Commenti disabilitati su DA LEGGERE E DIFFONDERE il testo del Comitato nazionale contro l’autonomia differenziata, 9 dicembre 2019

Diffondere il più ampiamente possibile.

Vedi : L’autonomia differenziata è eversiva: uccide i diritti, disgrega la Repubblica, di Loretta Mussi* http://contropiano.org/interventi/2019/12/09/lautonomia-differenziata-e-eversiva-uccide-i-diritti-disgrega-la-repubblica-0121758

Citazione : “L’unica via «possibile» per il recupero del ritardo accumulato dall’Italia in Europa è tenere insieme le due parti del Paese e farle crescere insieme. Se dovessero prevalere i fautori dell’aggancio alle economie forti del centro e Nord Europa, le regioni del Nord per raggiungerli e stare al passo, finirebbero per appaltare al privato i servizi e indirizzare le risorse incamerate sui settori produttivi e finanziari, con la conseguente emarginazione dei territori più deboli delle stesse regioni del Centro Nord.

Invitiamo tutti a partecipare e sostenere la mobilitazione lanciata dal Comitato nazionale contro ogni Autonomia differenziata, che sta organizzando in tutta Italia, nella settimana dal 9 al 14 dicembre, la “Staffetta per l’unità della repubblica e dei diritti “ per il ritiro di ogni Autonomia differenziata, con presidi, mobilitazioni e lezioni in piazza.”

L’autonomia differenziata riprende in palese modo anti-democratico uno degli aspetti centrali della regressiva riforma renzi-gutgeltiana clamorosamente bocciata da una chiara maggioranza cittadina durante il referendum del 4 dicembre 2016. Siamo confrontati di nuovo al disprezzo attivo e politicamente trasversale della democrazia e della Costituzione. Vedi http://rivincitasociale.altervista.org/la-riforma-costituzionale-renzi-gutgeldiana-distruzione-del-paese-ad-opera-del-federalismo-competitivo/, e i testi pertinenti nella Categoria “Costituzione” del medesimo sito.)

Il colmo della subordinazione delle Regioni impoverite, quello che il grande poeta Aimé Césaire definì “la mostruosa sodomia dell’Ostia e del Vittimario “” viene illustrato dai dirigenti calabresi, vedi : “Salvo (Sovranisti): il Pd ha approvato la tomba della Calabria, Oliverio e il PD hanno votato, in rappresentanza della Regione Calabria, il DDL sull’Autonomia Differenziata, nella sua originaria formulazione, Calabria, Comunicati Stampa, News, Politica07/12/2019, 10:12 redazione , in https://www.cosenzapost.it/salvo-sovranisti-il-pd-ha-approvato-la-tomba-della-calabria/

Faccio notare che se l’Italia firmerà la riforma della governance europea – MES, SRF, budget europeo ecc – le condizioni, già inaccettabili, nel nostro Paese peggioreranno parecchio. (Vedi: http://rivincitasociale.altervista.org/riforme-privatizzazione-della-governance-economica-europea-mes-srf-la-politica-economica-budgetaria-serve-un-referendum-nazionale-27-nov-2019/ )

Ad esempio, come fece notare il nostro Comitato cittadino per il lavoro dignitoso, malgrado i diritti costituzionali, l’ISE per attingere all’assistenza sociale è di solo 3000.00 euro di reddito annuo famigliare con 5000.00 di beni immobiliari, incluso l’automobile!!! E semplicemente un invito statale al lavoro nero con tutta la sua evasione fiscale. E una vergogna inaccettabile, una che il mal-nominato Reddito di cittadinanza non cambia – i versamenti de facto minimi sono anch’essi sottoposti a condizioni di risorse contro-produttive che mantengono i cittadini e i loro figli nella trappola della povertà e sono limitati dalla disponibilità dei fondi, in un paese sempre più impoverito con il dilagare della precarietà e sempre più sottomesso a vincoli di austerità irrazionali. In oltre, per il Sud e le Isole, il Rdc provoca una accelerazione dello spopolamento.

Secondo l’ultimo Rapporto Censis “ … l’aumento dei posti di lavoro registrato negli ultimi anni si è ampiamente rivelato un bluff: rispetto al 2007, nel 2018 si contano 321.000 occupati in più, in realtà c’è stata una riduzione di 867.000 occupati a tempo pieno e un aumento di 1,2 milioni di occupati a tempo parziale. Nel periodo 2007-2018 il part time è aumentato del 38% e anche nella dinamica tendenziale (primo semestre 2018-2019) è cresciuto di 2 punti. Oggi un lavoratore ogni cinque ha un impiego a metà tempo, e spessissimo si tratta di part-time involontario.” in https://www.repubblica.it/economia/2019/12/06/news/censis_-242680632/?ref=RHPPLF-BH-I242713108-C8-P3-S1.8-T1

La retribuzione del lavoro con il salario netto, il salario differito e le tasse sulla paga lorda che normalmente ritornano ai focolari sotto forma di accesso cittadino garantito alle infrastrutture e ai servizi pubblici, sono la base di tutto il sistema di produzione, distribuzione e ridistribuzione di un Paese moderno e civile. Il salario netto e il salario differito sostengono la domanda interna, il secondo agendo pure come potente variabile socio-economica contro-ciclica in tempo di crisi. Il finanziamento e mantenimento delle infrastrutture e servizi pubblici con le tasse progressive sancite dalla Costituzione creano la competitività economica del sistema paese senza la quale la produttività miro-economica e l’attrattiva della Formazione sociale agli investimenti domestici, europei e internazionali diventa evanescente.

Vostro,

Paolo De Marco

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