Commenti disabilitati su LA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF 2020: LA STRADA VERSO LA DOMESTICITÀ ESCLUSIVISTA, LA SCHIAVITU E L’ILLEGALITÀ GENERALIZZATA, 14 ottobre 2020.

Una delle più belle statue equestre: Artigliere di montagna nel Parco della Galleria Borghese. Foto dell’autore dedicata al suo nonno materno.

Per un’analisi di tipo contabile convenzionale si rimanda il lettore a questo articolo: «Nadef, i conti del governo tornano. L’Europa sarà fondamentale per finanziare i bisogni dell’Italia », a cura di OSSERVATORIO CONTI PUBBLICI ITALIANI, 10 ottobre 2020 https://www.repubblica.it/economia/2020/10/10/news/nadef_cottarelli-270076530/

(Anche questo articolo rileva che la proiezione di bilancio, che dovrebbe essere triennale, è estesa fino al 2026 e suggerisce la possibilità di una manovra o intervento del governo nell’economia più grande di quanto previsto nella Nadef. La differenza verrebbe da tagli e risparmi in esoneri fiscali similari ad alcuni programmi ecologici esistenti. È vero che lo spreco di entrate fiscali dovuto a tali esoneri e spese fiscali è gigantesco in Italia così come in altri Stati monetaristi neoliberisti occidentali. Questo ci dice anche che tale intervento sarà marginale e andrà nella direzione della politica generale che è quella di fingere che il governo sia in grado di rispettare tendenzialmente il percorso di consolidamento fiscale dell’UE, mentre la stessa Nadef afferma chiaramente che si tratta un obiettivo irraggiungibile. (« Il criterio del debito non viene rispettato neanche nella configurazione corretta per il ciclo. » p 98 …) Ma questo darà legittimità alla narrativa usata per spingere al massimo le più regressive riforme ancora da completare per smantellare lo Stato sociale italiano sancito dalla Costituzione. )

Aggiunto il 22 ottobre 2020. Vedi anche: « Half Of Europe’s Small Businesses Face Bankruptcy As Virus Cases Spike », by Tyler Durden ,Thu, 10/22/2020 – 10:15 https://www.zerohedge.com/markets/half-europes-small-businesses-face-bankruptcy-virus-cases-spike. (Si noti che questo vabn oltre il massacro di 1/3 delle PMI previsto fino a poco tempo fa. L’articolo continua: « Come gli Stati Uniti, le PMI europee rappresentano due terzi della forza lavoro e almeno metà del valore aggiunto economico. Un ulteriore crollo delle PMI è un segnale di avvertimento di una ripresa economica che non assomiglia a una ripresa a “V”. »)

 

Indice:
Prefazione: panoramica della Next Generation UE, alias il Ricovery Fund.
1. Introduzione
2) Questa crisi è come nessun’altra crisi.
3) Il Recovery Fund si è trasformato in un miserabile RRF destinato a fornire un po ‘più di corda per impiccare i lavoratori e cittadini dell’UE e gli italiani.
4) La gestione omicida della crisi Covid-19.
5) La NADEF 2020: la generalizzazione della povertà e dell’illegalità.
5.1) PIL: O come sarà migliore in 2022 e 2023 ma rimarrà comunque ben al di sotto del livello 2007-2008.
5.2) Debito pubblico. È provvisoriamente e fraudolentemente valutato al 158% del PIL e poi si suppone che in qualche modo scenda in accordo con il percorso di consolidamento fiscale pre-Covid-19.
5.3) Lo spread – tacendo accuratamente ogni discorso su un ritorno al credito pubblico.
5.4) Disoccupazione e popolazione attiva: statistiche ufficiali vs numeri reali.
5.5) La previdenza sociale si deteriorerà tanto quanto l’istruzione e le infrastrutture pubbliche.
5-6) Entrate e spese fiscali e politiche fiscali più regressive.
6) La generalizzazione dell’illegalità con il pretesto di semplificazioni burocratiche e riforme.
7) Conclusione. La Nadef è l’illustrazione peggiore che abbia mai incontrato di una credenza chiaramente inetta nelle virtù meta-magiche della « mano invisibile ».

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Prefazione: panoramica della Next Generation EU – alias Recovery Fund.

Questo piano di stimolo dell’UE ammonterà a 750 miliardi di euro, 390 miliardi in sovvenzioni e 360 ​​miliardi in prestiti. Si aggiunge ai 1 074,3 miliardi del bilancio europeo 2021-2027 europeo e agli interventi Covid-19 della BCE adottati nel quadro della politica del Zero lower bound. « Il programma di acquisto di emergenza in caso di pandemia (PEPP) da 1.350 miliardi di euro mira a ridurre i costi di indebitamento e aumentare i prestiti nell’area dell’euro. Ciò a sua volta dovrebbe aiutare i cittadini, le imprese e i governi ad accedere ai fondi di cui potrebbero aver bisogno per superare la crisi. Questo programma completa i programmi di acquisto di asset che abbiamo in vigore dal 2014. » (a) I programmi di acquisto di asset ammontano a 20 miliardi di euro al mese più altre misure di supporto, compreso l’acquisto di asset aziendali.

Il piano Next Generation EU dovrebbe essere disponibile all’inizio del 2021 e sarà rimborsato dal 2028 al 2058. Tuttavia, l’unico vantaggio del Piano è che gli importi maturati agli Stati membri non appariranno direttamente nel debito pubblico e contribuiranno quindi a mascherare l’inanità del Fiscal Compact e del suo percorso di consolidamento fiscale. Questo perché questo programma temporaneo, aggiunto al normale bilancio pluriennale dell’UE, dovrà anche essere pagato dai contributi degli Stati. Ci saranno due vantaggi marginali per alcuni paesi con spread più elevati poiché il denaro verrà raccolto dall’UE sul mercato finanziario internazionale utilizzando il proprio eccellente rating. Tuttavia, oggi, dato il quadro Zero lower bound, i guadagni saranno molto bassi anche per i paesi più indebitati. L’unico vantaggio sarà il conseguente mascheramento del rapporto debito pubblico reale / PIL. Inoltre, l’EU non disponendo più di risorse proprie, gli Stati membri dovranno fornire alcune garanzie immediate. Quindi:  «In linea con le conclusioni del Consiglio europeo, dovrebbe essere versato un prefinanziamento del 10% del contributo finanziario a ciascuno Stato membro. » (b)

Va sottolineato qui che nulla è ancora deciso. La Polonia e l’Ungheria minacciano di bloccare il Piano se l’UE insiste nel renderlo condizionale alla definizione monetarista neoliberista, a volte peculiare della Commissione, dello Stato di diritto, qualcosa di leggermente diverso dai diritti umani come definiti nella Dichiarazione universale del 1948. Inoltre, la seconda ondata in arrivo lo rende già drammaticamente inadeguato e prigioniero della logica della finanza speculativa purtroppo tragicamente fallita.

Il Next Generation EU Plan comprende 12 programmi, i più importanti dei quali sono Recovery and Resilient Facility (RRF) e il React-EU.

 

Il RRF è il più importante: « Il Recovery and Resilience Facility fornirà un totale di 672,5 miliardi di euro per sostenere investimenti e riforme. Le sovvenzioni per un totale di 312,5 miliardi di euro saranno fornite agli Stati membri nell’ambito dello strumento e i restanti 360 miliardi di euro saranno forniti in prestiti. » (a) Verrà in cambio delle solite riforme regressive volte a imporre una convergenza europea monetarista neoliberista in sintonia con i diktat della « governance privata globale ». In questa ottica sono attaccate altre condizioni. Innanzitutto un terzo (1/3) dei fondi dovrà essere speso in linea con il Green New Deal speculativo, non una buona idea per un razionale energetico razionale finalizzato all’incremento della produttività reale invece che ad una inutile e costosa riduzione di CO2 – La CO2 è benefica per la vegetazione e la cultura, mentre altri gas a effetto serra non trattati qui sono molto più dannosi per l’ambiente, ad esempio il gas metano. Secondo, « include un livello minimo del 20% della spesa da dedicare al digitale. Ciò include, ad esempio, investire nella diffusione della connettività 5G e Gigabit, sviluppare competenze digitali attraverso le riforme dei sistemi educativi e aumentare la disponibilità e l’efficienza dei servizi pubblici utilizzando nuovi strumenti digitali. » (Idem)

REACT-EU – Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori dell’Europa (50 miliardi di euro di sovvenzioni da “Next Generation EU” e 4,8 miliardi di euro di sovvenzioni dal bilancio annuale dell’UE per il 2020 modificato)

Gli altri programmi sono elencati qui « The EU’s recovery fund proposals: crisis relief with massive redistribution », https://www.bruegel.org/2020/06/the-eus-recovery-fund-proposals-crisis-relief-with-massive-redistribution/


Ecco la quota dell’Italia, per quanto ne sappiamo oggi: « La Next Generation EU si compone principalmente di due strumenti: il Recovery and Resilience Facility (RRF) e la React EU. Il sostegno all’Italia è costituito da sovvenzioni, ossia somme a fondo perduto di cui dovrebbe ricevere circa 65 miliardi tramite RRF e 10 da React EU, e prestiti (ad interesse agevolato), di cui l’Italia dovrebbe ricevere circa 128 miliardi (tutti da RRF). Le sovvenzioni non aumentano il deficit e il debito, in quanto non sono rimborsabili, mentre i prestiti faranno parte della massa del debito pubblico ». (c)

Ecco una tabella (c, idem) che riassume l’utilizzo che la Nadef 2020 intende fare dei fondi RRF e React-EU, senza specificare molto sugli altri importi minori:

Appunti:

a) https://www.ecb.europa.eu/home/search/coronavirus/html/index.en.html

b ) Questions and answers: Commission presents next steps for €672.5 billion Recovery and Resilience Facility in 2021 Annual Sustainable Growth Strategy, https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_20_1659

c ) Per il testo originale in italiano vedi « Nadef, i conti del governo tornano. L’Europa sarà fondamentale per finanziare i bisogni dell’Italia », L’analisi dell’Osservatorio guidato da Carlo Cottarelli sulla Nota di aggiornamento al Def: traiettoria del Pil plausibile sulle proiezioni attuali. Il supporto all’economia crescerà nei porssimi anni, anche in presenza di un miglioramento della ripresa. Bce e istituzioni Ue arriveranno a detenere il 28% del debito, a cura di OSSERVATORIO CONTI PUBBLICI ITALIANI, 10 ottobre 2020 https://www.repubblica.it/economia/2020/10/10/news/nadef_cottarelli-270076530/


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1. Introduzione.

Crisi strutturali di una certa entità indeboliscono lo status quo e quindi offrono l’opportunità di aggiornare i parametri macroeconomici in vista dell’evoluzione futura della Formazione Sociale e del suo nuovo inserimento nell’Economia Mondiale. L’Italia sta facendo il contrario. Il suo unico obiettivo sembra essere quello di preservare lo status quo a tutti i costi e di accelerare le stesse riforme regressive che hanno portato il Paese alla sua attuale triste situazione. Il Covid-19 non ha causato nessuna di queste regressioni socio-economiche, culturali ed etico-politiche; al massimo li amplificava solo. La Nadef 2020 è un perfetto esempio di come si spreca un’opportunità e di quanto costosi aiuti dell’UE – pagati dagli stessi italiani – saranno sprecati in modo cinico e incompetente … lentamente, anno dopo anno, fino al 2026, sapendo che i fondi dovranno essere rimborsati dal 2028 al 2058.

L’unico obiettivo è quello di gestire la scivolata italiana verso lo status di Terzo mondo con in mente solo lo spread. Le entrate fiscali rimarranno basse e tragicamente ridotte ulteriormente dal ricorso alla politica disastrosa della flat tax, Restano pochi margini per tagliare la spesa pubblica. Questo spiega perché questi governi e parlamentari incompetenti hanno immaginato di sperperare i fondi dell’UE solo per poter presentare una sorta di bilancio plausibilmente e tendenzialmente « equilibrato ». Ma evitano accuratamente di dire che ciò accadrà con un PIL che sarà inferiore a quello prevalente all’inizio del 2019. E sappiamo tutti che era ancora inferiore di circa il 10% rispetto a quello prevalente prima del 2007-2008. Se ci si preoccupa del possibile aumento dello spread, si farebbe tutto il possibile per sostenere l’economia reale con un enorme e pianificato piano di stimolo volto a riorganizzare l’apparato produttivo e economico della Nazione e ad aumentare la piena occupazione a tempo pieno, se non altro perché i lavoratori pagano il contributi sociali e la maggior parte delle imposte dirette e indirette.

Inoltre, questo sciatto progetto di piano di bilancio non ha nulla a che fare con le ultime raccomandazioni dell’UE, in particolare per quanto riguarda la crescita economica e la giustizia sociale.
Questi sono spiegati qui: «DOCUMENTO DI LAVORO DEL PERSONALE DELLA COMMISSIONE UE Rapporto Paese Italia 2020 – FEB 2020 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1584543810241&uri=CELEX:52020SC0511

«Affrontare una prospettiva macroeconomica debole e la sfida di garantire la sostenibilità, aumentare la produttività e la crescita potenziale è la chiave per ridurre il rapporto debito pubblico / PIL dell’Italia e risolvere i suoi squilibri macroeconomici. L’attuazione di riforme strutturali ambiziose e politiche fiscali prudenti e investimenti ben mirati sosterrebbero la trasformazione digitale e ambientale dell’Italia, garantendo una crescita sostenibile. In via prioritaria, un rinnovato slancio delle riforme dovrebbe garantire finanze pubbliche sane, una pubblica amministrazione e una giustizia più efficaci, un sistema di istruzione e un mercato del lavoro più efficienti, un ambiente imprenditoriale più amichevole e un settore bancario più resiliente »

2) Questa crisi è come nessun’altra crisi.

