Commenti disabilitati su SATIRA SULL’USCITA DELLA CRISI, ti sfrutteremo più di ieri e meno di domani, come dice il romanzo, 25 aprile 2020, seguita da « Il vecchio e Esoscheletro », 6 feb. 2020

Esempio di coniugazione nel nuovo splouk, linguaggio in cui il singolare è dato per l’Universale: io lavoro / tu lavori, lui / lei lavora / noi lavoriamo / voi lavorate; Essi/Essa profittano.

(Il breve racconto « Il Vecchio e Esoscheletro » si trova alla fine della presente Satira)

È davvero “il romanzo del ‘ritorno incompiuto’ ” verso Mezzanotte dove balleremo “una volta ancora” nei cimiteri. La Società degli Eletti sarà fondata su una New Economy iper-moderna, intelligente e robotica, che assocerà con attenzione la produzione a due grandi Magazzini, queste tre sfere saranno collegate e nutrite dalla nostra Banca centrale monetarista. Sarà necessario solo il 20% dell’attuale forza lavoro. Questa forza lavoro, altamente gerarchica, fornirà controllo sistemico, produzione e controllo dei stock e dei flussi tra le tre sfere di produzione, consumo e circolazione.

La produzione sarà robotizzata il più possibile e imbevuta di IA. ( zi nicola  https://www.youtube.com/watch?v=PF1-EF8Q3ak ) I suoi prodotti verranno automaticamente indirizzati al Magazzino di consumo che riceverà la merce, pagherà con moneta elettronica fornita dalla Banca centrale e procederà immediatamente al consumo produttivo, sia alla distruzione che allo smistamento per il riciclaggio. Ad ogni equinozio e ad ogni solstizio, questo Magazzino organizzerà un banchetto rituale per mantenere il ritmo del tempo e rinnovare la felice sottomissione dei fedeli servitori ai loro Eletti. Le merci così trattate verranno automaticamente trasferite al secondo Magazzino che riformatterà tutto in materie prime che verranno poi trasferite alla produzione. Di tanto in tanto questo magazzino produrrà un Cesare per il Nuovo Museo di Avant-garde secondo algoritmi scelti da robot con sensibilità artistica.

Questa è l’Economia Circolare ecologica monetarista. Non chiediamo più un Green New Deal già sospetto da troppe persone. Nel nuovo sistema, un piccolo settore primario – agricolo e minerario – basterà a compensare il margine non riciclabile, che sarà comunque suscettibile di essere ritotto. I nostri grandi monetaristi ci assicurano, giurando sui libri di testo, che procedendo in questo modo i Trade Cycles – in nuovo splouk nel testo, una lingua perfettamente adattata alla nostra Nuova Società perché priva di ogni memoria storica – saranno così aboliti. Alcuni marxisti ne dubitano fortemente, ma ci sono poche possibilità che le loro storie di fattori di produzione come tutti gli altri possano influenzare chiunque in questo sistema così abilmente chiuso.

Il nostro eletto vivrà nelle città delle fortezze, ad esempio come Neuilly per i nostalgici, ma nella migliore delle ipotesi nell’immagine delle città delle fortezze americane e splouk molto cick nuove. Sin City nel deserto diventerà la città bandiera. Per gli altri membri di questa Nuova Società, le App e i tatuaggi del MIT consentiranno un controllo che andrà ben oltre ciò che era possibile a Soweto – dove i nostri cari Eletti erano ridotti a costruire case senza tetto per il piccolo popolo per poter garantire la sua sicurezza osservandolo dall’alto con gli elicotteri – o persino nei Territori Palestinesi occupati con tutte queste molestie senza fine che come ben sappiamo sono poi così inefficaci . Neanche contro gli aquiloni, poiché fu necessario ricorrere all’evacuazione di Gaza … Le relazioni interpersonali saranno soggette al controllo permanente col distanziamento sociale imposto al piccolo popolo con la misurazione in permanenza della febbre – niente a che vedere con 37.5 la mattina, purtroppo – e con tanti altri mezzi ancora più efficaci del bombardamento comportamentale tipo nudging, ma di cui non tratteremo qui …

(Interludio à la manière del piccolo popolo: Avanti popolo https://www.youtube.com/watch?v=CAoj2r5Berk

“Un giorno, un giorno”: https://www.youtube.com/watch?v=4i25x7CusII )

Dopo aver impostato il Fine, vediamo ora la Nuova Via che ci si apre a noi.

