IL JOBS ACT NEL SUO CONTESTO PIÙ LARGO

Posted: 3rd Aprile 2014 by rivincitasociale in Lavoro
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Vedi:

Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/01368dl.htm

DECRETO-LEGGE 20 marzo 2014, n. 34 http://www.altalex.com/index.php?idnot=66914

Il Vangelo secondo Matteo. Un commento al Dl 34/14Giovedì, 03 Aprile 2014 09:32 Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli http://www.contropiano.org/documenti/item/23179-il-vangelo-secondo-matteo-un-commento-al-dl-34-14

Il “jobs act” già denunciato alla Commissione Europea

Mercoledì, 02 Aprile 2014 11:42 Redazione Contropianohttp://www.contropiano.org/lavoro-conflitto/item/23164-il-jobs-act-gia-denunciato-alla-commissione-europea

Commento:A parte le 8 proroghe entro i 36 mesi de facto senza tutela …Diventa ancora peggio di prima perché non c’è niente che garantisca un contratto di lavoro indeterminato dopo 36 mesi. Di più, non vengono cambiate le altre tipologie e il tempo parziale. Sulle varie tipologie compatibili con il Jobs Act: http://www.provincia.torino.gov.it/sportello-lavoro/rapporto_lavoro/contratti/index#subordinato Sulla definizione del tempo parziale: http://www.provincia.torino.gov.it/sportello-lavoro/rapporto_lavoro/contratti/part_time/index

In modo che la soglia del 20 % scatenerà tendenze deleterie e contraddittorie – ad esempio, la Calabria aveva già oltre al 21,8 % di lavoro determinato nel 2011. Il determinato era attorno al 13,4 % in media italiana nel 2011: http://noi-italia2013.istat.it/index.php?id=7&no_cache=1&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=498&cHash=16f5f8e150230ed21ca4e7299d98b532 – Il tutto con il calo drastico della partecipazione visto l’erosione del tessuto industriale (Industrie erose di oltre 38 % in media sin dall’inizio della crisi; PIL di oltre il 9 %). (http://noi-italia2013.istat.it/index.php?id=7&no_cache=1&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=500&cHash=72a21068b38fdac19e3d60d745a68640 tenendo conto che è tutto peggiorato sin dal 2011)

Poi c’è il pensiero sul tavolino relativo all’emergenza dei contributi del lavoro determinato. (La vera ragione sta nel fatto che si rubano già per pagare le pensioni altrimenti deficitarie nel quadro del sistema di furto generalizzato immaginato dall’Inps attuale, a favore dirigenti e altri, ma contro gli interessi dei precari e dei dipendenti. Vedi la Nota 14 dell’Appello E arrivata l’ora in questo sito.) Solo che al nero prendono attorno a 3 euro, quando va bene, e dunque ci sarà poco emergenza – sopratutto con ispettori lasciati senza benzina per fare le ispezioni.

Rimane ancora la questione tipica enfatizzata da Electrolux, Camusso et ali., cioè quella dei contratti negoziati in modo poco democratico con sindacati gialli o ingialliti per abbassare il tempo di lavoro con paga dimezzata.

La logica complessiva rimane quella della precarietà generalizzata a vita per fasce crescenti della popolazione.

La soglia del 20 % peggiorerà le cose in un primo tempo in modo lineare, e poi provocherà tendenze ancora più deleterie in relazione con le altre tipologie, incluso il tempo parziale.

Questo averà nel contesto dei tagli previsti dalla Cottarelli (si parla di 85 000 impiegati in meno nella PA) e del drastico calo del tasso di attività aggravato dalla spirale economica negativa così alimentata. Perciò l’ex ministro esprimeva dubbi notando: « Noi adesso abbiamo ogni trimestre  circa 400 mila assunzioni a tempo indeterminato e circa 1 milione e 6 a tempo determinato. » http://www.repubblica.it/politica/2014/01/09/news/job_act_renzi_i_dubbi_di_giovannini_servono_dettagli_e_prevede_molti_investimenti-75459506/?ref=HREC1-1

Non c’è riforma del lavoro che valga senza la generalizzazione dello standard del contratto di lavoro indeterminato nel quadro della Riduzione legale della settimana lavorativa, con stessa paga iniziale e benefici sociali bonificati, e dunque senza l’obbligo minimo di stabilizzare i precari di ogni tipologia, a parte il tempo parziale scelto. Rimane poi la questione delle ore supplementari. E quella dell’anti-dumping.

Oggi invece, oltre al Jobs Act, si pianifica la riduzione dei contributi in busta paga – « salario differito » e « reddito globale netto » dei focolari – e di tagli (apparentemente più calcolati non che lineari … ) tipo Cottarelli!  Sa sorvegliare quello che averà al Semestre Europeo sotto guida italiana – con l’appoggio di Hollande.

Col Jobs Act diventa tutto un ennesimo attacco sferrato contro il mondo del lavoro nel quadro di una spirale economica negativa indotta ad arte per indurre precarietà e privatizzare tutto quello che rimane da privatizzare.

Paul De Marco.

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