Commenti disabilitati su Tragica farsa elettorale in Emilia-Romagna e in Calabria. 28 gennaio 2020.

Vedi: Torna il “bipolarismo obbligato” fondato sulla paura, di Dante Barontini http://contropiano.org/news/politica-news/2020/01/27/torna-bipolarismo-obbligato-fondato-sulla-paura-0123455

Dunque, in estrema sintesi, l’Emilia-Romagna ha votato a mala pena per fermare Salvini mentre la Calabria, giustamente disgustata dall’incompetenza e dalla corruzione generale, ha votato con i piedi una destra a favore dell’autonomia differenziata!

Intanto, si conferma la disgregazione del campo politico iniziato con la Bolognina e con la parallela modifica a ripetizione del scrutino elettorale. Oltre il forte tasso di astensione, i flussi tra partiti continuano. (1) Il 5 Stelle si è rivelato complice dei peggiori eredi della P2 – anche per quello che riguarda i diritti fondamentali dei cittadini contro il terrorismo di Stato, come illustrato dalle denunce nella prima pagine di http://rivincitasociale.altervista.org. Di fatti, se lasciamo da parte gli ex-membri, oggi in fuga massiccia e definitiva, basta paragonare il Programma della P2 con i punti cardini imposti dai dirigenti della Piattaforma Rousseau, dei pitre irrilevanti di secondo ordine all’immagine di Beppe Grillo. Intanto, con la loro demagogia falsamente anti-casta, hanno appoggiato tutte le leggi più reazionari nella storia della nostra Repubblica, in particolare le leggi cosiddette di sicurezza – contro i migranti e i lavoratori -, le leggi contro la democrazia rappresentativa – trasformando i parti politici in lobby dei super-ricchi con il finanziamento privato –, le leggi sociali regressive – misero e assistenziale RDC in una Repubblica fondata sul lavoro dignitoso, pensioni di miseria ecc. Se questo non bastasse, il M5S aggiunge il micidiale appoggio alle autonomie differenziate malgrado la partecipazione al referendum del 4 dicembre 2016! (2)

Altri pitre del PD, in via di seppellimento definitivo come da me già annunciato, scontando l’effetto nullo delle Sardine in Calabria dopo la sconfitta in Umbria, (3) si illudano di potere riaprire il « partito » alle masse, al meglio a quelle più connesse ad Internet nella vecchia logica delle Primarie immaginate per scavalcare i vecchi membri del PCI con i nuovi iscritti! Come dire fare votare il 99 % a favore del partito di servi in camera del 1 %!!! In Emilia-Romagna il PD si è salvato solo per una questione di lag neoliberale monetarista nella gestione dei servizi pubblici. Ad esempio, mentre ovunque gli ospedali pubblici sono volontariamente gestiti male per spingere i pazienti verso ospedali e cliniche privati che superano di gran lunga il 1/3 permesso dalla legge, una certa tradizione che risale ad un dimenticato Giuseppe Dozza ne ha rallentato il processo. Gli auto-bussi arrivano ancora puntuali. Ma le critiche della coraggiosa e pertinente Marta Collot (4), come pure il disgustoso e sottovalutato affare di Bibbiano (5), mostrano come il degrado sia rampante e come il livello di vita si abbassa inesorabilmente per la massa dei meno agiati tra i cittadini. (6) L’adesione anti-costituzionale di Bologna e dell’Emilia-Romagna alle autonomie differenziate ne rappresenta la prova più palese. Intanto, io, per ovvie ragioni, chiedo la chiusura sine die dell’Istituto Gramsci. Non ne esce più niente che non sia un insulto ad uno dei più grandi teorici moderni. (7)

Il ruolo delle Sardine è inesistente come evidenziato in Calabria. Sarà ancora più evanescente e derisorio di quello degli ambientalisti abbagliati dalla narrazione reazionaria e scientificamente fallacia del Giec. (8) Forse hanno contribuito ad impedire qualche astensioni a Bologna. Ma rimangono una scatola marketing pateticamente senza contenuto. Sulle piaghe vive del nostro popolo pauperizzato, pensionati, lavoratori, studenti e casalinghe, gettano acqua santa e parole soporifere. Malgrado la loro gioventù.