Il monetarismo neoliberista ha smantellato lo Stato sociale o assistenziale, quindi la competitività macroeconomica che è alla radice della produttività microeconomica. Per non parlare dei nuovi teorici dei tecnopoli, anche A. Marshall, il padre della politica di localizzazione marginalista, lo sapeva già. Per prosperare contro la concorrenza, un’impresa non ha bisogno di ricorrere alla « creazione distruttiva » schumpeteriana di cui spesso è preda. Al contrario, ha bisogno di accedere a infrastrutture e servizi di alto livello come l’istruzione e la R&S, buone politiche di disoccupazione e riqualificazione, buona sanità pubblica, buoni sistemi pensionistici pubblici, nonché accesso a servizi governativi rapidi ed efficienti e economici, quindi pubblici o anche il credito cooperativo, cioè le buone vecchie unioni di credito.

Oggi i salvataggi hanno eliminato la concorrenza almeno per le imprese bancarie e non bancarie ritenute « too big to fail », sebbene la concorrenza, con le sue ricorrenti purghe degli eccessi speculativi, fosse l’unico meccanismo correttivo cibernetico a disposizione del capitalismo. La situazione è aggravata dalla teoria Zero Lower Bound come spiegata qui: http://rivincitasociale.altervista.org/zero-bound-theory-the-last-neoliberal-monetarist-ineptitude-sept-13-2020/ .

La finanza speculativa egemonica ha indebolito tutte le sfere della vita economica pubblica e privata. Lo smantellato Welfare State con la sua attuale politica fiscale regressiva è così indebitato sui mercati finanziari che sarebbe in bancarotta senza le massicce liquidità iniettate dalla Banca Centrale. Lo stesso vale per i settori di attività che ora operano in mercati globali maturi caratterizzati da una crescente concorrenza estera. Mentre le imprese più piccole soffrono di una “stretta creditizia” cronica o « credit crucnh », molte grandi e medie imprese, cannibalizzate dalla speculazione, si sono trasformate in società zombie. Questi vengono mantenuti in vita artificialmente da banche vulnerabili che temono la prospettiva di bancarotte che incidono sui loro propri bilanci.

L’obiettivo dichiarato della teoria Zero Lower Bound è eliminare lentamente l’onere del finanziamento del debito pubblico. Ma così facendo, tassi di interesse guida bassi o addirittura negativi distruggono la redditività dei titoli di Stato e privati. Questo lascia le banche su una corda tesa e mette all’angolo la Banca Centrale monetarista neoliberista: incapace di imporre un “reset” ai mercati speculativi, ora pompa liquidità semplicemente perché ha paura che gli Stati falliscano nel mezzo dello scoppio delle bolle obbligatarie. È la fine dell’assurdo ciclo speculativo neoliberista monetarista avviato nel 1999 con l’abrogazione del Glass Steagall Act del 1933 e aggravato dall’ulteriore deregolamentazione finanziaria imposta dal Segretario al Tesoro Paulson come risposta alla crisi del 2007-2008 causata dalla stessa … deregolamentazione. Queste riforme hanno portato a quella che allora ho chiamato l’epoca del « credito senza collaterale » perché sparisce de facto il ratio prudenziale. (1) Le grandi imprese private finanziarie e non finanziarie non potevano più andare in bancarotta, ripulendo così gli eccessi speculativi, semplicemente perché ora erano considerate « troppo grandi per fallire ». Con questa evoluzione, il modo di produzione capitalista ha inaugurato un mondo di assurdità in cui la concorrenza non può più svolgere il suo ruolo correttivo.

Oggi non abbiamo più a che fare con la solita crisi ciclica o addirittura strutturale. Non abbiamo nemmeno a che fare con quella che G. Bush Sr chiama consapevolmente « economia voodoo ». Invece ci troviamo di fronte a una versione patologica esclusivista di essa generata da Ludwig Mises e disastrosamente elaborata da pitre come Milton Friedman e Hayek e tutti gli altri Chicago Boys. Oggi, la diffusione di questa malattia debilitante esclusivista sta interessando quasi tutti i principali servi in camera economici. Il paradigma marginalista dominante, una narrativa falsificata sin dalla nascita, sta rapidamente crollando. Ad esempio, nessuno economista borghese, men che meno i monetaristi e i banchieri centrali, sa cos’è l’inflazione. (2)

Come spiegato già nel 1985 all’inizio di questo ciclo economico autodistruttivo a lungo termine (3) e successivamente nei miei libri (4), l’obiettivo interno e globale è quello di aumentare la disoccupazione di massa al fine di aprire la strada al ritorno di una nuova domesticità e di una nuova schiavitù. La prova definitiva è fornita dall’attuale gestione della crisi economica del Covid-19: è esattamente basata sulla strumentalizzazione della paura per imporre tagli neoliberisti e monetaristi ancora più disastrosi alla spesa sociale e statale. Questi tagli lineari vanno di pari passo con l’accelerazione della privatizzazione di tutto ciò che resta da privatizzare, compresi i terreni pubblici e il patrimonio nazionale.

Il progetto di bilancio italiano è una perfetta illustrazione di questa spinta esclusivista e criminale, in senso stretto che va frontalmente contro tutti i 10 principi cardini sanciti dalla nostra Costituzione. A rigor di termini, si tratta di una scelta consapevole contro la civiltà.

3) Il Recovery Fund si è trasformato in un miserabile RRF destinato a fornire un po ‘più di corda per impiccare i lavoratori e cittadini della UE e degli italiani.

Stiamo lasciando da parte qui i disastrosi QE della BCE ora inscritti nella teoria suicida del Zero Lower Bound e i programmi di stimolo come Sure – a sostegno delle politiche del lavoro – e come il MES, che per ora propone “aiuti” finanziari per l’assistenza sanitaria ma con condizioni rigorose aggiunte una volta che la porta sarà aperta alla sua ingerenza negli affari economici nazionali. A queste si aggiunge la Banca Europea per gli Investimenti – BEI – che i paesi periferici come l’Italia non sanno nemmeno usare adeguatamente. L’Italia è inoltre destinata a perdere, alla fine dell’anno in corso, circa 45 miliardi di euro dai Fondi europei stanziati per il 2014-2020! Lo stesso accadrà sicuramente alla quota italiana di 1 074,3 miliardi di euro stanziata per il bilancio europeo 2021-2027. Come sappiamo, nonostante la propaganda, il guadagno netto del Ricovery Fund spettante all’Italia sarà al massimo di circa 30 miliardi di euro! Quanto al bilancio europeo l’Italia è stata come sempre finora un contributore netto.

Il Recovery Fund si era trasformato nel Next Generation EU Fund, inteso come un piano di stimolo dell’UE di 750 euro, 390 miliardi di sovvenzioni e 360 miliardi di prestiti. La maggior parte di essa si è ora trasformata in una struttura di recupero e resilienza con solo 672,5 miliardi a sua disposizione. Per l’Italia, questo RRF con il React EU significano al massimo 203 o 205 miliardi per lo più prestiti per il 2021-26.

Dei 12 programmi che rientrano nella Next Generation EU, i due più importanti considerati nella Nadef 2020 sono l’RRF e il programma React-EU molto più piccolo. Le formule utilizzate per calcolare gli importi sono piuttosto incerte perché pretendono di tenere conto delle specifiche difficoltà economiche degli Stati membri, nonché del calo del loro PIL. Sebbene i fondi dovrebbero essere disponibili nel 2021, nulla è ancora deciso. Inoltre la Polonia e l’Ungheria stanno bloccando la decisione finale perché si oppongono alla definizione dello Stato di diritto come definito dall’attuale UE post come condizione per attingere a questi fondi.

Il RRF reintroduce il Fiscal Compact. Il presidente di France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, aveva sottolineato all’epoca il fatto cruciale che il cosiddetto Fiscal Compact non era stato trascritto nel diritto dell’UE prima della fine del 2018 e di conseguenza aveva perso il suo status giuridico. Si noti inoltre che questo status giuridico è sempre stato dubbio poiché non ha mai avuto l’unanimità di tutti gli Stati membri. Tuttavia, le regole ferree del Fiscal Compact stanno tornando con il Recovery Fund, con il Sure e, in una forma potenzialmente molto aggravata, con il nuovo MES.

L’Italia non ha mai potuto rispettare il Fiscal Compact prima dell’attuale crisi. Il Piano di Bilancio 2020 afferma lucidamente che non potrà adeguarsi presto alla regola secondo la quale va eliminato anno dopo anno 1/20 del debito pubblico superiore al 60% del PIL. (5) L’unica speranza del governo italiano è quindi quella di contare sulla clemenza dell’UE per evitare sanzioni fintanto che la strada verso la schiavitù – pardon, la riforma – sarà seguita con attenzione. A un certo punto nel tempo ciò implicherà necessariamente il ricorso al MES e quindi ad una amministrazione fiduciaria europea per l’Italia. Un’amministrazione fiduciaria che sarà molto più rigorosa di quella imposta alla Grecia perché mentre il PIL della Grecia era solo il 2% del PIL della zona euro, quello italiano è superiore al 16%. Il rischio sistemico del paese sarebbe perciò più grande e l’Italia contemporanea diventata un paese servile, invece di essere una banca privata « too big to fail », le condizionalità imposte saranno tanto più severe.

Il trucco consisterà in parlare in modo opaco del sentiero verso il consolidamento fiscale utilizzando concetti fasulli come output gap, condizioni eccezionali e altri simili.

Ma, ovviamente, la realtà è completamente diversa. Come abbiamo detto sopra, il RRF fornirà un margine di budget extra per i prossimi tre anni con la speranza che le cose, in qualche modo, miglioreranno – ripresa sperata in V o W … In effetti, questo equivale a fornire più corda per legittimare le riforme e farle sembrare economicamente plausibili. Tagli lineari e revisioni della spesa, quindi impoverimento e disoccupazione di massa, saranno il destino del popolo italiano gentile. «Ancora una volta» sin dai tempi del fascismo filo-semita nietzschiano del 1922-1943. Come sapete, i partigiani impiccarono per i piedi Mussolini e l’indifferente signora Petacci perché sapevano che gli Stati Uniti e il Regno Unito si stavano preparando a rimettere al potere il Duce, assieme a Petain in Francia, ma non avevano sotto il loro controllo l’italiana-ebrea Margaret Sarfatti, il finanziere, consigliere e amante del dittatore italiano. Successivamente, in spirito di conciliazione – « politica dei piccoli pesci » – Toglatti non procedette alla debita epurazione dei seguaci fascisti e si accontentò invece dell’Articolo XII delle Disposizioni transitorie e finali sancito dalla Costituzione che bandiva il partito fascista nella Penisola .

Nel frattempo i fondi forniti dal RRF ridurranno meccanicamente l’avanzo di bilancio primario, quindi la possibilità di sostenere un vero stimolo socioeconomico e una R&S cruciale. Ma non appariranno direttamente nel debito pubblico e quindi nel falso rapporto debito pubblico / PIL utilizzato per fabbricare tutte queste equazioni fasulle tradizionali, quelle legate al percorso di consolidamento fiscale e quelle legate alle equazioni della crescita socio-economica. Immaginate questo: la cosiddetta « equivalenza ricardiana » di Barro è un’inettitudine puerile tanto per cominciare, ma ora bisognerà affrontarla e attuarla in questo nuovo contesto !!! (6)

La narrativa economica dominante è fasulla all’inizio, ma ora il suo distacco dalla realtà è tale che un crescente ricorso al terrorismo di Stato e alla repressione è e continuerà a dispiegarsi. « Ancora una volta » lavoratori e cittadini sono visti e trattati come « classi pericolose ». Ciò è perfettamente evidenziato dall’attuale gestione della crisi sanitaria del Covid-19.

4) La gestione omicida della crisi Covid-19.

Come sappiamo – vedete i miei post su questo tema in questo stesso sito – la gestione della crisi sanitaria del Covid-19 segue stranamente uno schema che sembra coincidere sempre più con le preferenze di Jacques Attali espresse dal 2009 – –  https://www.youtube.com/watch?v=C6JYoJomiAw  at 3:52 – e di nuovo di recente – see:  https://www.youtube.com/watch?v=8Zcf4qqWvGE&t=1070s specialmente alle 15:30 – riguardo al trasferimento della gestione economica all’Esercito degli Stati Uniti … (Il povero Attali non sembra avere la minima idea degli enormi sprechi causati dagli acquisti militari dell’esercito americano – military procurements -, ma poi la sua reputazione è sempre stata esagerata. Sono certo che tutti i generali e gli ammiragli degli Stati Uniti sarebbero spaventati a morte. da una prospettiva così ridicola e preferirebbero mantenere i loro ruoli di consulenti e intermediari ben pagati in quello che il presidente Eisenhower chiamava consapevolmente il complesso militare-economico …)

In questa ottica guerrafondaia la gestione della pandemia, almeno in Occidente, seguirebbe da vicino le linee guida dettate da Bill Gates, da Big Pharma e dall’attuale OMS pesantemente finanziata da Gates e totalmente e pericolosamente fuori dai binari come Agenzia delle Nazioni Unite come per quanto riguarda i vantaggi dimostrati in tutto il mondo dell’utilizzo di idrossiclorochina e azitromicina.

