Commenti disabilitati su SINISTRA, CO2 E INQUINAMENTO CONCETTUALE, 6 marzo 2019

Care compagne, cari compagni,

Perdonatemi questa breve nota: non sarebbe leale per me tacere. Per una semplice questione di serietà, spero, per quanto riguarda il clima, che vorrete tenere conto del fatto che il CO2 è un gas benefico per la vegetazione con un impatto cosi minimo sui cambiamenti climatici da essere indifferente.

« Si deve sapere che il tasso di CO2 nell’aria è aumentato in un secolo da 0,03 % a 0,04 % ! Infine si deve sapere che se non ci fosse stato CO2 nel atmosfera non ci sarebbe stata vegetazione sulla Terra ». Inoltre: « Sin dal inizio dell’accelerazione delle emissioni di CO2, inizio che può essere determinato al 1945, la temperatura del Pianeta è aumentata di 0,4 gradi » (1)

La misura del CO2 a 408 ppm effettuata nel novembre 2018 proviene da uno solo osservatorio, quello di Mauna Loa, cioè uno dei 16 vulcani più attivi del Pianeta (2) mentre la temperatura media del Pianeta – concetto già problematico in se – risulta da una media che include meno di una decina di stazioni per tutto l’Emisfero Sud!!!

Non vedo proprio che relazione c’è tra il problema serio dei depuratori, quello urgente delle discariche ed, in generale, quello del disastroso dissesto del nostro Territorio, regionale e nazionale, con l’offensiva attuale filo-semitica nietzschiana per un capitalismo verde con tanti di quelli certificati ad inquinare e tanti di quelli « green bonds » !!! L’ambientalismo borghese filo-semita nietzschiano – ad esempio quello dell’ineffabile Pecoraro Scanio e successori – ha contribuito ad ingrassare gli « im-prenditori » parassiti verdi e i ceti medi e alto-medi capaci di approfittare delle agevolazioni Irpef per l’istallazione di pannelli solari ecc – modo fiscale molto regressivo di fare le cose – imponendo al Paese ed ai cittadini italiani un prezzo dell’elettricità di un terzo (1/3) più alto rispetto ai paesi vicini, nostri competitori. La Sardegna oltre alla cattiva ed altamente incompetente difesa italiana delle quote latte durante la revisione neoliberale della PAC, ha così perso l’industria dell’alluminio, un metallo altamente riciclabile …

Oltre le rovinose sovvenzioni di Stato, questi costosi imprenditori poudjadisti scaricano il prezzo salatissimo risultante dalla intermittenza delle loro produzioni sulle rete esistenti e dunque sulle bollette dei cittadini consumatori … D’altronde, basta leggere la bolletta per rendercene conto.

L’economia è affare di trasformazione dunque di energia. L’economia moderna, ad esempio, le « data farms » sono ancora più energivori delle industrie tradizionali …

Sottolineo che la narrazione del GIEC mira solo ha creare barriere tariffarie invisibili fondate sopra un presunto avanzo tecnologico dell’Occidente contro le produzioni dei paesi in via di sviluppo. Il Protocollo di Montreal sui CFC riposava sopra una tecnologia di ricambio – probabilmente più dannose per il buco di Ozono – per i frigoriferi e i climatizzatori allora detenuta da Dupont de Nemours. La vecchia tecnologia era intanto caduta nel dominio pubblico. Per colmo, oggi questo cinico calcolo capitalista non vale più dato che paesi come la Cina hanno un vantaggio nella produzione delle tecnologie alternative – solare, eolico. La Cina gode di un quasi monopolio per le cosi dette « terre rare » necessarie per la costruzione delle turbine eoliche e delle batterie elettriche … le quali non hanno poi un bilancio carbonico così positivo. La climatologia occidentale prende così la forma della guerra dei dazi e dell’isteria securitaria – es. Huawei – ma senza menzionare i collegamenti delle GAFAM con la NSA e il Mossad ecc …

I Gilets jaunes hanno ragione . « Ci parlano di fine del mondo, mentre non si arriva più alla fine del mese. » Quelli che parlano come Al Gore e Hulot hanno una « impronta ecologica » personale che dovrebbe suscitare la loro vergogna oltre l’indignazione generale …

Mi piacerebbe molto di più lottare per la democratizzazione dei processi di presa delle decisioni in modo da consultare le popolazioni prima di iniziare progetti – per me necessari – tali la TAV o la TAP – le trivelle non servono -, lottare per la redazione seria, collettiva e democratica dei Piani regolatori necessari allo sviluppo e alla tutela dei Territori e, in generale lottare, lottare per la scienza necessaria all’emancipazione generale contro le narrazioni mirate alla « servitù volontaria » delle masse.

Per il resto capisco benissimo che esiste una differenza tra gruppi di pressione giustamente focalizzati sopra problemi specifici e Partiti o Movimenti politici che hanno il dovere di articolare le varie richieste in programmi coerenti … e fattibili … nell’ottica dell’interesse generale.

Con la mia solidarietà,

Paolo De Marco

1 ) Vedi « il faut savoir que le taux de CO2 dans l’air est passé en un siècle de 0,03 % à 0,04 % ! Enfin, il faut savoir que s’il n’y avait pas de CO2 dans l’atmosphère, il n’y aurait pas de végétation sur Terre… C’est aussi simple que cela » et « Depuis le début de l’accélération des émissions de CO2, que l’on peut situer à 1945, la température de la planète a augmenté de 0,4 degré ! » in https://kernews.com/francois-rechauffement-climatique/839/. Rimando anche ai miei articoli : a ) DÉFI AUX ÉCOLOGISTES, AU GIEC ET A TOUS LES APÔTRES DU RÉCHAUFFEMENT CLIMATIQUE (14 juin 2007) nella Sezione Commentaires d’ctualité de mio vecchio sito giurassico www.la-commune-paraclet.com

2 ) Vedi « Question urgente au GIEC sur la mesure du CO2 » http://rivincitasociale.altervista.org/question-urgente-au-giec-sur-la-mesure-du-co2-6-dec-2018/

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