Intanto appoggiano le autonomie differenziate trasversali al Parlamento come pure la public policy neoliberale monetarista. Proprio quella che, bloccando i contratti nazionali per anni e anni, pretende pagare il salario netto, decurtando l’IRPEF, con il salario lordo e dunque sviscerando la fiscalità generale già distrutta dalle gigantesche tax expenditures e dall’evasione fiscale, sopratutto quella legalmente assistita con le Tax rulings ecc., nel modo più regressivo possibile. Questa è una scelta violentissima che si pagherà fatalmente con più tagli ai servizi essenziali ed alle già fatiscenti infrastrutture pubbliche ed allo Stato sociale in generale – deregolamentazione, privatizzazione incluso i beni comuni regionali e municipali e la vendita del demanio e del tesoro artistico e archeologico. Intanto, sotto 8.000 euro non si paga IRPEF e non si può neanche pretendere a tutte le altre detrazioni verdi o di « facciata » aggiunte alla soppressione dell’IMU sulla prima casa del terzo più ricco che lo pagava ancora. L’ISE per l’assistenza sociale costituzionalmente garantita rimane a 3.000 euro di reddito annuo familiare e 5.000 euro immobiliari. I giovani tra le Sardine, oltre ad imparare a ragionare con la propria testa, hanno il dovere informarsi su queste problematiche essenziali.

Il RDC, una elemosina assistenziale poco rispettosa della lettera e dello spirito della Costituzione fondata sul lavoro e la solidarietà nazionale, aggiunge l’insulto alle ferite con il ricorso alle condizioni di risorse del nucleo familiare. Si crea così una povertà permanente non solo per i recipienti ma per i loro figli in una società già minata da una falsa meritocrazia di casta fondata sulla sovra-rappresentanza, la corruzione ed il clientelismo. Si abolisce la necessaria mobilità sociale. La media del RDC nella mia Città si agirà attorno a 200 euro con la paura di dovere migrare dato il disgustoso lato workfare reaganiano di questa insensata misura. (9) Per fortuna, l’Anpal non funziona e i navigatori nemmeno, altrimenti ai 400 000 abitanti in meno previsti per la Calabria nel 2065 da documenti pubblicati dalla Regione stessa, si aggiungeranno migliaia di altri, per di più giovani e laureati.

Il tutto sarà aggravato dall’impatto fiscale delle autonomia differenziate in un contesto nel quale né LEP costituzionalmente sanciti, né LEA vengono minimamente rispettati. Si tratta di un suicidio collettivo da parte dei dirigenti regionali, sopratutto nel Sud e in Calabria. In effetti, ammonta ad una vera e propria guerra scatenata contro il Mezzogiorno da parte dei poteri forti nordisti appoggiati dai soliti baronetti corrotti sudisti trasversali. Trasformano lo Stato centrale di una presunta « Repubblica, una e indivisibile » in un mere Apparato di repressione al servizio di una infime classe di sovra-rappresentati filosemiti nietzschiani e spinelliani, sempre più malavitosi e corrotti.

E probabile che oltre ad appoggiare le autonomia differenziate, le Sardine – telecomandate ? ingenue ? – appoggeranno pure una ennesima e balorda modifica del modo di scrutino. Intanto, già nel contesto attuale, vincono i raggruppamenti. Il ritorno al maggioritario non è possibile anche perché la Corte costituzionale si è pronunciata sull’uguaglianza dei voti e sulla trasparenza dei loro risultati elettorali. Le soglie di sbarramento soffocano l’espressione politica parlamentare portando a forti astensioni ed agli attuali fragili raggruppamenti opportunistici. Portano sopratutto ad una ribellione contro quella che viene sempre di più percepita come una casta odiosa e incompetente tanto sul piano economico quanto sui piani sociale, culturale e etico-politico.