Dobbiamo notare che nessun vaccino finora ha mai funzionato per alcun virus corona né contro l’HIV, e il Prof. Montagnier e altri hanno detto che il Sars-CoV-2 incorpora un pezzo non casuale del codice genetico dell’HIV. Le possibilità di sviluppare un vaccino efficiente e sicuro per il Covid-19 sono quindi scarse. Pertanto, in assenza di un vaccino comprovato, con una tale pandemia di Sars-CoV-2 che presenta un tasso di contaminazione relativamente alto, o Rt a 2-3,1, ma lontano dal raggiungere il livello di altre malattie come il morbillo che ottiene un punteggio di 12-18 , vedi: https://www.rferl.org/a/how-contagious-is-covid-19-compared-to-other-diseases/30492988.html – uno ha due opzioni: il Rt può essere abbassato e il Sars -CoV-2 soffocato ed estirpato oppure si può scegliere di « conviverci », contando le morti.

1) Nel primo caso sarebbe imposto il blocco totale delle regioni contaminate con una logistica adeguata – massicci test di RCP o tamponi, cure mediche adeguate calibrate per corrispondere alle tre fasi principali e distinte della malattia, sostegno statale alle persone in quarantena – e / o i blocchi mirati vanno di pari passo con i test di RCP massivi e rapidi. Questo consentira l’utilizzo del protocollo del prof. Raoult. È dimostrato che il protocollo di Raoult abbassa la carica virale, da cui il tasso di contagio. Ciò si farebbe sapendo che questo trattamento medico precoce non interferisce in alcun modo con altre cure adattate alle altre fasi della malattia, vale a dire ricovero in ospedale e spesso terapia intensiva. All’IHU di Marsiglia il team del professor Raoult è in grado di fornire un risultato di RCP valido in poche ore. Questi RCP devono essere fatti a circa 30 cicli di amplificazione o inferiori perché oltre quel livello i falsi positivi sono così numerosi da invalidare o almeno da mettere in dubbio i risultati. Da considerare anche il prezzo degli RCP – si aggira intorno ai 5 euro in Spagna contro i 75 circa in Francia; il tampone individuale nelle istituzioni private in Italia costa 80-90 euro o più … Questo perché la disoccupazione parziale, le restrizioni e i blocchi hanno ridotto drasticamente i contributi sociali indebitando gravemente il sistema di previdenza sociale pubblica, in particolare il suo ramo sanitario, uno che aveva già subito enormi tagli monetaristi neoliberisti. Tamponi pubblici e rapidi possono essere organizzati a un costo minimo, come dimostrato a Marsiglia.

Si stima che 1 mese di blocco nazionale completo costerebbe all’Italia circa 48 miliardi di euro. Ma, come dimostrano i casi di Cina e Wuhan, questo è un falso calcolo basato sul PIL, almeno se si adottano le giuste misure sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili e in evoluzione. Un mese o un trimestre di caduta del PIL viene rapidamente annullato a causa della pura inerzia dei conti nazionali, almeno se la pandemia è rigorosamente controllata. Altrimenti, la crisi persisterà con molti picchi e finirà per costare molto di più.

L’unica speranza in Italia e in tutto l’Occidente risiede ora in una tranquilla rivolta dei medici di famiglia e delle istituzioni sanitarie di prima linea. Utilizzando il loro giuramento di Ippocrate, devono assicurare tamponi rapidi e affidabili e l’accesso immediato al prof. Protocollo del prof. Raoult con il consenso dei pazienti. Ciò contribuirà potentemente ad abbassare la carica virale dei pazienti rilevati e dei loro contatti conosciuti qualora risultassero anche sintomatici.

2) L’altra opzione, quella disastrosamente scelta nei paesi occidentali, consiste nel « convivere con il virus » prendendo mezze misure volte a gestire il tasso di ricovero nelle unità di terapia intensiva e mantenere aperta l’economia. Ciò significa accettare un livello di morte più elevato sia in ospedale che al di fuori di esso, soprattutto nelle case degli anziani. Questo perché le persone con sintomi vengono ora rimandate a casa per aspettare fino a quando non si sentono meglio o fino a quando non devono essere ricoverate in ospedale. Con tutte le complicazioni che ciò comporta.

Come ci si può aspettare, il tasso di letalità di entrambe le strategie è molto diverso, vedi ad esempio: http://rivincitasociale.altervista.org/covid-19-aggiornamento-dei-dati-sui-contagiati-sul-tasso-letalita-al-30-agosto-2020-la-follia-della-proibizione-della-hydroxycholroquine-31-agosto-2020/ . Inoltre la seconda strategia peggiora le cose come risulta chiarissimo quando si confrontano la Cina e altri paesi virtuosi con l’Occidente.

In effetti, l’unica cosa che funziona per abbassare la carica virale in pochi giorni quando prescritta nelle prime fasi, il protocollo del prof. Raoult viene dichiarato illegale o messo da parte. La gestione della pandemia di Sars-CoV-2 consiste nel fingere falsamente che l ‘« immunità di gregge » sia l’unico rimedio disponibile in attesa di un – improbabile – vaccino. (Aggiunto nell’ottobre 2020: Recentemente The Lancet ha riconosciuto che l’immunità di gregge non è una soluzione per cui lottare, vedi: «Non è chiaro quanto duri l’immunità protettiva e, come altri coronavirus stagionali, SARS-CoV-2 è in grado di -infettare persone che hanno già avuto la malattia, ma la frequenza della reinfezione è sconosciuta » in https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)32153-X/fulltext )

Quindi, la crisi viene gestita in una modalità tipica di gestione della crisi, spaventando al massimo i cittadini e disorientandoli con messaggi contraddittori, pianificazione errata e misure inadeguate volte più a modificare i comportamenti personali e sociali che ad affrontare la crisi per salvare un massimo di vite. I dispositivi di protezione individuale non sono né rapidamente disponibili né pagati pubblicamente; le maschere sono in gran parte inutili se non sono FFP3 o 2 e se non vengono cambiate ogni 3/4 ore; la mancanza di adeguate misure di protezione nelle case degli anziani, nei luoghi di lavoro, nei trasporti pubblici sovraffollati, nelle scuole ecc. sembra essere la regola … Sembra che la preoccupazione principale sia interferire il meno possibile con l’economia fintanto che i letti degli ospedali di emergenza e le unità di terapia intensiva non sono saturi, saturazione suscettibile di creare allarme nella popolazione tramite le informazioni fornite dalla TV in prima serata.

Per raggiungere questo nobile obiettivo degno di Ludwig Mises, pur tagliando la spesa agli ospedali pubblici e riducendo i posti letto disponibili, bisogna riorganizzare l’intero sistema, privilegiando il settore privato, e bisogna de-programmare altri pazienti; e, se necessario, come è stato fatto durante la prima ondata, si deve imporre il triage per tutte.i gli over 65 …. Queste vittime non si vedono nei notiziari giornalieri in prima serata e compaiono solo nelle statistiche sui decessi per sovra-mortalità che sono note a poche persone. Es: Le classi dirigenti italiane e i governi sporchi sono sempre più spaventati perché il rapporto tra i malati Covid-19 sul numero di persone contaminate determinato da tamponi manipolati, raggiunge il 5% dalla soglia precedente fissata al 3%. Quella media del 3% è stata mantenuta artificialmente con un attento ma mostruoso abbassamento e aumento del numero dei test giornalieri. Nonostante questo massaggio statistico destinato a disinformare la popolazione, il Rt – rapporto esponenziale di contaminazione effettiva – è cresciuto e la situazione è scivolata completamente di mano, ancora una volta come a febbraio. Ciò è dovuto principalmente alle statistiche massaggiate e quindi errate, una realtà aggravata dall’elevato numero di persone asintomatiche. Si comprende quindi l’attuale stato di panico all’interno di questa casta dirigente scelta principalmente da profiling, che in Italia è diventato una scienza esatta. Detto questo, potrebbe un qualsiasi statistico in buona fede spiegare cosa significa, dato che i test dovono essere casuali – random – e il potenziale Covid-19 Rt era inferiore a 2?

Il fatto è che l’attuale sporca leadership italiana ha utilizzato cinicamente la crisi per spaventare la gente e ha massaggiato le statistiche a scopo di disinformazione. Come abbiamo sottolineato, hanno sistematicamente aumentato o diminuito i test giornalieri in modo da mantenere più o meno costante il numero di persone affette. E poi li hanno messi in quarantena senza cure per aspettare che guarissero o si ammalassero così tanto da essere portati d’urgenza in ospedale e, di fatto, spesso direttamente nei reparti di terapia intensiva. Una volta lì, le loro possibilità di sopravvivere sono – ancora oggi nonostante una maggiore conoscenza sul ruolo dell’ossigeno, degli anticoagulanti e dei corticosteroidi ecc – molto limitate.

Nel frattempo, le persone comuni devono andare avanti con la loro vita, ma hanno paura perché sono disorientate e giustamente temono per la loro vita. Ad esempio, devono prendere autobus e mezzi pubblici di trasporto che sono sempre sovraffollati mentre non vengono prese misure concrete per evitare la contaminazione nei luoghi di lavoro e nelle scuole. In tutte queste situazioni, il contatto fisico e in particolare il contatto con le mani, la principale modalità di trasmissione del Covid-19, non possono essere evitati. La realtà è che la maggior parte dei cittadini è ora convinta che l’incompetenza delinquenziale trasversale dei nostri leader, insensibilmente ignari dei diritti fondamentali dei cittadini, porterà a una nuova ondata, probabilmente senza lockdown, per salvare l’economia capitalista. La prima ondata – e l’esperienza cinese e quella di altri paesi – ha dimostrato che un simile atteggiamento finisce per costare molto di più.

In questo contesto deleterio, nessuno è sorpreso di vedere i nostri leader spingere per l’uso delle Apps di controllo. Le Apps non possono garantire alcuna privacy semplicemente perché, sin dall’introduzione nei campus degli Intra-net e poi di Internet, i sistemi carnivore sono in grado di prelevare istantaneamente tutti i tasti premuti nella propria tastiera o con la mouse. Inoltre, cosa ancora più importante, il governo non garantisce che farà causa alle agenzie private come Cambridge Analytica per conto dei cittadini, nell’eventualità che i dati sanitari privati cadano nelle loro mani. Allo stesso modo, i governi dell’UE dovrebbero rimpatriare i dati sullo stato civile – état civil – ora inviati senza il consenso di alcun cittadino in Colorado, USA, dove sono aperti alla folle analisi di genetisti esclusivisti e altri.

Ancora più grave è il fatto che le Apps di tracciamento ignorano la trasmissione asintomatica che si è rivelata il principale mezzo di trasmissione. Ho già sottolineato altrove che le Apps di tracciamento, almeno quando sono gestite burocraticamente in modo corretto, non ti diranno nulla sul contatto con il virus perché, al massimo, può risalire alle persone che si sono incontrate a distanza ravvicinata. Tuttavia, sappiamo che il tatto è la principale forma di trasmissione del virus Sars-Cov-2 e che questo può vivere per qualche tempo sulle superfici. Se uno usa le Apps ed è costretto a prendere un autobus o una metropolitana o andare al lavoro o a scuola, ecc., le Apps non ti diranno nulla sulle superfici che tocchi, indipendentemente dalle persone con cui viaggi o incontri in quel momento orario preciso.

La verità è che tali Apps sono pensate solo per il controllo sociale, in attesa del vaccino voluto da Big Pharma che molto probabilmente non arriverà mai. In effetti, alcuni candidati sono già stati fermati. Dato il numero di portatori asintomatici del Sars-CoV-2, al fine di proteggere se stessi, sembra meglio adottare un certo distanziamento sociale nelle aree esposte e lavarsi frequentemente le mani. Si consiglia inoltre di informarsi regolarmente e di controllare i primi sintomi come perdita dell’olfatto e del gusto, tosse e febbre, affaticamento ecc.

Per quanto riguarda i trasporti pubblici, sappiamo che circa l’80% dei veicoli viene utilizzato durante le ore di punta; quindi, se il posto di lavoro e le scuole adottassero orari di inizio diversi, scaglionati,ad esempio le 7:00, le 8:00 e le 9:00 per coorti diverse, il problema dell’ora di punta sarebbe notevolmente ridotto. Per le scuole, la Cina utilizza dispositivi di rilevamento che controllano la temperatura degli studenti che entrano nei locali, maschere e gel per lavarsi le mani sono prontamente disponibili, le aule sono adeguatamente ventilate e, last but not least, per uccidere i batteri e i virus i raggi ultravioletti sono utilizzato durante la notte per disinfettare le aule vuote.

Tutte queste misure concrete non hanno nulla a che fare con le chiacchiere fasulle sulle libertà propagandate nel vano tentativo di tornare a una nuova mentalità da guerra fredda, senza alcuna rete di sicurezza sociale del tipo della Great Society di L.B. Johnson per compensare. O, piuttosto, nell’ottica di una distinzione veramente democratica tra il Regno della Necessità e il Regno della Libertà, il modo in cui la Cina ha affrontato le pandemie si è rivelato la più alta forma di rispetto per la Libertà e il benessere di TUTTE.I le cittadine.i. E l’atteggiamento della Cina è quello di imparare dall’esperienza passata e di migliorare ciò che può ancora essere migliorato, come dimostrato dall’uso fatto delle esperienze passate nel trattare con la SARS …

Come abbiamo detto la mascherina è per lo più inutile perché il piccolo virus attraversa le sue fibre soprattutto se non è un FFP3 e, anche in questo caso, deve essere cambiata ogni 3/4 ore, una proposta espansiva per la maggior parte degli individui e la maggior parte delle famiglie. Tuttavia, la mascherina segnala agli altri la cortesia sociale in quanto contiene la diffusione di goccioline o droplets. I guanti sarebbero forse più utili perché il tocco è il principale vettore di diffusione del Covid-19, fatto capitale anche se sembra che chi commenta per i media, nel circo mediatico del Covid-19, venga pagato circa 2000 euro o più oltre all’IVA, per meno di 10 minuti e sapere esattamente perché vengono pagati … (vedi: https://quifinanza.it/soldi/quanto-guadagnano-virologi-tv-compensi-burioni-capua/382707/ ) Questo è peggio del solito conflitto di interesse che pochissimi commentatori rivelano pubblicamente, anche se dovrebbe essere obbligatorio per legge … – Chiaramente si tratta di una gestione totalitaria della crisi sanitaria ed economica.

