Commenti disabilitati su Lettera aperta al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, alle deputate e ai deputati, alle senatrici e ai senatori, 18 aprile 2022

Il 8 aprile 2022 sono andato in escursione sul Monte Fuscaldo, Santa Severina, in Calabria, con degli amici. Sono uscito da casa verso le 8:30 per rientrare verso le 17:00. Durante la mia assenza, il mio domicilio fu nuovamente violato e alcune delle mie bevande alterate per causare il cosiddetto « boiling body effect ». Questa mattina, mi sono reso conto che alcune mini-bottiglie lasciate a casa nello zaino che uso portare con me quando non vado in escursione, non erano più nello detto zaino. Sono dunque state rubate durante mia assenza. Questo furto non è anodino. In effetti, queste erano alcune mini-bottiglie nelle quali, dopo verifica dello effetto del « boiling body », conservavo parte delle bevande alterate.

L’estrema gravità di questa ennesima violazione del mio domicilio e di questo gravissimo furto concerna la complicità e la responsabilità diretta di tutte le autorità italiane – dai soprannominati, ai ministri competenti, ai magistrati e ai carabinieri, come già spiegato tante volte. (1)

Sottolineo che il 30 novembre 2015, sono stato minacciato dal comandante dei carabinieri Pantano nel comando dei carabinieri di San Giovanni in Fiore (CS), se sporgevo altre denunce. Sottolineo che il magistrato Cozzolino ha archiviato illegalmente le mie denunce senza nemmeno procedere all’esame delle prove sequestrate dai carabinieri di San Giovanni in Fiore (CS). (2) Perciò, avendo l’obbligo di documentare formalmente l’accaduto, sono costretto a scrivere questa Lettera aperta e a pubblicarla.

Nessuno dei sopracitati può negare la sua complicità tanto nella continua violazione del mio domicilio, nell’alterazione delle mie bevande e del mio cibo, quanto in quello che riguarda quest’ultimo furto. I servizi italiani sono spesso incompetenti, cinici e sviati, ma solo perché sanno di potere contare sulla complicità delle istituzioni per assicurare la loro impunità legale. Si tradisce così lo Stato di diritto e il « due process »; si tradiscono i diritti costituzionali, sia il rispetto della dignità, della vita e della sicurezza dei cittadini, che l’inviolabilità del domicilio. Dato le mie numerose denunce e le mie numerose lettere, incluse le mie Lettere aperte, nessuno dei sopracitati può pretendere ignora i fatti pensando di scaricare la responsabilità sui subalterni. Nessuno di essi può negare la propria responsabilità, anche a causa della sorveglianza 24 ore su 24 imposta senza nessuno mandato giuridico legalmente accettabile dopo tutti questi anni. Sottolineo che il 7 aprile 2017, il Prefetto di Cosenza, il Sig. Tomao, mi aveva assicurato della protezione dello Stato davanti ad un testimone. Ripeto quello che ho sottolineato più volte, che questa lunga e disumana manipolazione condotta contro di me, senza il minimo pretesto legalmente formulato, costituisce uno vero e proprio genocidio contro la mia stirpe. Io credo nella giustizia universale.

In quanto cittadino italiano, nato in Italia, chiedo l’intervento immediato delle Autorità. Chiedo giustizia con tutti i danni morali e materiali esemplari a me dovuti.

Cordiali saluti,

Paolo De Marco, già professore di Relazioni internazionali – Economia Politica Internazionale.

Note:

1 ) Lettera aperta al Presidente Sergio Mattarella, 2 dic. 2021, in http://rivincitasociale.altervista.org/lettera-aperta-al-presidente-sergio-mattarella-2-dic-2021/

2 ) Tutti i documenti qui menzionati, assieme a tutti gli altri più pertinenti, sono accessibili nel seguente indirizzo elettronico : http://rivincitasociale.altervista.org/constrastare-terrorismo-italiano-mi-serve-un-avvocato-dufficio-fiducia-26-luglio-2020/

Per quello che riguarda lo strano magistrato Cozzolino, vedi DOC 9. Tre PEC al Procuratore Dr Cozzolino.

Per quello che riguarda la protezione dello Stato offerta dal Prefetto, vedi: DOC 2. Denuncia contro il reparto di deontologia dell’Ordine dei Medici di Cosenza e contro il Presidente dell’Ordine, il Dr. Corcioni. 17 nov. 2018

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