Serve il ritorno al proporzionale secco in modo che gli raggruppamenti ritornassero ad essere il frutto di una vera negoziazione programmatiche tra forze politiche. Non è proprio vero che il proporzionale secco creò instabilità durante la Prima Repubblica. In realtà, l’Italia era allora – sfortunatamente ? – il paese politicamente più stabile in Europa. La DC ed i suoi alleati dominarono il gioco dal 1947 al 1992. Si cambiava governo quasi tutti i 2 anni senza pero cambiare il regime. (10) Ma con una Banca centrale pubblica indipendente dai mercati finanziari privati nazionali e internazionali, e dunque con il ricorso al credito pubblico nel quadro di una pianificazione indicativa e incitativa, fu possibile portare il nostro Paese distrutto dalla guerra tra i primi 5 al mondo. Serve sottolineare che questo avvenne con un debito pubblico cosi ridotto da rappresentare solamente la crescita anticipata dell’economia reale con il credito pubblico.

La mia preferenza andrebbe ad un sistema proporzionale secco a due turni in modo da permettere ai partiti di negoziare le loro alleanze ed i loro programmi di alleanza da sottoporre rispettosamente elle elettrici ed agli elettori al secondo turno. Si rispetterebbe l’Avviso della Corte costituzionale, stabilizzando così le eventuali alleanze politiche nelle urne. Ma la nostra classe politica parlamentare indifferente agli interessi nazionali ed al rispetto dovuto alla democrazia pensano sempre a rubare il voto con un scrutino ideato a ripetizione su misura. Non hanno ancora capito che il nostro popolo non è più suscettibile di essere ingannato da tale gioco di apprendisti stregoni elettorali.

L’imperdonabile deriva sociale-liberista e grossolanamente filosemitica nietzschiana e spinelliana del PD – servo del peggiore terrorismo di Stato al servizio di potenze straniere contro i suoi propri cittadini – può facilmente essere valutata leggendo le mie moderatissime proposte formulate nel mio italiano di allora contenute dei « Brani scelti del mio Keynésianisme, Marxisme, Stabilité Economique et Croissance, Note del 28 ottobre 2005 » (11)

Non accetteremo mai la società della nuova domesticità e della nuova schiavitù, né il suo sostegno all’Apartheid filo-semita nietzschiano interno ed esterno.

La sinistra autentica deve ora lanciare la Battaglia delle Idee su vari punti cruciali tra i quali i seguenti:

  • No al pagamento del salario netto con il salario lordo. Ritorno alla democrazia sociale sancita dalla Costituzione con i contratti nazionali e le negoziazioni tra parti sociali.
  • No a riforme clientelari delle pensioni che non servono i pensionati né l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con posti a tempo indeterminato.
  • No alla fiscalità regressiva che distrugge i servizi sociali e le infrastrutture pubbliche già fatiscenti.
  • No alla Buona scuola e alla Sanità privatizzate.
  • No alle autonomia differenziate a-costituzionali che distruggono l’unità della nostra Repubblica.
  • No al Green New Deal speculativo. Serve una politica ecomarxista.
  • No alla repressione e al terrorismo di Stato – le leggi Minniti-Salvini debbono andare al cestino dove non avrebbero mai dovuto uscire. Nostro Paese conserva ancora una Costituzione che sancisce i diritti individuali e sociali fondamentali, incluso l’Articolo 14 sulla inviolabilità del domicilio.
  • No agli interventi militari all’estero fuori del quadro della ONU.
  • No a modi di scrutino che cercano di strumentalizzare il voto, e ritorno al proporzionale secco.

Paolo De Marco

Note:

1 ) http://rivincitasociale.altervista.org/potere-al-popolo-le-elezioni-del-4-marzo-2018-interpretazione-personale-06-13-marzo-2018-completato-riletto-fine-al-29-marzo-2018/

2 ) http://rivincitasociale.altervista.org/la-riforma-costituzionale-renzi-gutgeldiana-distruzione-del-paese-ad-opera-del-federalismo-competitivo/

3 ) Sulle elezioni in Umbria, vedi http://rivincitasociale.altervista.org/elezioni-umbria-ott-2019-allocazione-delle-risorse-della-comunita-28-ottobre-2019/