Non c’è niente come una buona crisi per mettere le cose in chiaro e impedire che il piccolo popolo non ricominciasse a sognare giorni migliori, o peggio ancora « domani che cantano » e perché no, scimmiottando le nostre dolci manie, prendersi a di sognare di intrufolarsi nella poltrona e nel letto del sovrano con il pretesto dell’elezione divina?

Abbiamo capito che la paura salutare indotta dall’invenzione della “guerra al terrorismo” ha il suo lato Hobbesiano buono, ma che la sua utilità rimane molto limitata. Moltiplichiamo gli attentati incolpando vaghi “terroristi” ma il piccolo popolo si ci è abituato. Peggio ancora, mostra in tutti i modi che non viene più ingannato. Andando da questo passo, invece di adorarci per i nostri meriti auto-attribuiti e pericolosamente negati dall’attuale crisi multiforme, se non di temerci per il nostro proverbiale Martello, finiranno addirittura per disprezzarci per sempre. Ne vediamo già sfilare con strani giubbotti che si divertirebbero, con il piacere del dovere compiuto, a buttarci nella catasta di letame della Storia!

In breve, era necessario un cambiamento di strategia. L’ecologia climatologica neoliberista ha rapidamente rivelato il suo vero volto, nonostante tutti i nostri media e gli grandi sforzi ca-cademici: la nostra impronta ecologica è decisamente troppo grottesca per convincere oltre le menti più semplici, che sono sempre state dedite al catechismo dominante. E la nostra posizione come Eletti non ci consente il lusso della frugalità monastica. Esibire la nostra ricchezza con impunità rimane una delle chiavi del nostro strapotere debitamente supportato da un sistema fiscale ferocemente regressivo. D’altra parte, una buona pandemia, ci consente di rimodellare la società del simpatico piccolo popolo per i nostri propri fini di auto-eletti.

Con la “guerra al terrorismo” abbiamo già segnato punti. Siamo riusciti a mettere insieme alcune catene e gioghi solidi, ispirati alla buona vecchia Inquisizione: deferenza verso la nostra Autorità conferita – chi aveva osato sognare i cortigiani Gallici – e Romani -, prima di noi ?; controllo dei flussi di comunicazione; sostituzione della scienza con i nostri credo – il nostro Antico Testamento e Nietzsche hanno mille volte ragione perché la scienza è pericolosamente egualitaria e capace di guidare il divenire umano, quindi deve essere respinta e oscurata dalle nostre abili narrazioni; abbiamo aggiunto il ritorno dell’Indice attraverso il controllo dell’Accademia, dei media e della sfera digitale, il tutto ben supportato dalla nostra nuova Inquisizione capace di indurre senso di peccato e di colpa, anch’essa ben supportata da una buona dose di razzismo ordinario e in particolare di islamofobia. (1)

Abbiamo differenziato nei ranghi dei gentili tra i nichilisti svegli che ci affiancano e i nichilisti militanti che guidiamo, in buoni freudiani che hanno saputo rivisitare Ph. Zimbardo, a nostra buon piacere, possibilmente fino al passaggio all’atto. Nella nostra “mostruosa sodomia dell’ostia e del vittimario”, nulla di più impotente della vittima accusata da un potere kafkiano di essere il carnefice, il “terrorista” per eccellenza, quindi senza nessuno ricorso legale. Abbiamo compiuto buoni progressi nel nostro piano di palestinizzare i simpatici piccoli popoli. Ma la paura hobbesiana non è ancora diventata istintiva, non è ancora stata interiorizzata fisiologicamente, ci sono noci di cocco comunisti, ribelli e altri Insoumis che non la smettano con le loro cantilena insidiose per la coscienza. Tuttavia, gestendo questa pandemia ben studiata in laboratorio e altre simulazioni universitarie, la porta è ora aperta per gestire gli eventi, senza trascurare le possibili sorprese create dai nichilisti militanti che fanno tutto da testa loro. Potremo dunque vincere l’ultimo round.

