Commenti disabilitati su CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA E DEI SERVIZI PUBBLICI.

« Si scriva acqua, si legge democrazia »

Oggi, davanti al cancello della Sorical, ci fu uno raduno del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica. (www.abccalabria.org ) In solidarietà con il lavoro esemplare svolto da questo coordinamento, furono presenti due membri del nostro Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso (CCLD).

Il CCLD appoggia la volontà del Coordinamento di rilanciare la mobilitazione contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici. Appoggia la tesi della gestione completa dei beni comuni da imprese realmente pubbliche e non più da SPA o da multiutilities. Appoggia le denunce relative alla struttura delle tariffe ideata, in certe regioni tra le quali la Calabria, senza tenere conto della competenza dello Stato nazionale in matteria. Nell’ottica della privatizzazione rampante, l’opaca strutture delle tariffe non ha nessuna altra razionalità se non di rendere il settore profittevole al settore privato; questo avviene a scapito degli utenti così trasformati in clienti degni di rispetto solo se sono solvibili. Il CCLD deplora che la Regione abbia seppellito la proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal Coordinamento assieme ad una petizione di oltre 11 000 firme. Questa proposta di legge era interamente rispettosa dell’esito del referendum nazionale sull’acqua bene pubblico.

Il CCLD pensa che questo rilancio della mobilitazione per i beni pubblici arriva proprio al momento preciso: In effetti, a novembre 2017, la Regione dovrà presentare un bilancio consolidato. A quel punto, i buchi di bilancio più o meno occulti oppure mascherati fuori bilancio, arriveranno a gallo. Sarà il pretesto per privatizzare tutto quello che rimane da privatizzare, incluso l’acqua e la gestione dei rifiuti. Gli (im)prenditori italiani e calabresi saranno così riusciti ad ottenere quello che il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 gli aveva negato. (Per il dettaglio vedi la Categoria Costituzione del sito http://rivincitasociale-altervista.org. ) A quel punto, per le classi popolari, pagare le bollette diventerà un vero e proprio incubo.

Il CCLD sottolinea che la rete idrica calabrese perde attorno a 60 % dell’acqua. Uno spreco enorme poi ripercuoto ai cittadini con la struttura tariffaria, oggi totalmente opaca. Questo inverno ci furono moltissimi disaggi con la rete idrica e non solo a Cosenza. A San Giovanni in Fiore, dove il Comune non sa neanche dove sono localizzate certe condutture, ci sono state persone che furono costrette a « vivere » senza acqua corrente per 14 giorni in fila!!! La Sorical, oggi in liquidazione perché soggetta a troppo appetiti economici che con l’acqua bene pubblico non dovrebbero proprio manifestatisi, non ha fornito spiegazioni chiare.

Uno dei 7 progetti di creazione di posti di lavoro presentati dal CCLD riguarda proprio il ripristino della rete iridica sangiovannnese: Oltre ad essere uno colabrodo, comporta anche molte condutture in amianto. Come sapete, la Regione ignora la nostra domanda di apertura di un tavolo tecnico e la Prefettura sembra non riuscire a mediare in materia malgrado il forte disagio ormai insostenibile di molti disoccupati.

Diffondete ampiamente l’appello alla mobilitazione del Coordinamento! Partecipati numerosi!

Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso.

San Giovanni in Fiore (CS) (11 Marzo 2017)

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