4 ) Vedi « Privati della salute »

di Marta Collot * http://contropiano.org/news/politica-news/2020/01/09/privati-della-salute-0122773

5 ) Oltre all’origine ed al ruolo di controllo e di normalizzazione filosemita nietzschiano della psicologia freudiana e borghese, da me definitivamente confutata nel capitolo sulla teoria marxista della psicoanalisi nel mio « Contra-pitre » disponibile nella sezione Italia di www.la-commune-paraclet.com , e oltre alle derive – causate della creazione del passaggio all’atto di vittime in-sospettose nel quadro della guerra crociata interna dopo il 9/11e dalla strumentalizzazione statale degli sperimenti di Philip Zimbardo, il caso Bibbiano rinvia alle possibile strumentalizzazioni, contrarie a tutta la deontologia, dei progressi delle nuove scienze cognitive, ad esempio quelle relative all’induzione artificiale di ricordi. Se poi questo arriva nel quadro della privatizzazione delle strutture …

6 ) Come hanno imparato i Gilets jaunes, il potere di acquisto e il livello di vita sono due cose distinte, vedi : http://rivincitasociale.altervista.org/purchasing-power-standard-of-life-socially-necessary-working-time-and-global-net-income-of-the-households-2-31-dec-2018/

7 ) Vedi la sezione « Ecomarxismo » in questo medesimo sito.

8 ) Non penso solo al ministro Gualtieri naturalmente. Per la mia critica a Vacca vedi il mio saggio su Althusser in Download Now nella Sezione Livres-Books di www.la-commune-paraclet.com

9 ) « Vi ricorderete che Grillo parlò di un reddito cittadino alla soglia della povertà, proposta che Boeri bocciò subito dopo dicendo che i fondi non c’erano e che la soglia poteva al massimo essere fissato a 350 euro al mese, riflettendo così la stima bassa dell’ideatore europeo di questa grottesca farsa, Yoland Bresson. Il ministro Poletti non perse tempo riquadrando Boeri e fissando il tetto possibile a 320 euro mensili. Probabilmente dopo avere esperimentato il sistema per meno di una settimana … » vedi http://rivincitasociale.altervista.org/smantellamento-dello-stato-sociale-o-welfare-state-anglo-sassone-e-politiche-neoliberali-monetariste-viste-sotto-langolo-del-contratto-di-lavoro/ ;

Vedi pure: http://rivincitasociale.altervista.org/flessibilita-del-mercato-del-lavoro-la-doppia-trappola-dellattuale-definizione-dellanti-dumping-dellausterita-interna/ ; Vedi pure: http://rivincitasociale.altervista.org/disoccupazione-di-massa-come-orizonte-del-capitalismo-moderno/ .

10 ) « Il bicameralismo perfetto non creava nessuna instabilità politica, creava solo instabilità di governo (presidenze del consiglio di 2 ½ anni in media e governi di 1.11 anno in media ma sempre dominati dallo stesso partito al potere prima della nomina di D’Alema da parte del Presidente Scalfaro, ma le differenze erano ormai svanite. Per un confronto dei tempi medi vedi Nota *). In termini di alternanza politica vera, nel dopo guerra l’Italia fu così stabile da essere una vera e propria anomalia patologica – poi spiegata con l’effetto congiunto del trasformismo italiano praticato religiosamente sin dal connubio trasversale iniziale di Cavour con un nuovo trasversalismo messo in salsa Stay behind, Gladio e « anni di piombo ». » in http://rivincitasociale.altervista.org/la-riforma-costituzionale-renzi-gutgeldiana-distruzione-del-paese-ad-opera-del-federalismo-competitivo/

11 ) Vedi: « Brani scelti del mio Keynésianisme, Marxisme, Stabilité Economique et Croissance, Note del 28 ottobre 2005 » nella Sezione Italia del mio vecchio sito http://www.la-commune-paraclet.com/ . Nello stesso sito, vedi pure il mio «Contra pitre: Manifesto di un professore comunista contro le malattie infantili dei rinnegati, dei pitre e dei bassi cleri filo-semiti nietzschiani »

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