Commenti disabilitati su INTIMIDAZIONI E AVVELENAMENTO CONTRO I CITTADINI ITALIANI DA PARTE DELLE AUTORITÀ ITALIANE PER CONTO DI POTENZE ESTERE? LETTERA APERTA ALLE AUTORITÀ.

2 Febbraio 2017

Voglio sapere d’urgenza dalla Presidenza della Repubblica, dal Governo italiano, dal Procuratore della Repubblica di Cosenza e dai Carabinieri di San Giovanni in Fiore perché:

  • la violazione continua del mio domicilio,
  • l’avvelenamento delle mie bevande e del mio cibo,
  • le intimidazioni continue sotto forma di tovaglie da bagno macchiate di pittura rossa,

continuano malgrado le mie numerose denunzie?

Voglio sapere perché le mie denunzie sono ancora disattese e perché i risultati delle analisi delle bevande avvelenate non mi sono ancora state comunicate assieme al risultato dell’analisi della tovaglia macchiata?

Sottolineo che questo scellerato e vile comportamento poliziesco-mafioso dura da quasi 5 anni in Italia, cioè dai mesi trascorsi in Italia nel 2011 e nel 2012 e in modo permanente sin dal mio rimpatrio in Giunio 2013.

Ho anche denunciato alla Procura di Cosenza il gravissimo comportamento dell’allora Comandante dei Carabinieri di San Giovanni in Fiore, il quale osò minacciarmi se io continuavo a denunciare questi crimini!!! Denunciare i crimini è, e rimane, un dovere cittadino. Investigarli è, e rimane, il compito istituzionale della giustizia, proprio quello compito per il quale le autorità competenti vengono pagati con soldi pubblici.

Nella notte del 1 al 2 Febbraio, a partire dalle 3:30 AM fui vittima, ancora una volta, dal « boiling body effect ». Verificando allora le tovaglie ho trovato, ancora una volta, una tovaglia da bagno macchiata di pittura rossa – vedi foto qui sotto.

Questo significa che il mio domicilio continua ad essere violato durante le mie assenze malgrado l’Articolo 14 della Costituzione, nata dalla Resistenza, ma ancora vigente. Altre volte sono stato vittima di un « buzz » ideato per causare la deprivazione del sonno – « sleep deprivation ». Questi crimini mafiosi-polizieschi continuano ad essere perpetrati contro di me con l’ovvia complicità anti-costituzionale delle Autorità italiane e dalla Procura di Cosenza, da me più volte avvisate. Avviene malgrado tutte le mie denunzie anteriori.

La Procura di Cosenza e i Carabinieri di San Giovanni in Fiore non possono ignorare queste violazioni continue, se non altro perché sono illegalmente sottoposto ad una sorveglianza permanente 24 ore su 24. Noto, ad esempio, che nessuna delle persone che hanno violato il mio domicilio e avvelenato il mio cibo, o che mi hanno sottomesso ad un « buzz » per causare un effetto di deprivazione del sonno, è stata interpellata e tradotta davanti la giustizia benché sappiamo tutti chi è implicato. Noto che, malgrado le mie denunzie e le mie numerose proteste, queste dispongono ancora delle chiavi dei due portoni di entrata e della chiave del lucchetto che impedisce l’accesso del pianoterra al secondo e terzo piano della mia modestissima abitazione. Dispongono ancora illegalmente delle coperture necessarie, incluso quelle della polizia delle telecomunicazioni, per entrare in casa mia, controllando e occultando a distanza il sistema di allarme e le due telecamere. (Per l’appunto, una di queste persone è il mio giovane vicino di casa, barista e informatore di polizia, Pasquale.) I Carabinieri hanno rifiutato più volte di venire sul luogo per condurre le dovute inchieste, ad esempio per prelevare le impronti digitali e per analizzare le manipolazioni del sistema di  allarme e delle due telecamere, sorvegliare le entrate ecc. Sottolineo che il sistema di allarme è programmato per chiamare il mio cellulare ogni volta che esco o che entro.

Ho già avvertito il Presidente della Repubblica in quanto Capo delle Forze Armate e garante dei diritti costituzionali, assieme ai ministri e sotto-ministri responsabili. Ripeto che io non sono proprio il tipo da accettare simili e ripetute violazioni diametralmente a-costituzionali con la complicità delle Autorità del mio Paese. Forse perché sono una persona per bene, rispettosa della legge e con una reputazione immacolata. La giustizia deve proseguire il suo corso senza interferenze. I colpevoli, ad ogni livello, devono essere puniti e il dovuto risarcimento deve essermi versato con le dovute scuse.

Chiedo dunque l’intervento urgente delle Autorità; chiedo pure una spiegazione immediata. Per ora mi sembra di vivere in un Paese totalitario, costituzionalmente degenerato, nel quale degli idioti perversi istituzionali, sicuri della loro impunità (?), si sono messi in testa di torturare una persone per bene come me. In tanto, io mi chiedo a quale terzo della popolazione descritta da Philip Zimbardo appartengono realmente. (Vedi https://www.ted.com/talks/philip_zimbardo_on_the_psychology_of_evil?language=it.) Gesù, per parte sua, chiese :  « Da che seme provenite voi? » La giustizia è uguale per tutti.

Rispettosi e cordiali saluti,

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni Internazionali – Economia Politica Internazionale.

 

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