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Chiarimenti (14 Dec 2016 – 12:07)

L’8 dicembre 2016, in risposta al messaggio « Legge di bilancio illegittima e rovinoso prestito al ESM » inviato il 7 dicembre 2016 su <[email protected]>, mi fu posta la domanda seguente: « Gent. Paolo De Marco, potresti  spiegarmi cosa intente per “Italia filosemita nietzschiana”?…»

Dato l’importanza del soggetto, ho deciso di fare circolare la mia risposta fondata sui valori cardini della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza al nazifascismo, e sui valori, compatibili e complementari, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Individuali e Sociali, e della Carta fondamentale dell’ONU.

Aggiungo che i comitati cittadini dovrebbero portare la Commissione Europea ed il ministro dell’Economia italiano in giustizia per avere trafficato coscientemente la legge di bilancio, oggi purtroppo congelata per illegali e volgari motivi elettoralistici, solo perché la UE cercava di aiutare il governo Renzi a vincere il referendum sulla contro-riforma costituzionale renzi-gutgeldiana. (1) Un tale degrado della democrazia e una tale volgare ingerenza negli affari domestici italiani non possono essere tollerati. Intanto va ricostituito l’Arco costituzionale in vista del referendum sul famigerato Jobs Act.

Ecco dunque la mia risposta:

« Si certo, con molto piacere. Il termine « filosemita nietzschiano », che io non avrei mai immaginato utilizzare prima di essere stato confrontato a questa pericolosissima regressione politica, intellettuale ed etico-politica, appare nella presentazione della riedizione americana dei libri di Nietzsche. Vedi The portable Nietzsche, edited and translated by Walter Kaufmann, Penguin Books ed, 1982, The basic writing of Nietzsche, translated by Walter Kaufmann, 2000 Modern Library Edition, The will to power, Vintage Books Edition, 1968. Si tenta né più né meno che di riabilitare Nietzsche (sic!) perché si pretende retrospettivamente che non era anti-semite, nel senso di anti-ebreo (si tratta qui di alienazione al vocabolario dato che anche gli Arabi sono dei Semiti). Questo solo perché in alcuni appunti Nietzsche immaginò la sua nuova « razza dominante » come nata dall’ «incrocio » di ebree e di junker prussiani!!!

Nella mia ingenuità marxista, io, al massimo, condannavo il « sionismo di destra » appoggiando la strategia di Isaac Rabin sugli Accordi di Oslo e proponendo pure il mio « Camp David II » (vedi nel mio Pour Marx, contre le nihilisme nella sezione Livres-Books del sito www.la-commune-paraclet.com . Questa proposta era l’unica alternativa per la pace. Diede luogo – senza mai citarmi ma sottomettendomi subito alla più ripugnante persecuzione intellettuale, accademica e sociale – agli Accordi non-ufficiali di Ginevra; i quali scatenarono l’ira di dio con la provocazione micidiale del criminale di guerra Sharon sulla Spianata delle Moschee.

Si tratta qui di una gravissima regressione nella barbarie. Vedi il testo « Nietzsche as an awakened nigthmare » nella Sezione Livres-Books del sito www.la-commune.paracelt.com. Vedi pure, nel mio ancora aleatorio italiano, il saggio « Elogio della Ragione e della laicità dello Stato » nella Sezione Italia del stesso sito. Al livello internazionale prende la forma della « guerra di civiltà » ideata da Samuele Huntington, il padre dei « strategic hamlet » in Guatemala e in Vietnam. Questa strategia di fondo informa le attuali e disastrose guerre di civiltà, mascherate come guerre contro il terrorismo, mentre sappiamo tutti benissimo che Al Qaeda e l’IS furono ideati e finanziate dal Mossad e dai Stati Uniti con l’aiuto finanziario ed altro delle petromonarchie.

Lo stesso Huntington con altri – ad esempio Dershowitz, ideatore dell’importazione in Occidente delle tecniche israeliane di tortura sotto controllo medico (!), alla faccia del giuramento di Ippocrate e dei diritti fondamentali sanciti dalle nostre costituzioni ugualitarie – hanno ideato il controllo dei « flussi di comunicazione », il ritorno alla « deferenza verso l’Autorità – auto-conferita, ad esempio i Premi Nobel di economia !!! – ed il Patriot Act con le sue copie europee. Si tratta qui di un « ritorno » ad una nuova Inquisizione con il suo Indice.