Ricordate il dottore giurista nazista Carl Schmitt che teorizzava il governo per pochi in funzione della manipolazione della paura e della creazione artificiale di un « nemico »? Si noti la semantica militare usata dai leader occidentali quando si tratta della loro gestione « bellica » del Covid-19, l’ultima inettitudine su questo argomento è sicuramente l’inutile « coprifuoco », una parola e una misura immediatamente associate alla guerra. Cosa succederà dopo? Invece di generalizzare il protocollo del prof. Raoult, manderanno forse l’esercito a pattugliare le strade con precise regole di ingaggio, ovvero se vedranno mai un virus fare una passeggiata dopo il coprifuoco, dovranno chiamare l’aviazione israeliana o statunitense a bombardare a morte?

Dato il livello di paura indotto, i leader fascisti neo-sionisti sperano di usarlo per portare avanti la loro agenda socio-economica, anche se tutti i dati disponibili mostrano che il ciclo di controriforma monetarista neoliberista avviato al potere con Volcker-Reagan nel 1979-1982, ma testato un decennio prima dai Chicago Boys nel martirizzato Cile di Pinochet, è giunto alla sua triste fine. La mentalità di Masada assediato li condurrà lungo il solito percorso mentre cercheranno di spingere le cose il più lontano possibile con la tipica faccia tosta o più esattamente chutzpah – in termini freudiani ciarlatani un ricorrente « impulso suicida latente ». (7) Tuttavia, il massimo che possono fare ora è creare due nuovi magazzini per la loro New Economy al fine di sostituire la produzione umana, il consumo e il riciclaggio, come spiegato nella mia satira disponibile qui: «Satira sull’uscita della crisi: ti sfrutteremo più di ieri e meno di domani », in http://rivincitasociale.altervista.org/satira-sulluscita-della-crisi-ti-sfrutteremo-piu-ieri-meno-domani-dice-romanzo-25-aprile-2020-seguita-vecchio-esoscheletro-6-feb-2020/

Fortunatamente, non si può sperare di disumanizzare l’intera società gentile senza aspettarsi di pagare il proverbiale Pound of flesh. La storia dell’esclusivismo, su cui ho elaborato inspirandomi al essenziale Rights of Man di Thomas Paine e al giovane Marx di Thomas Paine – il Marx della Questione ebraica trattata in La sacra famiglia – dimostra questo meccanismo pericoloso e persino ricorrentemente mortale. Vedi il mio Pour Marx, contre le nihilisme.

Per concludere questa sezione, ecco alcune chiacchiere non così curiose che abbiamo udito di recente. In che modo un governo sionista monetarista neoliberista risolverebbe il problema degli autobus e dei trasporti collettivi sovraffollati per legittimare la sua gestione omicida della crisi del Covid-19? Non ci avrei mai pensato da solo, ma la risposta è … semplicemente privatizzando. Ma poi dovrebbe garantire che i ricchi non vengano penalizzati in tal modo. Come sappiamo, il 10 e il 20% al vertice della piramide dei redditi intascano la maggior parte dei guadagni in Borsa e rappresentano anche la maggior parte dei risparmi forzati indotti dalla crisi. (8) Allo stesso tempo, altri sono licenziati o in disoccupazione parziale. Esistono soluzioni come dimostra la gestione privata delle autostrade con i loro stand a pagamento o ancora con le installazioni ecologiche off-grid Green. In tutti questi casi, puoi detrarre il costo aggiuntivo se sei un’impresa o un venditore. La soluzione monetarista neoliberista preferita è semplicemente quella di ricorrere alla detrazione dalle imposte sul reddito personale poiché molti lavoratori guadagnano troppo poco per pagare abbastanza da detrarre qualcosa. Inoltre, tal metodo è occultato e quindi elettoralmente indolore. E se il bilancio appare sempre precario e al limite del rosso a causa di queste generosità, tanto meglio, perché questo legittimerà più sacrifici da parte del cittadino medio lavoratore e fiducioso … A pensarci bene, questo è esattamente il razionale seguito per le cosiddette spese fiscali o tax expenditures, il maggiore asse fiscale della politica pubblica monetarista neoliberista.

5) La NADEF 2020 : la generalizzazione della povertà e dell’illegalità. A parte la tortura e la violazione dei diritti umani fondamentali praticate abitualmente contro i cittadini rispettosi della legge, vedere ad esempio le Lettere aperte nella Home page di questo medesimo sito.

Il piano qui, per dirlo semplicemente, è di guadagnare tempo fino al 2026 per far passare le riforme più regressive ancora da completare – l’attuale sporca Italia è il vero laboratorio di regressione neo-esclusivista in tutta l’UE e anzi nel intero mondo filo-sionista capitalista. Pertanto, i fondi RRF non vengono utilizzati per garantire un massiccio piano di stimolo calcolato per riabilitare lo Stato sociale sancito dalla Costituzione con la piena occupazione – ottenuta attraverso la riduzione dell’orario di lavoro, sia che si tratti di una età di pensione più bassa o della settimana lavorativa -, lavori pubblici così come la riabilitazione delle tre componenti del « reddito netto globale » dei focolari necessari per pagare la previdenza sociale: pensioni, assistenza sanitaria e IU, ecc. A queste misure si aggiungerebbe il ripristino di una politica fiscale progressiva per finanziare massicci lavori pubblici e un livello di R&S almeno prossimo alla media UE. Il punteggio di R&S dell’Italia è stato dell’1,43% del PIL nel 2019, mentre l’obiettivo dell’UE è fissato al 3% del PIL.

Il ricorso a tassi di super-ammortamento e iper-ammortamento utilizzati per riorganizzare le imprese private, che la Nadef continua a utilizzare, costa enormi somme di denaro pubblico ed è fattibile solo per le prime 500 imprese italiane. Non aiutano molto il 90% delle piccole imprese con meno di 10 dipendenti. Soprattutto, non forniscono controparti al mondo del lavoro, a parte l’aumento della precarietà e la deflazione dei salari. Altre misure regressive deducibili dall’imposta sul reddito come il cosiddetto Superbonus deducibile al 110% per un programma di restauro di facciata (!) favoriscono i ricchi tanto quanto la precedente abolizione dell’imposta sulla prima casa, ad eccezione delle grandi case lussuose. Non fa nulla per migliorare i quartieri urbani popolari abbandonati, decrepiti e sporchi – nemmeno a Roma come ogni viaggiatore si accorge immediatamente quando esce dagli aeroporti.

Allo stesso modo il 30% di de-contribuzione del costo del lavoro per il Mezzogiorno va alle imprese senza vincoli soprattutto in termini di occupazione. Questo è affidato alla mano invisibile del mercato. La stessa politica di favorire un “costo del lavoro” più basso, disastrosamente confuso con il “costo di produzione” attraverso lo smantellamento del Welfare che uccide i contributi sociali dei datori di lavoro minori, è accelerata a livello nazionale. In ogni caso, difficilmente si concretizzerà per il Sud vista l’attuale carneficina che la crisi infligge ancora una volta alle scarse reti industriali sopravvissute nel Mezzogiorno dopo l’impatto devastante della crisi 2007-2008.

A questo si aggiunga il fatto che, al Sud, si parla a lungo di grandi infrastrutture ma non vengono mai completate e, a volte, nemmeno inizializzate. Il nuovo Ponte di Genova è stato ricostruito rapidamente ma Gioia Tauro, il più grande porto marittimo naturale nel Mar Mediterraneo per accogliere i più enormi container non ottiene mai l’attenzione che merita ed è volutamente strangolata dalla mancanza di adeguati collegamenti ferroviari con la Mitteleuropa. Invece Trieste, ora sotto il controllo estero europeo, è costosamente ristrutturata con più banchine in una timida e servile attuazione del Memorandum della Via della Seta. A distanza di decenni, resta da affrontare il massacro umano nei tratti della Strada 106 sulla costa ionica calabrese. Il Corridoio Uno Palermo-Amburgo è totalmente accantonato.

Infatti, qualsiasi grande progetto infrastrutturale urgente nel Mezzogiorno vede nascere artificiosamente oppositori mal informati che non hanno la minima comprensione dello sviluppo socio-economico – e nemmeno della provenienza dei fondi comunitari e nazionali coinvolti, che quindi rimangono per lo più inutilizzati e restituiti – e ancor meno dei processi di consultazione ambientale e delle misure di protezione. L’Italia è afflitta da gruppi ecologici per lo più affiliati a inutili o nocive organizzazioni internazionali come Greenpeace e il WWF. Curiosamente, a questi gruppi di pressione viene persino concessa la responsabilità di gestione dei parchi ecc. Responsabilità che dovrebbero spettare esclusivamente ai governi nazionali, locali e municipali con la loro responsabilità democratica, non dei loro azionisti o membri. Sono principalmente la causa per cui ora sprechiamo così tanti soldi in fonti di energia alternative e private. Il prezzo dell’elettricità, necessaria sia per l’industria che per i consumatori, è più che raddoppiato dal 2013 ed è pagato dai cittadini in quanto consumatori. Questo spiega anche perché la gestione pubblica meno costosa della distribuzione dell’acqua e degli impianti di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti è stata privatizzata a favore di sistemi privati molto più costosi.

Molti gruppi militanti nichilisti vocali non vedono nemmeno che lo sviluppo economico moderno è necessario per pagare la riabilitazione e bonifica dei territori italiani ambientalmente devastati. A loro merito va notato che lo stato di cose corrotto e inefficiente in Italia rende più sicuro opporsi allo sviluppo corrotto che rischiare la salute della Comunità in sviluppi mal concepiti. Ma se questa logica non viene infranta, alimenta un circolo vizioso di sviluppo del sottosviluppo e quindi di devastazioni ecologiche. Alcune infrastrutture pubbliche sono urgenti e vitali e dovrebbero invece diventare il campo di battaglia per la ricostruzione democratica del nostro Paese rispettosa dei criteri di precauzione dettati dall’ecomarxismo.

A parte il TAV, tali gruppi militanti nichilisti non si sentono mai parlare nel Nord. Non abbiamo sentito un bisbiglio contro l’enorme – e secondo me necessaria – galleria autostradale tra Bologna e Firenze. Esiste un fondo nazionale per il recupero degli pletorici edifici cattedrali nel deserto e per la riabilitazione di terreni fortemente inquinati, ma è mantenuto minimo mentre potrebbe vantaggiosamente servire ad impiegare migliaia di disoccupati, reintegrando così salari, stipendi diversi e entrate fiscali, abbellendo le nostre città , borghi storici e paesaggi e rimetterli al sicuro. Invece questa sciatta Nadef criminalmente rende la legalizzazione degli abusi molto più semplice e quasi automatica. L’elenco potrebbe continuare all’infinito. Purtroppo, mentre il Paese parla di 5G e rende illegale opporvisi a qualsiasi livello di governo (!), Il Sud non è ancora adeguatamente connesso al 4G. Ma poi la Nadef parla pomposamente di un piano 4.0 per le imprese italiane …

Nel frattempo, le istituzioni finanziarie e non finanziarie sperperano molti profitti sui riacquisti o buybacks utilizzati per pagare i dividendi agli azionisti più favoriti dall’attuale politica fiscale regressiva. Come accennato nell’introduzione sopra, la crisi sanitaria ed economica ha impoverito un numero crescente di cittadini in termini assoluti e relativi. Ciò si svolge parallelamente all’ascesa senza precedenti della Borsa in questi tempi di crisi. La stessa disuguaglianza si verifica per il tasso di risparmio delle famiglie che favorisce i primi due decili più ricchi semplicemente perché segue la struttura dei redditi in un momento in cui la maggior parte dei lavoratori è in disoccupazione parziale … e ha paura di essere licenziato non appena il blocco dei licenziamenti sarà revocato dal governo. A meno che ciò non venga nuovamente posticipato, la fatidica data è fissata per il 31 dicembre …

I Fondi RRF sono distribuiti su 6 anni e quindi fatiscenti per mantenere una parvenza di budget contenuto che presto sarà sulla buona strada secondo un sentiero di risanamento fiscale più lento ma disciplinato. Cosa potrebbe spiegare una tale scelta quando la stessa Nadef esclude ogni possibilità di rispettare il sentiero di risanamento fiscale anche durante l’intero ciclo, come abbiamo già sottolineato? – vedere la nota 5 di seguito. L’obiettivo è fingere che il governo stia facendo del suo meglio per conformarsi alle regole del Six and Two Pack dell’UE in circostanze difficili. Con la legittimità e il riconoscimento conferiti dall’UE, dall’OCSE e da altre agenzie simili, il governo mira a promuovere le sue politiche fiscali regressive a favore delle imprese e a tagliare e privatizzare ulteriormente contando sulla magia della “mano invisibile” per ripristinare la crescita.

