Commenti disabilitati su « Fondi europei. Chi ci sta rimettendo? ». Un rapido comment, 11 agosto 2018

Articolo di Stefano Porcari http://contropiano.org/news/news-economia/2018/08/11/fondi-europei-chi-ci-sta-rimettendo-0106654#comment-137443

Commento che il sito di « Contropiano » non ha pubblicato, una vilenia ormai ricorrente, vi lascio immaginare perché.

La UE rimane il blocco economico più forte; l’Euro – con tutti i suoi problemi interni (a) – conta già per quasi 20 % delle riserve internazionali diminuendo cosi il ruolo di « sovereign currency » del dollaro americano; la Germania rimane il primo esportatore mondiale … Ecco come si spiega la guerra economica filo-semitica nietzschiana americano-israeliana contro la Euro-zona. La sinistra presumibilmente autentica deve ritornare ad analizzare i fatti in modo scientifico, mettendo da parte i cliché e le narrazioni – incluse quelli di pitre come Stiglitz and Co.

Intanto, il WSJ non dice che per la programmazione 2014-2020, l’Italia riceve oltre 35 miliardi di fondi europei dei quali, ad oggi – 2018 –, sono stati effettivamente utilizzati meno del 5 %, senza poi parlare dell’utilizzo, specialmente in Calabria e nel Sud, abbandonato ai privati senza nessuno coordinamento e senza nessuna pianificazione, neanche al livello dei piani regolatori dei territori.

Paolo De Marco

a) Nel mio « Tous ensemble » liberamente disponibile nella Sezione Livres-Books del mio vecchio sito la-commune-paraclet.com avevo chiesto l’adozione di Ratio Cooke nazionali per la BCE. Fu preferito il modello iper-centralizzato del pitre Mundell, con i catastrofici risultati oggi evidenti. Dopo il 2007-2008 avevo chiesto come misure minime l’abolizione dei CDS sul debito pubblico e delle vendite senza copertura. Fui ancora una volta ignorato. Oggi, il Tesoro italiano tenta vani interventi sul mercato dei suoi propri bond, mentre il famigerato « sentiero di consolidamento fiscale » risulta un clamoroso fallimento e mentre lo spread riparte al rialzo assieme al prezzo del petrolio. In realtà il sentiero di consolidamento fiscale risulta una scusa filo-semitica nietzschiana per imporre l’austerità ai popoli europei e per privatizzare tutto quello che rimane da privatizzare.

Comments are closed.