Io sono un marxista e rimango attaccato agli ideali costituzionali anti-nazi-fascisti. Marx fu uno dei primi e certo il più brillante dei critici dell’esclusivismo inegualitario, teocratico e razzista. Nietzsche, assieme alle sezioni filosemite nietzschiane, vecchie e moderne – Sarfatti, Rosenberg ecc, ecc – ne furono e continuano ad esserne i più insidiosi proponenti. Non esiste nessuna democrazia possibile se non vengono condannate queste ideologie – condanna tra l’altro costituzionalista nel Articolo XII delle disposizioni transitorie e definitive della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza (i Padri della Costituzione non ignoravano il ruolo di Margherita Sarfatti e del suo padre nel finanziare i movimenti – e i papi – più reazionari dell’Italia, come pure il fascista Mussolini. Con tutto ciò si tollera la rinascita di tali movimenti, ad esempio Casa Pound. La falsa rappresentanza e la sovra-rappresentazione – questa ultima così ovvia ad occhi nudi senza necessitare un riferimento alla Legge dei Grandi Numeri – sono pericolosamente ritornati nella paesaggio politico occidentale e sopratutto nella nostra Italia, Paese a indipendenza limitata.

Ho spiegato – ad esempio nel mio « Elogio » sovra menzionato – che la logica degli esclusivismi porta inevitabilmente a conflitti ed a guerre di annichilazione. Fu il caso durante la Seconda guerra mondiale. Ritorna ad essere il caso adesso, l’avanguardia di questo « ritorno » alla barbarie essendo la volontà di distruggere più di 66 paesi musulmani per costruire un Grande Israele in un Grande Medio Oriente, così dominato. Senza parlare dei « regime change » … In breve, si vuole distruggere lo Stato-nazione, culla della sovranità del popolo per ritornare ad un fascismo soft, fatto di auto-elezione e di false meritocrazie.

Spero avere risposto alla sua domanda. Se necessitano altri chiarimenti non esita a ricontatarmi. Ad esempio, una forma del filosemitismo nietzschiano in Italia prima del 1992 si trova nell’opera di Spinelli; ecco perché io denuncio anche l’Italia spinelliana assieme al federalismo spinelliano che sin dall’inizio cerca di infeudare l’integrazione europea in un ambito atlantico.

In Italia quelli che sanno non parlano (la « fiorentina costa caro »). E gli altri sono abbastanza ignoranti, loro malgrado, perché esiste una forte censura ogni volta che si vuole chiarire queste questioni fondamentali, se non altro per spiegare il concetto di « ripudio della guerra » contenuto nel Articolo 11 della nostra Costituzione anti-fascista, cioè anti-filosemita nietzschiana.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni Internazionali- Economia Politica Internazionale.»

NOTA:

  1. Come sappiamo tutte/i, all’Italia fu già conferito un margine di 19 miliardi di euro, subito sprecato nel modo più volgarmente clientelistico ed elettoralistico – 80 euro, caramelle varie, Jobs act, imu, ires, irap ecc. Malgrado questo, tutti sapevano prima del referendum del 4 dicembre 2016 che i numeri non quadrano. Vedi « Iva al 25% nel 2018: la pesante eredità di Renzi, O si trovano 42 miliardi in due anni o scattano le clausole di salvaguardia » http://quifinanza.it/tasse/iva-al-25-nel-2018-la-pesante-eredita-di-renzi/97348/?ref=virgilio.

Aggiungo che l’austerità sta distruggendo l’Italia. Questo non significa pero che uscire della UE rispettando i stessi parametri sia una soluzione valida. Al contrario, si può benissimo cambiare paradigma socio-economico rimanendo nella UE, della quale l’Italia fu uno dei tre grandi paesi fondatori. Questo perché la moneta – lasciata alla BCE – non è il credito – il quale rimane di competenza nazionale secondo l’Articolo 47 della Costituzione salvata il 4 dicembre scorso – e sopratutto la moneta non è il credito pubblico. In oltre, il Trattato di Lisbona non è una costituzione, è solo un trattato che può dunque essere cambiato. Comunque esso recita che gli affari sociali sono una competenza nazionale esclusiva. Vedi in Download Now, sezione Livres-Books del sito www.la-commune-paraclet.com il saggio « Uscire dall’euro non serve, serve mettere fine alla cosiddetta banca universale ».

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