Invece di più regali fiscali alle imprese informate dalla filosofia della Flat tax, il tipo di regali che non ha contribuito minimamente a sostenere l’economia come testimonia il degrado tendenziale dei conti con l’estero, incluso Target 2, il minimo sarebbe stato di provvedere con un contributo di solidarietà prelevato sui redditi più grandi e sulla ricchezza accumulata.

Tuttavia, gli attuali leader italiani filo-sionisti nietzschiani di secondo grado e le loro due ambasciate di controllo sembrano essere giunti alla conclusione che i lavoratori e i cittadini italiani sono sufficientemente sbalorditi dagli alti livelli reali di disoccupazione e povertà, e dalla paura pervasiva indotta dal gestione della crisi Covid-19, per essere pronti ad accettare qualsiasi cosa. Pertanto, stanno spingendo al massimo per attuare le restanti riforme regressive il più rapidamente possibile. Con la tipica chutzpah, ma con poche speranze di successo anche se la regressione e la repressione potrebbero diventare ancora più anticostituzionali di queste riforme già attuali. I francesi parlano di una « fuite en avant ». In ogni caso, con tale comportamento, il governo italiano del PD e del M5S sta gettando le basi per un tipico letto di Procuste.

Il risultato di questo palese tradimento dei 10 principi cardini sanciti dalla Costituzione, nata dalla Resistenza, è che gli Italiani, che già guadagnano il secondo salario più basso e mostrano uno dei livelli di povertà più drammatici dell’UE, diventeranno ancora più poveri.

Allo stesso modo il rango internazionale del paese peggiorerà ulteriormente. A peggiorare le cose, a causa di un decennio di regressione socio-economica, è rimasto poco spazio per tagliare i servizi sociali e gli stipendi. Il massimo che i leader italiani possono fare attualmente è implementare il cosiddetto smart working e uberizzare la Pubblica Amministrazione e il sistema educativo con alcune nuove SOP e algoritmi associati. In questo modo, trasferiranno i formulari ai cittadini e potranno così tagliare la metà della forza lavoro dell’ormai vecchia e inefficiente Pubblica Amministrazione … senza dover far entrare tanti giovani !!! Questa non è una visione cinica ma mainstream: dopo tutto la public policy monetarista neoliberista aveva stabilito molto tempo fa che la PA non doveva superare una soglia minima e che l’attuale 16-17% del PIL, compresa la spesa pubblica militare e per la sicurezza, era considerata decisamente troppo alta!

Perché è così? Nessuno lo sa veramente per quanto riguarda la scienza dato il Moltiplicatore economico più elevato della spesa pubblica quando effettuata nei settori pubblici. Ma allora questo tipo di public policy, come la teoria del “spiazzamento” o « crowding out » di Laffer – e che dire dell’attuale “stretta creditizia” o « credit crunch » scaturito dai QE, si qualificherebbe o no come “spiazzamento” degli investimenti produttivi? – e l’equivalenza ricardiana di Barro non riguardano la scienza e nemmeno il benessere della società. Si tratta invece di una visione ideologica del Mondo da assoggettare pienamente al gioco sfrenato della « mano invisibile » del mercato mossa dalla « mente acquisitiva » speculativa data come tratto perenne della Natura Umana dall’economia borghese e non solo dalla folle scuola austriaca di Böhm-Bawerk, Menger, Mises, Schumpeter e tutti gli altri …

La migliore illustrazione viene dal gran maestro di questo folle pensiero filo-semita nietzschiano, quello del fascista ebreo-austriaco Ludwig Mises. Questi sostenne apertamente, molto tempo dopo la seconda guerra mondiale, le politiche eugenetiche e lo smantellamento della sanità pubblica. A suo avviso e in quello dei suoi seguaci neoliberisti, la malattia è creata dal sistema sanitario pubblico e dall’ospedale pubblico, altrimenti sarebbe solo una questione olistica di Volontà – e presumo di accesso privilegiato all’assistenza sanitaria privata. (9) Come sappiamo, la spesa sanitaria pubblica è stata ridotta di 36 miliardi in Italia sin dal 2011. Ciò è stato fatto con la scusa del rigore imposto dal nuovo Trattato di Maastricht. Ironia della sorte, questo è esattamente l’importo che maturerebbe in Italia, più condizioni rigorose, se utilizzasse il MES.

La crisi del Covid-19 ha illustrato le conseguenze disastrose di queste scelte politiche. Durante la crisi di aprile e maggio 2020, gli ospedali non sono stati in grado di far fronte e le unità di terapia intensiva sono state sommerse al punto che il governo italiano ha dovuto iniettare rapidamente 5 miliardi di euro nel sistema attraverso vari decreti di emergenza. Questo è tutt’altro che sufficiente, ma nondimeno la Nadef propone più riforme. Chiaramente, ciò significa che la dilagante, sebbene illegale, privatizzazione delle istituzioni sanitarie continuerà e il numero di letti disponibili rimarrà ben al di sotto del livello necessario. La norma stabilita per il rapporto letto era 3,1 / 000 nel 2018 per l’Italia e 8,0 / 000 per la Germania – https://data.oecd.org/healtheqt/hospital-beds.htm . Il Covid-19 ha dimostrato quanto sia cruciale questo rapporto.

La regola finora era che non più di 1/3 delle istituzioni sanitarie poteva essere in mani private. Nella maggior parte delle Regioni e province, questo rapporto non è rispettato, non più dei LEP sanciti costituzionalmente, ovvero il livello nazionale minimo di prestazioni da mettere a disposizione di qualsiasi cittadino ovunque in Italia. Ma se sei pronto ad accettare, si potrebbe benissimo dire « indurre », un maggior tasso di sovra-mortalità e se hai scelto, come sempre, di de-programmare i pazienti « normali » e di ricorrere al « triage » per per gestire la possibile saturazione dei reparti di terapia intensiva, poi, ovviamente, la privatizzazione, accompagnata da tagli al sistema sanitario pubblico e da un maggiore assoggettamento delle prescrizioni di farmaci a Big Pharma, ha davvero senso. Modelli, blueprints e sistemi gestionali anglosassoni sono disponibili e già diffusi nel nostro Paese. In tal caso, ovviamente, non c’è bisogno di riportare il sistema sanitario pubblico all’ottimo livello raggiunto negli anni ’70 …

Tipicamente oggi a Milano molte persone, dimostrate completamente incompetenti dalla crisi del Covid-19, sono ora impegnate a cercare di immaginare modi per utilizzare la seconda ondata di Covid-19 in arrivo per trasformare artificialmente l’ospedale vuoto costruito di recente sul terreno dell’Expo in una macchina privata redditizia … Ma la Lombardia e altre Regioni del nord e del sud hanno visto peggio per quanto riguarda la corruzione in questo settore che sforna molti soldi pubblici. (Per la questione generale, il lettore è rimandato al mio saggio principale sul tema intitolato «L’assistenza sanitaria tra corruzione e tagli» qui: http://rivincitasociale.altervista.org/health-care-between-cuts-and-corruption-victim-of-choice-for-neoliberal-and-monetarist-fiscal-federalism-may-2016-translated-april-6-2020/ )

Queste tendenze e questi risultati sono innegabili ma fanno parte della visione triennale della Nadef. I Fondi RRF saranno quindi fatiscenti lentamente per mantenere le apparenze di bilancio ma anche per attutire l’inevitabile rialzo dello spread … In altre parole, questi fondi, che alla fine vengono pagati dagli italiani, verranno stanziati e in parte messi da parte per un lungo periodo che termina nel 2026 … Dal 2028 al 2058, dovranno essere rimborsati. Nonostante alcuni frettolosi commenti sentiti in vari quartieri dell’UE che sono sempre pronti a confondere i leader italiani scelti incestuosamente attraverso il profiling con le masse lavoratrici impoverite e svantaggiate, gli italiani dovranno imparare ad essere ancora più « frugali » … A meno che quelle miserabili forze prospettiche loro di effettuare un cambio di regime atteso da tempo …

5.1) PIL: O come andrà meglio nel 2022 e 2023 ma rimarrà comunque ben al di sotto del livello 2007-2008.

Cioè, dopo un forte calo, il PIL si riprenderà meccanicamente di una certa quantità ma rimarrà comunque molto indietro rispetto al 2007-2008. Ricorda che questo livello non era mai stato recuperato: anche prima della crisi del Covid-19, l’Italia era ancora circa il 7% al di sotto di quel livello, e in realtà il 10% se si tiene conto della rivalutazione artificiale del PIL nell’ottobre 2014 che includeva una valutazione di evasione fiscale, prostituzione, droga, alcuni armamenti e alcuni diritti di proprietà digitale.

Questa volta tali proiezioni sono solo provvisorie per soddisfare le regole del Semestre europeo che va da ottobre ad aprile. La Nadef menziona cinque grandi incognite come la situazione globale, la possibile seconda ondata, lo spread, l’inflazione e le fluttuazioni del prezzo del petrolio. L’intero apparato statistico della Nadef deve essere preso con le pinze. Invece, sulla base della situazione attuale e delle evoluzioni attese si può desumere dalle misure proposte e adottate, si possono realisticamente prevedere le principali tendenze e conseguenze che si svilupperanno.

Ad esempio, sappiamo che l’economia non recupera mai completamente ciò che perde durante una crisi strutturale così profonda e, a volte, anche ciclica. Questo perché gli eccessi speculativi vengono eliminati in quanto la concorrenza forza la ristrutturazione dell’intero apparato economico: fusioni o centralizzazione e concentrazione del capitale. In media il 5% del PIL “distrutto creativamente” da una crisi strutturale scompare definitivamente, posti di lavoro compresi. Una parte viene recuperata dall’emergere di nuovi settori e di nuovi settori intermedi, ma questi ora sono tutti ad alta intensità di capitale e non possono più assorbire la forza lavoro « liberata ». Naturalmente, tale ovvia realtà non è nemmeno concepibile all’interno del paradigma marginalista (10) e dei suoi fattori di produzione liquefatti che si ritiene raggiungano automaticamente il loro « equilibrio sul filo del rasoio» (secondo Solow), anche sul mercato del lavoro flessibile. I vincitori sono i paesi che mostrano la migliore competitività macroeconomica – infrastrutture e servizi pubblici – a sostegno della migliore produttività microeconomica. Lo Stato sociale italiano è ormai smantellato e la sua R&S è bassa a 1,43, quindi … Basta guardare alla distribuzione dei robot in vari paesi per capire la portata della riorganizzazione socio-economica in corso. Sebbene l’Italia stia facendo meglio della Francia per quanto riguarda l’uso dei robot, è ancora malamente dietro ai leader di quel branco. Inoltre, non sarà in grado di recuperare il ritardo senza provocare una ribellione sociale di masse impoverite e sempre più disoccupate. Classi pericolose? Sono molto silenziose e sottomesse in questo momento, ma potrebbe essere ingannevole.

5.2) Debito pubblico. È provvisoriamente e fraudolentemente valutato al 158% del PIL e quindi si suppone che in qualche modo scenda in accordo con il percorso di consolidamento fiscale pre-Covid-19.

Ma questo non tiene conto di molte variabili importanti. Ad esempio, le 5 variabili fluttuanti riconosciute dal governo, come la situazione globale, la possibile seconda ondata, lo spread, l’inflazione e la fluttuazione del prezzo del petrolio. La realtà della questione è che bisogna aggiungere i 203 o 205 miliardi provenienti dal RRF – anzi l’intero importo del Recovey Fund – nel debito pubblico. Questo perché, sebbene non sia imputato direttamente nel debito pubblico nazionale, questi fondi di recupero dovranno essere rimborsati. Pertanto non solo pesano direttamente sul finanziamento del debito e sull’avanzo o disavanzo primario di bilancio utilizzato per affinare il percorso di consolidamento fiscale, ma implicano anche un inaccettabile trasferimento di competenze e di aree fiscali all’UE in un ambito di poteri esclusivi come gli Affari Sociali. Ciò include la politica del lavoro – SURE – e l’assistenza sanitaria – MES. Gli affari sociali sono la principale leva macroeconomica ancora nelle mani degli Stati membri sovrani.

Ultimo ma non meno importante, come riconosce la Nadef al termine della sua presentazione, l’attuale crisi ha indotto miliardi di garanzie statali. Alcuni hanno stimato che circa l’80-90% di questi non verrà mai rimborsato. Questa stima non è inverosimile dal momento che quasi 1/3 delle piccole e medie imprese italiane esistenti probabilmente scomparirà entro il prossimo anno. Il governo lo sa e ha esteso i suoi programmi di assistenza parassitaria al 31 dicembre di quest’anno e probabilmente posticiperà la scadenza dopo questa data, sperperando così inutilmente i fondi RRF come abbiamo spiegato sopra. Perché diciamo « parassita »? Semplicemente perché questi programmi si basano su una fede inetta nella meta-magia della “mano invisibile”, invece di fare le cose strutturali che dovrebbero essere fatte per riaccendere la macchina economica entro i parametri costituzionali, vale a dire quelli che sanciscono un mix economico pubblico-privato, sostenuto dal controllo statale del credito pubblico, in primis per finanziare il nuovo debito pubblico e para-pubblico lontano dai diktat del mercato speculativo.

