Commenti disabilitati su IMMIGRAZIONE e DEBITO SPECULATIVO : NO ALLA COLPEVOLEZA PER ASSOCIAZIONE.

Ecco una testimonianza sullo stato delle cose sulla nave militare Diciotti:

« Tommaso Calderone, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana

Sono sceso adesso dalla nave Diciotti.
Riporto il dato obiettivo.
Sono circa 150 di cui 11 donne.
Sono tutti giovanissimi e tutti magrissimi.
Da ieri 140, ormai esausti, hanno deciso di non alimentarsi.
70 hanno la scabbia e altri 5 in fase avanzata.
Dormono tutti in terra e all’aperto .
Non hanno indumenti di ricambio, neanche intimi e sono da giorni in pochi metri
Ci sono solo 2 bagni mobili.
Alle 11 donne, senza ricambio intimo, abbiamo comprato , con il consenso del comandante, mutande e magliette e le abbiamo loro consegnate.
A bordo ci sono tre medici volontari, bravi e molto gentili.
L’equipaggio serio e cortese.
È una situazione che andrebbe al più presto risolta.
Dimenticavo, ma questa è una percezione soggettiva : hanno uno sguardo tristissimo che ti squarcia il cuore.
P. S. Non scrivete per cortesia ” prima gli italiani” , se lo pensate tenetevelo per voi , perché sono appena sceso e non è aria… »
in Nave Diciotti. USB chiede di salire a bordo per verificare le condizioni di salute, di Redazione Catania http://contropiano.org/news/politica-news/2018/08/25/nave-diciotti-usb-chiede-di-salire-a-bordo-per-verificare-le-condizioni-di-salute-0106961

Per tanti versi, strumentalizzazioni varie incluse, la scena fa pensare a quella orribile ma emblematica scena dell’ospedale nel film Lawrence d’Arabia …

Con questa linea politica il governo italiano sta violando frontalmente tutti i diritti umani fondamentali, diritti che il nostro Paese ha fortemente contribuito a stabilire nel corso dei secoli. Pensiamo solo al « diritto delle genti « del nostro Giambattista Vico. Non è tollerabile.

NOI NON SAREMMO MAI COMPLICI PER ASSOCIAZIONE.

Non è da escludere un indurimento calcolato della posizione della UE. (1) Il Fiscal Compact impone la presentazione della legge finanziaria alla Commissione europea prima del 15 ottobre 2018. Dato che il presente governo non sa nemmeno cosa possa essere la differenza tra moneta e credito (2), dato che non sa nemmeno che ruolo potrebbe giocare il credito pubblico per risolvere il problema del finanziamento del debito pubblico e para-pubblico italiano, indurendo la sua posizione la Commissione europea, oggi venduta alla finanza speculativa, cercherà di costringere il nostro Paese ad imitare la Grecia di Tsipras. (3) Con lo spread già attorno a 3, la Lega, molto vicina ai speculatori di Atlantia ed tanti altri, e i suoi alleati di governo, correranno ai ripari. Poi immaginarsi la Flat Tax con le centinaia di miliardi di euro in tax expenditures, ovvero spese fiscali, già esistenti : siamo oltre alla voodoo economics denunciata da G. Bush Sr.! Svenderanno il nostro popolo e gli interessi superiori del nostro Paese. La demagogia attorno a temi come l’immigrazione non potrà mascherare questa ignominiosa ma comunque prevedibile resa. (4)

Intanto se c’è un problema da risolvere al livello europeo per quello che riguarda la solidarietà comunitaria rispetto all’accoglienza dei primi arrivanti, non è concepibile negoziare violando tutti i diritti umani e tutti i trattati internazionali trasformando nel processo una ragione in torto imperdonabile. E disonorando nello medesimo tempo il nostro Paese, incluso i nostri militari fin qui al primo posto nel salvare vite nel Mediterraneo. L’immigrazione è una competenza congiunta, proprio perché certi aspetti sono per natura transfrontalieri, incluse le zone Search and Rescue (SAR) nel Mediterraneo. Se si vuole usare modi di pressioni tali la sospensione dei contributi finché la UE non assumerà le sue responsabilità in materia di immigrazione, conviene ancorare saldamente la posizione di negoziazione della nostra Repubblica sul diritto internazionale ed europeo, e sulla nostra Costituzione. Importerebbe anche capire che la migliore diplomazia è proprio quella che sa elevarsi per trasformare i « problemi » in opportunità. Rimando al mio testo nella categoria « Migrazioni » qui: http://rivincitasociale.altervista.org/immigrazione-creare-uno-piano-marshall-europeo-lintegrazione-lo-sviluppo-17-giugno-2018/

Paolo De Marco, San Giovanni in Fiore, 25 agosto 2018.

1 ) Vedi https://notizie.virgilio.it/top-news/diciotti-sciopero-della-fame-dei-migranti-188873?ref=virgilio

2 ) Rimando al mio Compendio di Economia Politica Marxista e al mio testo « Uscire dall’euro non serve, serve mettere fine al regime di banca detta « universale » », nella Sezione Livres-Books del mio vecchio sito www.la-commune-paraclet.com ; il secondo testo si trova nella sotto-sezione « Download Now ».

