Commenti disabilitati su SAREBBE IL MOMENTO OPPORTUNO PER RIABILITARE L’OSPEDALE DI SAN GIOVANNI IN FIORE (CS), 16 marzo 2020

Aggiornamento 17 marzo 2020: « Rinviata la firma sul MES. Potere al Popolo: “Pericolo congelato » ma non scongiurato” di Potere al Popolo https://contropiano.org/news/politica-news/2020/03/17/rinviata-la-firma-sul-mes-potere-al-popolo-pericolo-congelato-ma-non-scongiurato-0125384

Sarebbe l’occasione opportuna per rilanciare l’ospedale di San Giovanni in Fiore (CS). Questo permetterebbe di alleggerire la drammatica situazione che prevale a Crotone e a Cosenza e servire in modo più adeguato, anche rispetto al Ticket, i bisogni sanitari essenziali dei pazienti potenziali nel bacino dell’Altopiano silano, sopratutto quelli della nostra popolazione anziana. I nuovi decreti governativi hanno elargito più fondi per la Sanità. La Calabria deve insistere per ricevere la sua parte. Potrà forse così rimettere rapidamente il suo sistema di salute sui piedi. Deve farlo in modo determinato ma razionale, lasciando da parte il famigerato e più volte fallito Piano di Rientro. Come sanno tutte.i, questo dava la priorità alla gestione mercante dei posti letto e alla privatizzazione, ben oltre a quanto tollerato dalla legge.

La propagazione del COVID-19 è molto rapida perché esponenziale. Almeno quando non viene arginata con misure adeguate. I tassi di contaminazione, di complicazioni e di mortalità supera di gran lunga quelli dell’influenza.

Ci dicono che il sistema sanitario calabrese sta per esplodere. Sappiamo tutte.i a che punto era già disfunzionale prima con quasi 300 milioni di euro di mobilità passiva ogni anno!!!

Ci dicono che i posti letto (p.l) disponibili in terapia intensiva erano solo di 20 % prima della presente pandemia. Aggiungono che attorno al 15 % dei contaminati dovranno avere accesso alle terapie intensive. L’aritmetica è facile (vedi :https://www.corrieredellacalabria.it/z-db/item/230071-covid-19-perche-e-quando-il-sistema-sanitario-regionale-puo-esplodere/ .)

Aggiungo che questa degenza in terapia intensiva implica ricoveri di più settimane, se tutto va bene. Questo in un sistema già al bordo della saturazione e nel quale, seguendo la logica della privatizzazione e dell’eutanasia mascherata come morte nelle dignità, le direttive fanno applicare una cinica scelta dei pazienti da curare, secondo la loro « speranza di sopravvivere ». Decisa da chi? Con quali criteri? (Vedi Coronavirus. Come medici in una guerra. Interventi solo su chi ha speranza di sopravvivere » di S.C.  http://contropiano.org/news/politica-news/2020/03/08/ormai-si-ragiona-come-medici-di-guerra-interventi-solo-su-chi-ha-speranza-di-sopravvivere-0124916 . )

Il contesto è precisamente quello della deriva filo-semitica nietzschiana verso la pratica generalizzata dell’eutanasia che avevo tentato di denunciare preventivamente anni fa, nel silenzio generale della Sinistra. (vedi articoli pertinenti qui: http://www.la-commune-paraclet.com/fascismFrame1Source1.htm#racisme )

In poche parole, fu deciso nei ultimi due decenni, di trasferire le risorse alle imprese e ai ricchi mentre si bloccava il budget della Sanità, quello della Scuola, quello delle Pensioni ecc, lasciando pero l’inflazione programmatica magiare questi miseri fondi anno dopo anni. L’unico rimedio per i settori pubblici rimaneva i tagli lineari e la privatizzazione. Il disastro attuale non era solo annunciato, fa parte delle nuova teoria filo-semitica nietzschiana mirata ad imporre « il ritorno della società alla nuova domesticità e alla nuova schiavitù ». In Italia, e sopratutto in Calabria, dove il tasso di occupazione è attorno a 40 % (!!!) e dove tutte le istituzioni, che non conoscono più nessuna regola di deontologia, sono disfunzionali, corrotte e spesso privatizzate, ci siamo già.

Per una analisi della decostruzione del sistema sanitario italiano e calabrese vedi l’articolo « La Sanità tra tagli e corruzione: una vittima eccellente del federalismo fiscale » e in particolare la sua Nota 11 che da l’origine ideologica e storica dell’idea filo-semitica nietzschiana secondo la quale sarebbe l’ospedale pubblico a « creare » (!) la malattia che altrimenti sarebbe solo una questiona di Volontà … e di accesso a cure a pagamento … Vedi: http://rivincitasociale.altervista.org/la-sanita-tra-tagli-e-corruzione-una-vittima-eccellente-del-federalismo-fiscale/ .