Ma c’è di più. A questi miliardi sprecati in garanzie dirette a imprese private senza voce in capitolo nelle loro decisioni e in inutili aiuti minimi ai cittadini, ci saranno circa 600 miliardi di euro di prestiti e nuove linee di credito. (Nadef, p 113) I benefici principali non ricadranno sui lavoratori e sui disoccupati, come tutti sanno per esperienza, a causa della loro reclusione precauzionale e illimitata …

Il fatto è che queste misure sono dettate dalla paura, quindi dalla necessità di calmare le masse dei cittadini, e dalla convinzione ideologica e irrazionale che le cose andranno meglio senza l’intervento dello Stato. Siamo tutti d’accordo sul fatto che il governo deve provvedere al “sostentamento” o « livelihood » dei cittadini – per prendere in prestito un termine appropriato da K. Polanyi – ma questo deve essere fatto in modo costruttivo e pianificato in modo da rispettare i principali circuiti economici, in primo luogo di tutti quelli che sostengono la retribuzione individuale e i contributi sociali.

Durante il New Deal di FD Roosevelt, questo è esattamente ciò che è stato fatto con i grandi lavori pubblici capaci di assorbire la disoccupazione – e mantenendo le qualifiche dei lavoratori in questo modo – mentre allo stesso tempo si gettano le basi macro-competitive per un nuovo e più alto livello micro-produttivo. Molte infrastrutture pubbliche classiche devono essere riabilitate e molte nuove infrastrutture vitali – ad es. ambiente, digitale – devono essere costruite se gli Stati moderni desiderano mantenere il loro rango tra i paesi sviluppati e prosperi. Ovviamente, questo ci rimanda al modo appropriato per affrontare la crisi della Sars-CoV-2: molti paesi come Cina, Vietnam, Cuba dimostrano che ciò è possibile in termini concreti. Almeno se non si sceglie di confondere fattori tecnici e ideologici nei propri processi decisionali.

Pertanto, le proiezioni del debito pubblico della Nadef sono tutte false. Sono solo un inetto racconto che rasenta il criminale disprezzo degli interessi superiori della Nazione e della sua Costituzione. Lo dico da ex professore e sfido qualsiasi dottorato in questa disciplina a dimostrare che ho torto in un dibattito aperto e pubblico che mi conceda il diritto di rispondere.

5.3) Lo spread – tacere ogni discorso su un ritorno al credito pubblico.

Si fa un così gran parlare delle oscillazioni dello spread, cioè in questo contesto il differenziale dei tassi di interesse dei titoli di Stato, in particolare i Bund tedeschi. Questo serve giusto per occultare l’inevitabile ricorso al credito pubblico, a meno che non si scelga la “servitù volontaria” ai mercati speculativi e alle loro agenzie di applicazione come il MES, il FMI e il meno noto IIF così attivo nello strangolamento della Grecia con l’acquiescenza del pitre Tsipras e della sua banda di perdenti di Syriza. Il ricorso al credito pubblico è l’unico modo per risolvere l’attuale problema del debito pubblico e per rilanciare i necessari investimenti produttivi a lungo termine.

Nella sporca Italia contemporanea, troppe persone – proprio quelle pagate, quindi scelte attraverso il profiling, perché pronte a seguire la strada tracciata – fingono spudoratamente che Mario Draghi, il servus in camera, abbia salvato il Paese con il suo QE. Invece è lui che ha svenduto il Paese sulla Britannia e in altre occasioni, insieme a simili come Ciampi, Padoa-Schioppa, Prodi, Padovan, e tanti altri dirigenti così incestuosamente scelti e sovra-rappresentati. In realtà, Draghi ha distrutto l’Unione Europea oltre che l’Italia. La prova è che nessuno sa più come operare una normalizzazione o uno « reset » dai suoi delinquenti QE pro-sionisti e pro-speculazione o dalle sue politiche monetariste neoliberiste, nemmeno Blanchard e Summers con il loro falso e disastroso rimedio talmudista Zero lower bound. I QE servivano solo la Goldman Sachs e gli associati maestri banchieri privati di questo tipico servile domestico italiano. Hanno dato loro l’opportunità di sottrarre proficuamente le loro partecipazioni alle vulnerabili banche italiane e ai titoli di Stato. Pertanto, il governo ha utilizzato il margine di bilancio ottenuto tramite i QE per fingere che il percorso di consolidamento fiscale stesse funzionando. Ciò gli ha permesso di portare avanti riforme più regressive e tagli lineari e privatizzazioni da muro a muro. Intanto si è aggiunto un nuovo debito Target 2 da 500 miliardi di euro sulle spalle dei contribuenti italiani. In Italia, molte menti servili, anche a sinistra – la maggior parte di questi sono informatori infiltrati o peggio semplici imbecilli con scarsa formazione accademica – fanno finta che Target 2 non sia importante essendo solo un « jeu d’écriture !!!

Questa argomentazione è avanzata anche da coloro che invocano un’Italexit con un ritorno alle lire italiane (di Dini?) Oppure una Unione euro-mediterranea, abbastanza piccola e periferica per le loro ambizioni. Sono nato in un paese che si era affermato come una delle Grandi Potenze Mondiali dopo la Seconda Guerra Mondiale, per diventare presto uno dei tre principali pilastri del Mercato Comune e successivamente dell’UE. Detto questo, le relazioni culturali non coloniali e la cooperazione socioeconomica reciprocamente vantaggiosa dovrebbero essere promosse tra tutti i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Ad esempio, come aveva fatto il nostro defunto presidente partigiano calabro-piemontese Scalfaro con la Libia di Gheddafi e con l’Etiopia prima che la nostra nuova relazione negoziata e reciprocamente vantaggiosa, comprese le scuse per i crimini coloniali, fosse infranta dai crociati neo-sionisti, alcuni dei quali esterni all’area geografica. … Tale è il dubbio livello di pensiero prospettico nel mio paese oggi distrutto …

Pertanto sarebbe bene prendere in considerazione il prevedibile fallimento della teoria del Zero lower bound. La signora Lagarde lo sa già perché è realista, ma è totalmente messa all’angolo. Proprio come Powell, che fu obbligato di abbandonare il suo tentativo di “reset” quando la politica fiscale regressiva di Trump ha messo a dura prova qualsiasi possibile progresso che avrebbe potuto fare in quella direzione. Powell, e subito Lagarde dopo di lui, si è recentemente liberato dalla retorica marginalista e irrazionale dell’inflazione – al singolare – per concentrarsi sull’enorme problema ora sollevato dalle crescenti bolle speculative.

La Nadef riconosce che lo spread aumenterà. Ma l’unica cosa che il governo poteva inventare era sacrificare il necessario e immediato grande piano di stimolo ora urgentemente necessario per mettere da parte un po ‘di soldi RRF fino al … 2026. Solo per evitare eventuali sanzioni dell’UE. Le sanzioni sono basse intorno allo 0,3% del PIL, un prezzo molto basso da pagare per la ritrovata libertà finanziaria. Tuttavia, così facendo, il governo sarà sorpreso. Questo perché alcune potenze europee faranno crescere di nuovo la loro economia. La Germania ora spende circa il 14% del suo PIL per farlo, seguita dalle nazioni del Nord Europa come i Paesi Bassi. Nel frattempo l’Italia continuerà ad autodistruggersi e a preparare la propria soggezione alle nuove condizionalità del MES.

Questo problema fatale è silenziosamente e inevitabilmente programmato nella Nadef, insieme alla strategia cinematografica di comunicazione che assegna ruoli specifici al PD e al M5S così come ai partiti più di destra. Fingono tutti che il piano di stimolo dell’UE – Recovery Fund, Sure e MES – sia vantaggioso per il paese. E mentre il M5S finge di essere contro il MES, tutti accettano di minimizzare le condizioni imposte, soprattutto quelle imposte dal sentiero di consolidamento fiscale allegato al Recovery Fund, mentre la stessa Nadef riconosce che sarà impossibile rispettarlo oltre che tendenzialmente per molti anni a venire. (vedere la nota 5 di seguito). La destra così come il comico e istrionico re Ubu della Lega, lo stesso Salvini, si sono rapidamente calato le braghe e Forza Italia – probabilmente influenzata dalle partecipazioni di Berlusconi alla Borsa di Milano, è probabilmente ancora traumatizzata dalla lettera di Monti-Draghi-Trichet del 5 agosto, 2011 – vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_Trichet-Draghi . Pertanto, nonostante alcune false interpretazioni di Cinema realtà, alla fine agiranno tutti come buoni nietzschiani e spinelliani filo-semiti neoliberisti monetaristi e obbedienti italiani. E seguiranno la strada tracciata. A meno che, naturalmente, questi dirigenti non vengano spazzati via rapidamente dai cittadini, prima che sia troppo tardi. Come dice un personaggio nell’Amarcord di Fellini «Non faceva cosi buio sin dal 1922.»

La conferma arriva quando si guarda alla previsione per l’avanzo primario rispetto alla crescita del PIL. È semplicemente folle. Rappresenta un forte salasso per una formazione socio-economica già fiacca e depressa.

QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE SINTETICO – Ricomposto

…………………………………2019 2020 2021 2022 2023
PIL                                                  0,3   -9,0   5,1    3,0    1,8
PIL nominale                                  1,1    -8,0   5,8    4,2    2,8
Deflatore PIL                                  0,7    1,1     0,7    1,1   1,0
Deflatore consumi                           0,5    0,0     0,6    1,1   1,0
Indebitamento netto                       -2,2    -1,6  -10,8  -7,0  -4,7
Saldo primario                                1,5     1,8    -7,3    -3,7 -1,6
Interessi passivi                               3,6    3,4     3,5      3,3   3,1
Debito pubblico (lordo sostegni)  134,4  134,6 158,0 155,8 154,3
Tasso di disoccupazione                10,0    9,5     10,7   10,3   9,8
Bilancia partite correnti
(saldo in% PIL)                              3,0     2,4        2,7    2,8    2,8

5.4) Disoccupazione e popolazione attiva: statistiche ufficiali vs numeri reali.

I numeri falsi sono la regola qui in Italia. La maggior parte degli altri paesi ha compreso l’argomento fatto nel mio Libro III – vedi la Nota ** – sui numeri reali della disoccupazione liberati dalle statistiche restrittive e anticostituzionali della OIL. La Costituzione impone il diritto al lavoro, a retribuzioni dignitose e servizi sociali organizzati attraverso un sistema di solidarietà nazionale. Non consente che un’ora alla settimana in un gig job o uno shitty job venga considerata un’occupazione in grado di assicurare una vita dignitosa al cittadino. Inoltre, le statistiche dell’ILO non tengono conto degli altri lavori precari supportati da programmi e leggi del governo, come i nuovi tagli al cosiddetto « costo del lavoro » – cuneo fiscale – scritti nella Nadef che andranno ad aggiungersi alle moltipliche esistenti elargizioni ed esoneri miliardari a favore delle imprese private, comprese quelle che hanno accompagnato l’attuazione del disastroso e fallito Jobs Act. (11)

Per inciso, qui ci troviamo di fronte allo stesso paradosso che denunciavamo anni fa, quando le ricette dei Chicago Boys furono generalizzate a tutti gli Stati membri dell’UE contemporaneamente. Se tutti si concentrassero sull’esportazione per ripagare il debito pubblico detenuto dall’estero prima di ogni altra cosa, non solo le infrastrutture pubbliche e i servizi sociali saranno sacrificati, ma finiranno tutti più o meno nella stessa posizione l’uno rispetto all’altro, qualsiasi altra differenza reale verrà da una maggiore competitività nazionale. Per vincere a quel gioco è meglio fare affidamento su una forte R&S piuttosto che su una deflazione salariale già abusata. Lo stesso ragionamento vale per la corsa all’abbassamento dei cosiddetti « costi del lavoro » a scapito della fondamentale riduzione dei « costi di produzione » basata su una maggiore produttività sostenuta da politiche macroeconomiche più forti. Basta confrontare la Germania con il suo avanzo di bilancio pre-Covid-19 con il nostro paese o anche con la Francia odierna

Ora il governo lo sa perfettamente. La Nadef presenta anche un grafico sulla popolazione attiva (p 5). Tranne che non menziona i lavori precari di un’ora che sono conteggiati come occupazione, né sembra preoccuparsi del fatto che le statistiche attuali contino le ore e non le persone. Inoltre, sebbene l’età pensionabile sia ormai fissata a oltre 67 anni, le statistiche ufficiali riguardano solo le coorti 14-64 !! Quindi una popolazione attiva che si aggira intorno al 62% – era più probabile che fosse inferiore al 59% prima dell’attuale crisi – è solo una semplice disinformazione. Si noti en passant che il crescente impoverimento dei lavoratori e della cittadinanza in generale è in gran parte mascherato quando si utilizza questo indicatore peculiare, ovvero il numero totale di ore lavorate. Disumanizzazione hai detto? È vero, anni fa, e purtroppo ancora oggi, i sindacati usavano questo stesso metro senza rendersi conto che non aveva più senso perché il contratto di lavoro a tempo pieno non è più la regola.

Forse il provvedimento che meglio illustra l’atteggiamento incompetente del governo di fronte a una crisi che cerca di manipolare senza comprenderla e quindi senza poterla controllare, è il REM o « Reddito di Emergenza Covid ». Questa misura chiave di sostegno del Decreto rilancio è destinata a una famiglia per un massimo di due mesi; parte da 400 euro al mese più aumenti secondo una scala familiare, che però è limitata a meno di 840 euro ed è accuratamente condizionata sui mezzi sulla base di 10 000 euro di patrimonio familiare … https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53736 . In altre parole è un provvedimento aggiuntivo al già indecente Reddito di cittadinanza – RDC – che è un brutto palliativo alla mancanza di un programma di assistenza sociale universale dignitoso in Italia, vergognosa eccezione tra i Paesi ricchi e tra gli Stati membri dell’UE. Il problema è che il Jobs act ed i vouchers entrambi programmati in funzione della deflazione salariale con l’aggiunta di questi espedienti del « sostegno di Reddito » non rappresentano nemmeno una risposta semi-adeguata all’attuale crisi sanitaria e strutturale. Il lettore è rimandato alla categoria « Lavoro » per la mia prima critica al RDC e a questo post sulla robotizzazione e IA: http://rivincitasociale.altervista.org/2298-2 . Non esiste nessuna soluzione senza la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro sostenuta dalla nuova definizione anti-dumping basata sulle tre componenti del « salario globale netto » delle famiglie.

