppiarsi ogni 3-4 gironi, cioè ogni 3-4 giorni un contagiato ne contagia due e questi due 4 e questi 4 ne contagiano 16 e così via. Nel Occidente filo-sionista l’andamento è ormai fuori controllo. Per volontà politica. « Una volta ancora » stanno gestendo la crisi per mettere su piede la società degli « Uomini giusti » con i loro contabili e maestri esclusivamente (auto)-eletti di diritto « divino »(sic!), tali Schindler e Stern.

Non è che il governo a perso il controllo. Siamo obbligati concludere che si tratta una strategia calcolata. Rimando al capitolo sulla gestione incompetente e criminale del Covid-19 qui : http://rivincitasociale.altervista.org/la-nota-aggiornamento-al-def-2020-la-strada-verso-la-domesticita-esclusivista-la-schiavitu-lillegalita-generalizzata-14-ottobre-2020/

Non trattano i malati rimandandoli a casa senza cure e negli ospedali già saturi – senza requisizione delle strutture private – ricominciano a fare de-programmazione e eutanasia attiva di massa con il triage. La nostra gente e in particolari i nostri anziani sono nuovamente in pericolo di morte con il rifiuto di utilizzare, ovviamente sotto controllo medico, il protocollo del professore Raoult ai primi segni, cioè perdita del gusto e dell’olfatto, febbre, tossa, stanchezza ecc. Anche perché non solo questo protocollo non porta nessuno pregiudizio a quello che l’ospedale riesce a fare nelle altre due fasi della malattia, ma inoltre risulta ridurre la presenza dei malati in ospedale e diminuisce la proporzione dei morti nelle unità di terapia intensiva. (vedi: « On nous empêche de soigner les malades!» , https://www.youtube.com/watch?v=zp_QgTEPPG0 ) La nostra Costituzione garantisce il diritto alle cure e alla solidarietà nazionale. La nostra Costituzione condanna le narrazioni esclusiviste e a favore della disuguaglianza come quelle darwiniane fondate sull’« immunità di gregge » e quelle del « convivere con il virus » mentre si paventa un vaccino che non si sarà oppure se siamo fortunati non sarà disponibile prima di parecchi mesi se non anni. Il più grande esperto di vaccini un professore australiano ha fatto notare che nessuno vaccino contro nessuno corona virus ha mai avuto successo. Questo risulta pure vero per l’HIV, e sappiamo che il Sars-CoV-2 contiene un piccolo brano funzionale di HIV. Le speranze senza fondamento portano al precipizio in seguito ai soli pifferai.

La nostra gente viene trattata come nuovi « chiandala » e come « classi pericolose ». E sacrificata economicamente, culturalmente – educazione ecc – e tout court. In Italia, non esiste nemmeno un sistema di assistenza sociale universale degno del nome e ci parlano ancora di CIG ordinaria e straordinaria, di RDC e di REM e altri indigenti « ristori »(!). Ma i lavoratori precari, i lavoratori al nero, i Neet e le casalinghe come se la cavano? Si tratta di une vera e propria guerra di classe.

La programmazione economica c’è e come, ma solo a favore dei due decili più ricchi. Il governo è diventato un Quartiere generale del capitale speculativo egemonico globale e apolide. In tempo di crisi sanitaria e economica strutturale ci propongono altre misure di austerità peggio di prima con tagli ai salari, alle pensioni e ai servizi pubblici, in particolare nel sistema sanitaria già titubante, senza escludere i trasferimenti agli Enti locali già strangolati dal patto di stabilità interno. Vedi la Nadef 2020.

Questo governo di incompetenti e di incapaci criminali deve andarsene a casa e lasciare il posto ad un governo tecnico capace di cambiare rotta scegliendo di rispettare i diritti sociali e salvare le vite, non più di convivere con il Covid-19 per accontentare le due ambasciate, Bonomi e altri di questa farina. Il governo tecnico dovrà aprire la via a una nuova Assemblea costituente capace di riabilitare la Costituzione della Prima Repubblica e di rafforzarla sui temi del diritto al lavoro dignitoso a tempo pieno nel quadro del pieno impiego da garantire con cicli ricorrenti di riduzione del tempo di lavoro appoggiati da una nuova definizione dell’anti-dumping. Si dovrà riabilitare l’economia mista e l’intervento statale ogni volta che saranno in causa l’tilità sociale e gli interessi nazionali. Si dovrà ristabilire il ricorso al credito pubblico, il respetto dei diritti sociali fondamentali universalmente accessibili e offerti da agenzie pubbliche, l’accessibilità all’educazione e alla R&S laiche e pubbliche, l’accessibilità all’alloggio sociale ed ai trasporti pubblici e la riabilitazione delle necessarie infrastrutture pubbliche classiche o moderne.

Senza il pieno impiego secondo una norma contratti a tempo pieno, con lavoro a tempo parziale scelto, si rovina la domanda interna, i contributi sociali e le entrate fiscali dello Stato. Si rovina l’intera Nazione che fra poco questa classe dirigente trasversalmente indegna trasferirà sotto il ferreo controllo del MES – cioè di uno FMI non europeo perché per statuto è astratto dalla legge europea e non dovrà rispondere a nessuno delle sue condizionalità imposte per salvare i creditori privati, incluso i fondi vulturi, che dovranno essere rimborsati in priorità.

Chiediamo la dimissione immediata del governo e la nomina di un governo tecnico capace di riprendere il controllo sul Covid-19 imitando la Cina, Cuba, il Vietnam, il Venezuela e il Kerala – cioè, mettendo in campo uno vero sistema sanitaria privilegiando la sanità pubblica con le sue strutture di prima linea, senza infeudazione verso Big Pharma; un governo che riprenderebbe il controllo immediato del credito pubblico per finanziare il nuovo debito pubico necessario per salvare la nostra Repubblica. Il problema dello spread non esiste più con il ricorso al credito pubblico, se non nella testa oscurantista dei servitori privati e governativi della finanza speculativa, come testimonia la storia della nostra Repubblica prima della privatizzazione di Bankitalia nel 1981-83.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni internazionali – Economia Politica Internazionale.

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