Commenti disabilitati su SAN GIOVANNI IN FIORE SOLIDARIO CON LONGOBUCCO, BOCCHIGLIERO E CAMPANA. 22 Feb. 2017

Il Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso (CCLD) di SGF saluta le compagne/i disoccupate/i di Longobucco, Bocchigliero e Campana. Il CCLD tiene a esprimere la sua piena solidarietà e augura un buon esito alle trattative di venerdì prossimo alla Cittadella.

Il CCLD chiama alla formazione di Comitati cittadini di disoccupate/i e precarie/i in tutta la Calabria. Chiama a fare rete per pesare di più nelle relazioni con il governo regionale.

Il CCLD è cosciente e rispettoso delle problematiche locali. Non di meno sarebbe utile inserire queste problematiche in un Piano di Sviluppo Regionale declinato in vari Piani locali di lavoro, in modo da ottimizzare le sinergie. Il Piano regolatore della Regione deve ritornare a tenere conto di tutti i bisogni, quelli della Città metropolitana, quelli delle zone urbane e quelli del hinterland.

Per l’Altopiano silano e per le zone interne, oggi spopolate ed in pericolo di svuotamento definitivo, questo significa organizzare una ridistribuzione più equa dei fondi regionali disponibili, incluso i fondi europei.

La Costituzione italiana sancisce una economia mista ed impone l’intervento dello Stato, ai suoi vari livelli, per supplire alle mancanze del settore privato. Ad esempio, il settore privato non può essere efficiente per i cosiddetti « beni comuni » semplicemente perché trasformerebbe gli utenti in clienti. Come si sa i clienti sono degni di attenzione solo quando sono solvibili … In oltre, il settore privato non può solo produrre il pieno impiego. L’Articolo 44 tutela le zone montane. L’Articolo 107 del Trattato di Lisbona corregge la promozione generale della concorrenza, tenendo conto delle disparità regionali e delle disparità sociali – alti tassi di disoccupazione particolarmente per i senior, le donne ed i giovani ecc.)

In modo concreto, questo significa che la Regione, gli Enti pubblici esistenti assieme ad i Comuni devono pianificare il livello necessario di intervento statale. Le cooperative pubbliche, gestite con la sorveglianza di comitati operai, potrebbero permettere di avanzare il cofinanziamento – 25 % o 50 % secondo le tematiche – necessario per attingere ai fondi europei. E chiaro che non si può chiedere alle disoccupate/i di farlo. Con un paio di progetti attualizzati ogni anno, tenendo conto delle sinergie cumulative tra loro, la nostra Regione, una delle più belle del mondo, potrebbe rinascere assieme alle sue are interne.

Disoccupate/i e precarie/i di tutta la Calabria e di tutta l’Italia, uniamoci!

Con la nostra solidarietà,

Il Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso di SGF.

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