5.5) La previdenza sociale si deteriorerà tanto quanto l’istruzione e le infrastrutture pubbliche.

L’Italia, ad esempio, dal 2011 ha tagliato circa 36 miliardi di euro dal proprio sistema sanitario pubblico, esattamente la stessa somma messa a disposizione dell’Italia per l’assistenza sanitaria ma a condizione che si sottometta al MES. Avete già capito che questo è precisamente ciò che accadrà a tempo debito con l’aiuto degli incompetenti e P2eschi PD e M5S, gli stessi che stanno operosamente distruggendo la democrazia parlamentare. In effetti, ci aspettiamo tutti che i pochi milioni « risparmiati » con la recente riduzione del numero di parlamentari vadano presto in nuove gratifiche e aumenti di stipendio ed emolumenti per i restanti deputati e senatori. Questo in un momento in cui alcuni propongono seriamente di raddoppiare la paga di quelli che i media americani chiamano « utili idioti », cioè servi obbedienti dello Stato, per comprare la loro sottomissione, tra cui certi menzionano il signore Tridico che dirige il fondo pensione pubblico INPS.

Ricordate il sindacalista in-house Bonnani che ha inventato attorno a 2 milioni di pensionati per assicurare la vittoria al referendum tenuto qualche anno fa per imporre riforme neoliberiste al piano pensionistico pubblico? Ciò includeva il rinvio dell’età pensionabile e l’innalzamento automatico per adeguarsi all’aumento « medio » previsto dell’aspettativa di vita, senza la minima considerazione per il duro lavoro usurante o per il fatto che i lavoratori muoiono in media dai 7 agli 11 anni prima dei loro dirigenti secondo i settori? Ebbene, succede solo che le élite italiane avevano già capito come addomesticare i sindacati in un paese che aveva il più grande Partito Comunista d’Occidente, fino a quando non commise hara-kiri al Vertice della Bolognina nel 1992, un suicidio già preparato negli anni ’60 con l’elezione alla guida del Partito del rinnegato filo-semita nietzschiano Enrico Berlinguer. È stato questo Berlinguer a tradire lo sciopero e il movimento decisivo della metalmeccanici alla fine degli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70 e che ha dichiarato, in qualità di segretario generale retribuito dal Partito, di preferire la Nato al Patto di Varsavia; il che è ancora più chiaro dell’atteggiamento di G. Lukacs in Ungheria … Le élite italiane e i loro mentori stranieri hanno reinventato le relazioni industriali e la democrazia sindacale .. post-moderne. Lo hanno fatto, ad esempio, escogitando una legge anticostituzionale con la quale tali leader sindacali addomesticati possono cambiare il loro stipendio pochi mesi prima di andare in pensione e calcolare la pensione sugli ultimi stipendi. Questo Bonnani è andato in pensione con più di 300 mila euro di pensione annua, in un paese in cui, grazie ai suoi sforzi, la maggioranza dei pensionati riceve pensioni inferiori ai 1000 euro, non male, vero? Quella logica prevale ancora oggi e informa la filosofia della flat tax della Nadef, le deduzioni fiscali dal « costo del lavoro » e la sua continuazione delle politiche suicide di deflazione salariale.

Il Covid-19 aveva costretto il governo a reagire perché tutto, essendo corrotto e in bancarotta nel sistema sanitario italiano contemporaneo, era semplicemente crollato – nonostante la lealtà e la dedizione eroica del personale sanitario. Ha fornito 5 miliardi quest’anno. È solo uno sforzo una tantum reso necessario dalla crisi del Covid-19. Ma poi sappiamo tutti che, se riusciranno a evitare una seconda ondata di Covid-19, torneranno alla politica dei tagli e alla privatizzazione. E sappiamo inoltre che non esiteranno a de-programmare altri pazienti e a re-imporre il triage nelle unità di terapia intensive se, come previsto, il numero di pazienti gravemente affetti da Covid-19 aumenterà !!! Si prega di leggere di nuovo questa frase lentamente e di essere pronti a controllare il tasso di sovra-mortalità e le statistiche sul degrado epidemiologico generale, quando questi numeri saranno disponibili …

5-6) Entrate e spese fiscali e politiche fiscali più regressive.

La Nadef fornisce una tabella riassuntiva. Si può ancora verificare il metodo che consiste in guadagnare tempo implementato nella spesa lenta del RRF calibrato per aiutare a far passare le riforme regressive. Maggiori generosità fiscali saranno concesse alla nostra classe imprenditoriale parassitaria e mafiosa, sapendo che solo 500 imprese sono competitive a livello mondiale, il resto è solo, diciamo, … tipico delle nazioni periferiche … e poujadista all’estremo, il che significa che sono spesso gestite e tutelate da corrotti in un sistema abbastanza poliziesco-mafioso e magistrati-mafiosi gestiti e tutelati … in sintonia con il lavoro mano nella mano delle mafie con il governo e le istituzioni garanti. Tutto questo è ben noto ai nostri cittadini e risale al tempo di Lucky Luciano. Il pizzo o racket in Italia e la corruzione diffusa sono la norma: ultimamente il Prefetto della Calabria è stato accusato di chiedere e ricevere denaro per servizi. Come tutti sappiamo nessuno parla di pizzo, il rischio è che il potere dominante trovi sempre un comandante dei carabinieri, un medico e tanti magistrati senza scrupoli per delegittimare e anche minacciare chi fa denunce … vedi le mie Lettere aperte in questo stesso sito … Anche il Presidente del Consiglio, il signor G. Conte, era stato oggetto di tali accuse, a un certo punto.

La prova definitiva di questa degenerazione generale è data dallo stato di illegalità generalizzato istituito nella Nadef, argomento sul quale tornerò.

Le imprese verranno distrutte insieme ai posti di lavoro a tempo pieno in un momento in cui il sistema di previdenza sociale è già crollato – i contributi sociali sono diminuiti una situazione aggravata dall’esonero dei contributi sociali versati dai datori di lavoro che sono sempre pronti a schiavizzare giovani o anziani con ingaggio e altri lavori così precari … E per di più, anche le entrate fiscali necessarie per rimediare sotto forma di assistenza sociale stanno rapidamente scomparendo.

Quindi, non solo le pensioni, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, i trasporti pubblici e le infrastrutture pubbliche, ecc. saranno sacrificate a livello nazionale. Ma si spinge a regionalizzare ulteriormente – dopo aver tagliato con cura il numero dei parlamentari e aver così imposto illegalmente una parte della riforma a-costituzionale di Gutgeld-Renzi (12). L’obiettivo finale rimane quello di trasformare il paese in una amministrazione fiduciaria – trusteeship – per Goldman Sachs e della Commissione Europea. Ciò significa che verrà rafforzata la politica reaganiana di trasferire le responsabilità – in particolare per le infrastrutture sociali e pubbliche – alle Regioni e ai comuni privi della base fiscale necessaria per fornire servizi adeguati a livello nazionale. I governi locali hanno introdotto una legge sul bilancio locale, o patto di stabilità interno, che mette fuori legge la loro capacità di contrarre debiti. Gli Enti locali vedranno dunque i loro trasferimenti di pagamento ridotti ulteriormente. Saranno quindi costretti a tagliare i servizi.

Il problema è che, questa volta, la principale variabile di aggiustamento utilizzata dall’Italia sin dall’Unità nell’Ottocento, ovvero l’emigrazione di massa, non è più disponibile. E questo significa che il popolo italiano deve organizzarsi per prendere il potere nelle proprie mani, altrimenti il Paese verrà trasferito alle mafie istituzionalizzate e al fascismo neo-sionista, soprattutto al Sud, dove già dilagano povertà e disoccupazione di massa. In Calabria, il tasso di occupazione – non di disoccupazione – era intorno al 40% PRIMA dell’attuale crisi.

Gli unici settori che si salveranno saranno i soliti già abituati a enormi salvataggi pubblici. E alla politica fiscale regressiva. « Salvati » è solo un modo per dire perché – a parte gli imprenditori che sono stati educati come buoni fascisti sin dalla loro infanzia, o vicino a quella – se il vero uomo d’affari pensasse minimamente, guiderebbe la rivolta in nome dei principi sanciti nella Costituzione della Prima Repubblica, compreso il diritto a un lavoro dignitoso per tutti i lavoratori che sono anche la grande massa dei consumatori. E chiederebbe ugualmente un rapido e urgente ritorno al credito pubblico, offrendo prestiti a medio e lungo termine a un tasso di interesse molto basso. Una banca pubblica – o anche una buona vecchia Cassa di risparmio – non deve realizzare alcun profitto oltre a quanto necessario per coprire i costi di amministrazione e gli accantonamenti prudenziali. Piaccia o no, il credito pubblico è l’unico modo per affrontare l’attuale e cronica « stretta creditizia »

6) La generalizzazione dell’illegalità con il pretesto di semplificazioni burocratiche e riforme.

Sono quasi sicuro che la Commissione europea chiuderà gli occhi sulla questione, ma questo sarà il tradimento finale del processo di integrazione europea che deve ancora essere portato avanti da questa presunta leadership monetarista e spinelliana neoliberista esclusivista che ha già sacrificato le cooperazioni economiche rafforzate pubbliche per l’altare della «governance privata globale». Ma poi ne pagherà il prezzo perché questa scelta equivarrà al dominio diretto delle mafie in tutti i processi decisionali, come evidentemente nel mio paese ormai sporco. L’Italia ha ottenuto un punteggio di 51/180 per corruzione, vedere: https://www.transparency.org/en/countries/italy . Ricorda anche che « L’ammontare stimato di denaro riciclato a livello globale in un anno è del 2-5% del PIL globale, o $ 800 miliardi – $ 2 trilioni di dollari USA attuali. Sebbene il margine tra queste cifre sia enorme, anche la stima più bassa sottolinea la gravità del problema che i governi si sono impegnati ad affrontare. » https://www.unodc.org/unodc/en/money-laundering/globalization.html . L’evasione fiscale dell’Italia calcolata in termini di tax gap per il 2015-2016 è stimata intorno al 23,28% del PIL, in un contesto storico apertamente permissivo ai paradisi fiscali legali e ai ruling fiscali, si veda: https://it.wikipedia.org/wiki/Evasione_fiscale#Tax_gap_2015-2016.


Queste cifre sono sufficienti per comprare la maggior parte dei politici almeno dove i processi democratici non sono rispettati, in particolare in Italia, un paese in cui mafia-carabinieri e sporchi dottori che violano senza scrupolo i doveri deontologici e il Giuramento di Ippocrate, e cattivi, sporchi e malvagi giudici complici cospirano attivamente per accusare cittadini rispettosi della legge come me di essere « paranoico » quando l’intera Interpol sa perfettamente, da molti anni, che tutte le mie accuse si basano su fatti verificabili e che sono stato preso di mira come cavia proprio a causa del mio carattere rispettoso della legge e della mia dedizione scientifica e marxista alla verità, anche rispetto all’esclusivismo moderno. Il targeting illegale e intrusivo è ormai diventato un grave problema nella sorveglianza così come nella raccolta non autorizzata di dati, su Internet e altrove. Il problema è che la scarsa istruzione e formazione accademica delle persone coinvolte, nonché i severi tratti patologici che hanno sviluppato dato il loro senso di impunità, ti fanno credere di essere sul Pianeta delle scimmie – Planet of the Apes. Sicuramente, a un certo punto devono prevalere il buon senso e la legalità. E le vittime devono essere risarcite.

Il percorso di normalizzazione della Nadef è iniziato con la ricostruzione del ponte Genova crollato. Autostrade per l’Italia S.p.A., la società privata incaricata della sua gestione, ha realizzato circa ½ miliardo di utili e pagato dividendi di conseguenza nell’anno del crollo del ponte; ma ha speso solo circa 35000 euro in manutenzione !!! Eppure stanno mantenendo i loro affari con la sporca complicità della Piattaforma Rousseau, ovvero l’opaco ente antidemocratico che gestisce il M5S. Per costruire rapidamente un nuovo ponte e per servire l’interesse economico delle imprese, senza preoccuparsi di risarcire adeguatamente le famiglie delle vittime e degli altri che hanno perso le loro case, ecc – il governo ha approvato un cosiddetto decreto SEMPLIFICAZIONE. In parole povere, ciò ha permesso loro di annullare qualsiasi altro processo, comprese le consultazioni democratiche, le norme ambientali, l’asta pubblica per allocare il lavoro, l’auditing, ecc.

La Nadef prevede semplicemente che questa sia la regola generale.

Allo stesso modo, la Nadef prevede la legalizzazione della costruzione abusiva dopo un periodo di attesa di soli 180 giorni grazie ad una semplice regola: se nessuno nel governo locale ecc. si oppone, la costruzione abusiva viene automaticamente legalizzata. (p 114) Gli autori di tali abusi non dovranno più aspettare anni per ottenere il loro proverbiale « condono », pratica che risale all’impero romano.