Dato la drammatica situazione, l’impreparazione e improvvisazione croniche delle nostre istituzioni, le direttive e le istruzioni delle Autorità vanno rispettate scrupolosamente. Sopratutto ognuno dovrà adottare la disciplina individuale più rigorosa per il bene personale e il bene della Comunità. Quelli come il PM britannico Boris Johnson e i suoi consiglieri che parlano di « herd immunity » – notate la terminologia animalesca … – lo fanno perché, da buoni conservatori eredi di Thatcher e di Blair, hanno solo a disposizione meno di 5000 p.l. Pensano che l’immunizzazione collettiva averà da sola quando oltre 80 % della popolazione sarà contaminata: una fesseria o più precisamente una menzogna ideata per non procurare le cure a tutte.i quelle.i che ne avrebbero bisogno. Ma stando al tasso di letalità in Italia ed ai 66 milioni di cittadini britannici sono veramente pronti ad accettare milioni di morti?

Di fatti non possono ignorare che trattandosi di virus, più la propagazione è larga più i rischi di mutazione patogena è grande. Ora ci sono già due ceppi di coronavirus, il S e il L, questo ultimo più contagioso. Si sa che più si lascia il contagio esplodere meno rapidamente si raggiungerà il picco e più lentamente si ritornerà alla normale. In oltre, studi cinesi indicano già che i guariti non sono necessariamente fuori pericolo mentre una ricaduta porrebbe seri problemi – cardiaci e altri – tali da ridurre la speranza di sopravvivere. Mentre chiedono a gran voce misure per sostenere la Borsa e la finanza speculativa – come da noi dove si preparano a firmare il MES – non vogliono elargire i fondi necessario alla preservazione della salute e del livello di vita delle cittadine.i.

Da noi, fanno saltare il defunto Fiscal compact, ma si preparano addirittura a firmare il MES …( Vedi Oggi a Bruxelles, nonostante il coronavirus, la firma del MES. “Non firmate un trattato-tagliola!!” di Sergio Cararo  https://contropiano.org/news/politica-news/2020/03/16/oggi-a-bruxelles-nonostante-il-coronavirus-la-firma-del-mes-non-firmate-un-trattato-tagliola-0125320 Vedi pure http://rivincitasociale.altervista.org/reforme-et-privatisation-de-la-gouvernance-economique-europeenne-avec-le-mes-le-srf-et-la-politique-economique-et-budgetaire-un-referendum-national-est-necessaire-27-nov-2019-english-version-wil/ )

Fu già detto: « austerity kills » (Vedi Voir « The Body politics : why austerity kills » dans la section Critiques de livres-Book reviews de mon vieux site jurassique http://www.la-commune-paraclet.com/Book%20ReviewsFrame1Source1.htm .

Considerando il nuovo salvataggio del settore privato e della Borsa già iniziato in pure stile 2007-2008 e con altre misure che saranno presto necessarie visto la spirale socio-economica verso il basso aggravata dalla crisi sanitaria, ci dobbiamo anche chiedere quali saranno le controparti per i servizi sociali pubblici e per le lavoratrici e lavoratori. L’UNICO BAILOUT OGGI TOLERRABILE È QUELLO DELLO STATO SOCIALE. (Vedi http://rivincitasociale.altervista.org/covid-19-without-public-credit-and-without-state-owned-companies-neoliberal-management-of-the-current-crisis-will-be-more-disastrous-than-that-of-2007-2008-from-which-we-never-recovered-march-13/ )

Detto questo è gran tempo per le cittadine.i italiane.i di riprendersi il controllo delle loro vite e delle loro istituzioni. Cominciamo con chiedere l’immediato rilancio dell’ospedale di San Giovanni in Fiore (CS) come ospedale generale a tutti gli effetti. Come dimostrato dal contesto attuale, ne va del benessere generale. In quanto ospedale di montagna, assieme a quelli di Acri, Serra San Bruno, Soveria Mannelli. non avrebbe mai dovuto essere ridotto in questa situazione.

Il rilancio dell’ospedale di San Giovanni in Fiore era e rimane una rivendicazione del Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso. (http://rivincitasociale.altervista.org/category/comitato-cittadino-per-il-lavoro-dignitoso/ )

Un pensiero particolare va per il personale sanitario veri eroi e martiri di un sistema indescrivibile e non certo degno di una Nazione civilizzata.

Paolo De Marco

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