3 ) Vi ricorderete che l’ineffabile Varoufakis aveva proposto la ristrutturazione indefinita del debito greco, cioè una messa sotto tutela per l’eternità proprio nel Paese di Solone! Ora ci siamo benché con una temporalità rivista ma con condizioni più dure. L’accordo annunciato pochi gironi fa cerca di accreditare l’idea che la Grecia ritorna a crescere ad un ritmo annuo del 2.5% senza pero menzionare il cambiamento della contabilità europea effettuato nel 2014 con il quale si aggiunge 3 o 3,% di crescita al PIL tramite la rivalutazione della droga, della prostituzione, dell’evasione, di alcune spese per armamenti e di alcuni aspetti della cosiddetta economia immateriale.

L’accordo annunciato si riassume così: il debito greco ha raggiunto oltre il 178 % del PIL. La Grecia ha ricevuto 260 miliardi di euro di « aiuti » finanziari sin dal 2010. Secondo l’accordo annunciato il rimborso greco sarà sospeso su 40 % del debito (96 miliardi) fine al 2032 a condizione che la Grecia manterrà un avanzo primario del 3.5 % fine al 2022 e del 2.2 % fine al 2060! Con la crescita fittizia al 2 virgola percento e con meno di 50 miliardi di euro di ricavi possibili privatizzando tutto quello che rimane da privatizzare – senza toccare ai privilegi fiscali di certe categorie, incluso gli armatori – questo obbiettivo non è minimamente raggiungibile. Pero serve ad accreditare la favola che la Grecia sia uscita dal tunnel in modo che, se alla fine i sacrifici pagano, si possono benissimo sopportare ancora nell’interesse della Grecia e dei Greci … Intanto, la disoccupazione ufficiale rimane al 20 % – 43 % per i giovani. I veri numeri sono almeno del doppio contando tutte le fasce di disoccupazione e di sotto-occupazione assieme ai scoraggiati, ai falsi self-imployed ecc. La Sanità è distrutta ( vedi THE BODY ECONOMIC: why austerity kills, by David Stuckler and Sanjay Basu, HarperCollins Publishers LTD, 2013. A critical review. , in http://www.la-commune-paraclet.com/Book%20ReviewsFrame1Source1.htm#thebodyeconomic ) Lo sono anche tutti gli altri servizi pubblici e le infrastrutture.

Dopo la contro-riforma monetarista di Volcker-Reagan (1979-1981) l’Africa fu decretata con realismo dal Presidente socialista Mitterrand come « continente perso per lo sviluppo ». La tragedia umana e finanziaria dei paesi africani della zona della Francophonie spinse il Presidente Mitterrand a cancellare la parte del debito de questi paesi africani per evitare la loro bancarotta. In questo modo potevano continuare a rimborsare gli interessi sul debito pubblico rimanente senza pero potere rimborsare nessuna parte del principale. Per le banche il principale è solo una riga nel bilancio, quello che conta, almeno finché non si dichiara bancarotta, è il flusso degli interessi. Per la Grecia non c’è nemmeno stato un trattamento africano, nessuna parte del debito fu cancellata ma solo sospesa in cambio di condizioni finanziarie-economiche impossibili che mantengono la Grecia nella servitù ad vita aeternam. Il solo paragone possibile è forse quello della prima repubblica nera libera Haïti, strangolata senza nessuno stato di anima e per l’esempio appunto con il rimborso di un debito tanto colossale come illegittimo. Ci mancava un pitre « bavard » come Régis Debray per difenderne la legittimità!!! Scrisse Marx nel Libro I del Capitale: « De te fabula narratur ». Ora toccherà all’Italia …

Ripeto: Uscire dall’euro non serve, serve mettere fine al regime della cosiddetta banca universale.

Vedi: A ) La Grèce sort de sa mise sous tutelle, mais reste sous « surveillance renforcée »

Le pays émerge du troisième des plans d’aide sous lesquels elle vivait depuis 2010, sans pour autant en avoir tout à fait terminé avec l’austérité.

LE MONDE | 20.08.2018 à 05h44 • Mis à jour le 20.08.2018 à 14h41 https://www.lemonde.fr/economie/article/2018/08/20/la-grece-sort-officiellement-de-sa-mise-sous-tutelle_5344078_3234.html ; B ) Grèce : les Européens s’accordent au forceps sur la sortie du plan d’aide

Athènes va bénéficier d’un nouvel allègement de sa dette, et pourra recommencer à se financer sur les marchés cet été.

Le Monde | 22.06.2018 à 01h14 • Mis à jour le 22.06.2018 à 14h36 | Par Cécile Ducourtieux (Bruxelles, bureau européen) https://www.lemonde.fr/europe/article/2018/06/22/l-europe-donne-son-feu-vert-a-une-sortie-du-plan-d-aide-accorde-a-la-grece_5319249_3214.html

4 ) E una vecchia storia, vedi il mio saggio « Le lit du néofascisme » e la sua « Annexe » in http://www.la-commune-paraclet.com/fascismFrame1Source1.htm#racisme

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