Abbiamo già visto che il 20% del Fondo per il recupero deve essere destinato alla digitalizzazione. Pertanto nessun governo locale potrà opporsi alla sospensione della costruzione dell’antenna 5G nei territori che rientrano nella loro autorità. (vedi p. 115 sulla semplificazione, ad esempio) E nessuno studio serio dell’impatto sarà svolto prima che i contratti vengano messi all’asta. Chiaramente non importa se il 4G non è ancora disponibile su tutto il territorio. Personalmente sono a favore del 5G e tendo a credere che l’impatto ambientale e sulla salute non supererà quello della rete 4G. Tuttavia, non guasta nulla fare tutti gli studi necessari e rispettare in anticipo i processi democratici.

Come sappiamo, l’Italia contemporanea è ordinariamente corrotta e delinquente fino alle ossa, e la mafia – con la complicità di molti giudici e carabinieri come dimostrato nel mio caso – si è infiltrata apertamente o di nascosto nella maggior parte delle imprese, dei governi locali e delle pubbliche amministrazioni e ministeri nazionali. Gli uffici dei commissari sono concepiti senza denti in modo da sostituire i politici eletti corrotti ma mantengono le amministrazioni corrotte spesso accuratamente poste fuori dalla loro portata dal loro specifico mandato legale … Quindi, in tali condizioni, tutto sarà legalizzato. Compresa in Calabria, regione distrutta ma ancora bella, un tempo culla della civiltà occidentale, ma che oggi spreca terre disponibili a un ritmo 4 volte superiore a quello di Trento. La situazione è diventata così grave che il giudice Gratteri – una solitaria eccezione – sta dicendo a tutti coloro che vogliono ascoltare che la « stretta creditizia », ora aggravata drammaticamente dalla crisi del Covid-19 e dall’inattività e dalla disoccupazione forzata di molti cittadini impoveriti, apre il porta alla ‘nadrangheta e altre mafie. Ricorda che, a parte l’industria, il turismo valeva dal 13% al 14% del PIL nel mio paese natale che ospita 1/3 del patrimonio mondiale artistico e archeologico mondiale. L’attuale governo ovviamente pensa che questa sia un’opportunità da sprecare.

Quanto alle aste dei lavori pubblici, invece di darli direttamente alle mafia, la soluzione sarebbe affidarli alle Province. Le province si sono trasformate in vuoti gusci clientelari, e rimane fermo il piano di chiuderle anche se sono necessarie per far fronte alla diversità del nostro Paese con le sue regioni montuose e la sua variegata storia e suoi territori locali ben distinti. Non comunque è un progetto facile da realizzare perché le Province sono sancite dalla Costituzione.

In modo più costruttivo avevo proposto di concedere loro il compito di riunire attorno allo stesso tavolo tutte le agenzie interessate a un dato progetto. Ciò creerebbe un forum di lavoro in cui discutere e preparare i progetti, fare le consultazioni democratiche prima di avviarli e poi procedere con essi. Consultare le popolazioni dopo il fatto è qualcosa che non dovrebbe mai succedere come dimostra il disastroso ma necessario TAV. Il problema dei lunghi ritardi in Italia è reale e grave e si aggira dai 6 ai 7 anni. Ciò è dovuto principalmente alla diffusa incompetenza indotta dai processi di selezione clientelari e corrotti. Ad esempio, sembra che nessuno abbia letto la legge sul Codice degli appalti a parte gli avvocati alle dipendenze di grandi aziende e poi solo per volgerli a favore dei loro capi. Ma è anche dovuto all’impossibilità per le varie agenzie coinvolte in un dato progetto – es. ambientale, archeologico, ecc. – di parlarsi attorno allo stesso tavolo.

La mia soluzione costringerebbe tutti a sedersi insieme e procedere entro tre mesi, altrimenti il governo interverrebbe. Lo farebbe preferibilmente attraverso la proprietà pubblica ogniqualvolta lo ritenga necessario. Ma, naturalmente, le élite preferiscono darlo direttamente alle mafie come fa la Nadef quando sancisce le peggiori misure del decreto sulla semplificazione che abbiamo già denunciato sopra.

Curiosamente, tutti vogliono il Recovery Fund, che l’Italia deve comunque finanziare – riceverà solo un importo netto intorno ai 27-30 miliardi – mentre, alla fine di quest’anno, perderanno circa 45 miliardi di Euro in Fondi europei per il periodo 2014-2020 perché i processi decisionali necessari per ideare e attuare tali progetti sono così cattivi e così lenti. Si noti che questi fondi strutturali europei sono pagati anche dall’Italia, che fino ad ora è stata un contributore netto al bilancio dell’UE.

L’UE NON PUO ‘ACCETTARE IN ALCUN MODO O FORMA TALE ILLEGALITA’ GENERALIZZATA E LEGALIZZATA. In tal caso sarebbe meglio sospendere l’Italia dall’Eurozona sine die.

7) Conclusione.

La Nadef 2020 è il peggior esempio che abbia mai incontrato di una convinzione chiaramente inetta nelle virtù meta-magiche della “mano invisibile”. Anche da qualcuno come l’attuale ministro delle Finanze – che non è un economista, in ogni caso – questo è sorprendente. Ma è la triste realtà. Dopo la seconda guerra mondiale, insieme al credito pubblico disponibile, la capacità di pianificare razionalmente aveva trasformato il mio paese in una delle tre grandi potenze dell’UE e in una delle 5 grandi e successivamente 7 a livello globale. Questa capacità è ora scomparsa a tutti i livelli. I leader sono troppo spesso incompetenti, mafiosi e corrotti nel loro approccio e sono di nuovo « al di là del bene e del male ».

L’Italia viene così distrutta dall’interno. Le grandi potenze europee sbaglierebbero a considerarla un’opportunità per assoggettare l’Italia alla propria disciplina al fine di acquistare i suoi beni rimanenti attraverso privatizzazioni e vendite di garage, come è stato fatto nel caso della Grecia. Se lo fanno, pagheranno rapidamente un prezzo enorme in termini di corruzione generalizzata e pratiche esclusiviste di tipo mafioso nei loro propri paesi. E in termini di ribellioni nazionali – e non così populiste.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni internazionali – Economia politica internazionale.

Collegamenti a RRF: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_20_1659
E alla Nadef 2020: https://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/doc-finanza-pubblica/index.html#cont2

Appunti:

1 ) «Credit without collateral » e « The Treasury and theFED » in https://www.la-commune-paraclet.com/EPIFrame1Source1.htm#epi

2 ) Sul difettoso paradigma mainstream vedere:http://rivincitasociale.altervista.org/la-pseudo-scienza-economica-borghese-perche-dobbiamo-cambiare-paradigma-al-piu-presto/ ; sull’inflazione, vedere: http://rivincitasociale.altervista.org/the-fed-finally-admits-it-does-not-know-what-inflation-is-sept-21-2017 /

3 ) Vedi « Le conseguenze socio-economiche di MM Volcker, Reagan e Co», marzo 1985, in http://rivincitasociale.altervista.org/another-america-possible-feb-1-2017

4 ) Vedi la sezione Livres-Books del mio vecchio sito Jurassic www.la-commune-paraclet.com

5 ) «Il valore del rapporto debito / PIL per il 2019 non è stato sostanzialmente rivisto a seguito delle ultime comunicazioni dell’ISTAT69 e di Banca d’Italia passando da 134,8 a 134,6. Come già prefigurato nel DEF 2020, nel 2019 la regola sul debito non viene rispettata in nessuna delle tre strutture definite dal PSC.
Per l’anno in corso le previsioni del Governo segnalano un’ulteriore rilevante, ancorché inevitabile, salita del debito pubblico. (…)
Il criterio del debito non viene rispettato neanche nella configurazione corretta per il ciclo. » P 98, Nadef 2020, https://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/doc-finanza-pubblica/index.html#cont2

6 ) Su questa inettitudine del PIL marginalista e delle equazioni economiche marginaliste, specialmente durante l’epoca del capitale speculativo egemonico, vedi: http://rivincitasociale.altervista.org/pil-uno-strumento-narrazione-marginalista-benessere-dei-popoli-la-prosperita-degli-stati-nazionali-24-maggio-2020/ . In breve, non solo il capitale speculativo cannibalizza l’economia reale ma, per aggiungere la beffa al danno, rappresenta una quota smodata del PIL. Naturalmente, tutte le equazioni economiche basate su tali statistiche sono banalmente false e pericolose per la maggior parte essendo l’equivalenza ricardiana asinina. Il moltiplicatore è totalmente diverso in un’economia regolamentata rispetto a un’economia speculativa e questo rimane vero per i settori pubblici rispetto a quelli privati. Vedi l’argomento qui: https://www.la-commune-paraclet.com/Book%20ReviewsFrame1Source1.htm#thebodyeconomic .

7 ) La prima definitiva confutazione scientifica e quindi marxista delle teorie fraudolente del nietzschiano ebreo-austriaco S. Freud è stata presentata nel mio Pour Marx, contre le nihilsme; una traduzione parziale della Parte II è disponibile in italiano nel saggio Contra pitre disponibile nella Sezione Italia del mio vecchio sito www.la-commune-paraclet.com

8 ) Per quanto riguarda il tasso di risparmio forzato si veda Les deux tiers de l’épargne accumulée depuis le confinement sont détenus par les 20% des Français les plus aisés
Par Audrey Tonnelier et Béatrice Madeline Publié aujourd’hui à 11h00, mis à jour à 11h52, https://www.lemonde.fr/economie/article/2020/10/12/les-deux-tiers-de-l-epargne-accumulee-depuis-le-confinement-est-detenue-par-les-20-des-francais-les-plus-aises_6055709_3234.html . La disuguaglianza qui rimanda alla struttura dei ricavi influenzata dall’assicurazione di disoccupazione e dal licenziamento nel senso di disoccupazione parziale – vale a dire tutti i tipi di Gig ordinaria, straordinario vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_integrazione_guadagni .
Per il guadagno di Borsa durante la prima fase del Covid-19 si veda: «En parallelèle, le maintien des versements aux actionnaires a alimenté une flambée du cours des actions. Les 100 premiers gagnants du marché boursier ont vu leur valeur boursière augmenter de plus de 3000 miliardi di dollari depuis le début de la pandémie. Di conseguenza, i 25 milliardaires più le ricchezze della planète su vu leur richesse augmenter de manière colossale. Jeff Bezos versa il pagamento di un numero limitato di 876 000 persone impiegate da Amazon una prima individuazione di 105 000 dollari e un valore anche ricco per l’esordio della panda. » https://www.oxfam.org/fr/communiques-presse/les-benefices-des-entreprises-explosent-les-plus-riches-empochent-des-milliards .

Intanto cresce la povertà, vedi «Donna, italiana e con due figli. È l’identikit della nuova povertà », File davanti alle mense Caritas, Rapporto Caritas 2020:” Così la pandemia ha messo in ginocchio i giovani e le famiglie senza più lavoro “. Boom di richieste, prese in carico oltre 450mila persone, una su due ha chiesto aiuto per la prima volta, di MARIA NOVELLA DE LUCA,

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/10/17/news/donna_italiana_e_con_due_figli_ecco_l_identikit_della_nuova_poverta_-270820208/?ref=RHPPTP-BH-I270810399-C12-P2-S1.8-T1

9 ) Sull’eugenetica di Ludwig Mises e su molte altre follie, vedi la Nota 11 del mio saggio sull’assistenza sanitaria in http://rivincitasociale.altervista.org/la-sanita-tra-tagli-e-corruzione-una-vittima-eccellente-del-federalismo-fiscale/ . Si noti anche che i mercati quando non sono topologici – K. Polanyi ha fornito una tipologia – sono legali, quindi costrutto di classe. L’abrogazione del Glass Steagall Act del 1933 nel 1999, che ha aperto la strada alla finanza speculativa egemonica, è un esempio calzante. L’ultimo e osceno esempio è fornito dal premio pseudo Nobel di quest’anno sull’organizzazione delle aste, in particolare per lo spettro della comunicazione, che era un tempo e dovrebbe essere considerato bene pubblico. In un’asta monopoli naturale non ha senso.
Per quanto riguarda la R&S e altri indicatori di performance per il 2008-2019, vedere il grafico qui:
https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/economic-and-fiscal-policy-coordination/eu-economic-governance-monitoring-prevention-correction/european-semester/european-semester-your-country/italy/europe-2020-targets-statistics-and-indicators-italy_en

10) Sul paradigma marginalista difettoso e falsificato si veda il saggio sinottico qui:http://rivincitasociale.altervista.org/la-pseudo-scienza-economica-borghese-perche-dobbiamo-cambiare-paradigma-al-piu-presto/

11 ) Per la critica al costoso e fallito Jobs Act si veda il relativo saggio nella categoria Economia di questo stesso sito, ad esempio: : http://rivincitasociale.altervista.org/statuto-dei-lavoratori-jobs-act-pieno-impiego-gerarchia-delle-norme-28-feb-2018/ . Si noti inoltre che la “gauche plurielle” di grande successo RTT è costata solo 23 miliardi di soldi all’anno che provenivano dal più efficiente dei fondi esistenti sprecati in programmi di assistenza inutili. Per la questione generale vedere:http://rivincitasociale.altervista.org/smantellamento-dello-stato-sociale-o-welfare-state-anglo-sassone-e-politiche-neoliberali-monetariste-viste-sotto-langolo-del-contratto-di-lavoro/

12 ) Vedi la Categoria «Costituzione» nello stesso sito. In particolare: http://rivincitasociale.altervista.org/la-riforma-costituzionale-renzi-gutgeldiana-distruzione-del-paese-ad-opera-del-federalismo-competitivo/ .

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