Commenti disabilitati su LETTERA APERTA ALL’ONOREVOLE P. PARENTELA (Seconda richiesta della copia delle riposte scritte alle Sue due interrogazioni parlamentari. 13 Maggio 2019)

Prof. Paolo De Marco

87055, San Giovanni in Fiore (CS)

Data: 13 maggio 2019

Soggetto: Seconda richiesta della copia delle riposte scritte alle Sue due interrogazioni parlamentari.

Onorevole Paolo Parentela,

Deputato della Repubblica italiana

Egregio Signore Parentela,

Con la presente rinnovo rispettosamente la mia richiesta del 3 maggio 2019. Le Sue due interrogazioni parlamentari relative ai crimini commessi contro di me richiedevano delle risposte scritte. La prego trasmettermi queste risposte al più presto.

Volevo informarla personalmente della mia decisione di portare i gravi crimini commessi contro di me in modo poliziesco mafioso a conoscenza del pubblico. Ho dunque cominciato con la « Lettera aperta al governo » italiano che Lei potrà consultare qui: http://rivincitasociale.altervista.org/letter-aperta-al-governo-sulla-gravissima-mancata-risposta-dellordine-dei-medici-cosenza-21-aprile-2019/ . Ovviamente prenderò anche tutte le altre misure che giudicherò necessarie al livello nazionale, europeo e internazionale per ottenere giustizia ed, in particolare, per fare rimuovere l’infamante e delinquenziale diagnostico illegale del criminale e incompetente Dr. Curcio dalle mie cartelle mediche.

Mentre l’omicidio del mio fratello maggiore Giuseppe De Marco da vari Ebrei e dai i loro complici in Canada non pone nessuno dubbio, visto i documenti medici da me pubblicati, la persecuzione da oltre 6 anni, in Italia, perpetrata contro di me non si spiega, a parte il deplorabile stato di « Nazione a sovranità limitata » della nostra Repubblica. Faccio pure rispettosamente notare un fatto essenziale che non può essere trascurato in Regioni compromesse da una forte infiltrazione mafiosa e da una corruzione dilagante come la Calabria: Se i cittadini che hanno il coraggio di porgere denunce per intimidazioni ed altri crimini vengono minacciati dai comandanti dei Carabinieri e, peggio ancora, trattati di paranoidi con la complicità delle Procure, allora non siamo più solo confrontati a delle violazioni criminali dei diritti fondamentali dei cittadini ma, in realtà, a degli imperdonabili crimini contro la sicurezza stessa dello Stato.

Io ribadisco con forza che ho una riputazione immacolata che deve rimanere tale. Non sono mai stato accusato di nessun reato in nessuno paese. Il comportamento delle Autorità italiane contro di me è altamente anti-costituzionale; e un comportamento caratterizzate da uno spirito delinquenziale patologico per non parlare della grottesca incompetenza dei responsabili di questa strumentazione poliziesca-mafiosa – violazione ripetuta del mio domicilio, intimidazione con tovaglie da bagno macchiate di pittura rossa, alterazione del mio cibo e delle mie bevande per produrre il cosiddetto « boling body effect », presa di controllo del mio sistema di allarme e delle due camera di sorveglianza per coprire i criminali, diagnosi illegale di paranoia emessa dal criminale e incompetente Curcio in complicità con il criminale Comandante Pantano col solo scopo di coprire l’archiviazione illegale delle mie denunce, incluse le mie denunce nominative falsamente caratterizzate dal PM Cozzolino come denunce contro ignoti, l’impunità garantite a tutti questi delinquenti patologici al più alto livello dell’Apparato di sicurezza dello Stato italiano, come pure del Copasir, ecc.

In quanto cittadino rispettoso della legge esigo di conoscere le motivazioni, con i fatti e le date precisi, incluse le motivazioni necessariamente infondate e illegali dei servizi esteri – utilizzate dallo Stato italiano per autorizzare e coprire un tale tipo di operazione persecutoria per tanti anni. In quanto cittadino ho il diritto di sapere per assicurare la mia difesa.

Porgendoli i miei ringraziamenti per avere avuto il coraggio di presentare due interrogazioni con risposte scritte in Parlamento, La prego informarmi al più presto,

Sentiti e rispettosi saluti,

Prof. Paolo De Marco

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