Per fare bene, secondo il nostro buon vecchio metodo, è necessario invertire il significato dello schema marxista che rivela scientificamente come l’intero sistema socio-economico sia basato sui rapporti di sfruttamento, vale a dire i rapporti e il contratto di lavoro. Su di essi sono costruite le relazioni di distribuzione, vale a dire il sistema di stock e flussi di ricchezza, che Marx e il suo fedele discepolo Paolo – è per alleggerire il testo … – analizzano nelle Equazioni della Riproduzione Semplice e Allargata. Infine, su queste due relazioni, e nelle interazioni dialettiche con esse, emergono le ampie relazioni di ridistribuzione, vale a dire il dominio politico e legale della lotta e delle alleanze di classe che, secondo la definizione classica, riguardano l’assegnazione prioritaria di risorse della Comunità a beneficio delle classi e delle caste dominanti, se possibile, coperte dall’interesse nazionale e dall’utilità sociale. La stabilità è solo a costo della coerenza del sistema.

Concretamente cosa significa?

1 ) Ricorderete probabilmente la vecchia direttiva europea sulla possibilità di un ritorno legale a 48, 60, o anche 72 ore settimanali, che piaceva così tanto ad Alain Lipietz e che prese forma contemporaneamente nella Bolkestein, aprendo cosi la strada ai lavori distaccati all’interno dell’UE? Buono. Da allora, abbiamo abilmente svuotato le 35 ore in Francia ben oltre l’annualizzazione e l’uso dei giorni RTT; siamo stati in grado di ricavare ulteriori 2,5 miliardi di euro all’anno imponendo il lavoro nel giorno della Pentecoste da questi buoni Galli secolari e solidari. Ovviamente, siamo stati attivi in parallelo per far scomparire il codice del lavoro e porre, con Parcoursup – e la Buona scuola – , le basi della precarizzazione della massa di studentesse e studenti del piccolo popolo che ha immaginato di avere diritto al pieno impiego con Bac + 2 o 3. Era giunto il momento di soggiogare di nuovo i lavoratori come bestie da soma scervellato dal loro lavoro. La loro produttività a scapito di una migliore composizione del capitale organico – R&S – non ci interessa.

Ricordatevi sempre del nostro caro Samuel Huntington – sì, sì, quello degli “scontri di civiltà” e delle nuove crociate – quando insegnava alla Commissione Trilaterale, ancora imbevuta di tecnetronicità tirata dall’occulto Report from the Iron Mountain, la necessità di un aggiornamento a ritroso volto a porre fine alle rising expectations o “crescenti aspettative” del piccolo popolo, che, come ben ricorderet era così infatuato della Giusta Società al punto che iniziò a desiderare la sostanza della demo-crazia, anche nei campus universitari, piuttosto che accontentarsi della sua apparenza!

Grazie alla pandemia, in pochi giorni abbiamo imposto l’idea che non ci sono settori economici essenziali, in modo che il nostro settore finanziario speculativo sia ora al riparo. Siamo anche riusciti a generalizzare il lavoro part-time. La crisi sanitaria e ospedaliera deve essere ben integrata nel comportamento quotidiano del piccolo popolo, costantemente rintracciato e costretto a lavorare su richiesta per 60 ore giornaliere e oltre se necessario, senza nemmeno poter pretendere di scegliere il periodo di ferie statutarie; dobbiamo abituarlo alla disoccupazione parziale con il 70% della retribuzione lorda e l’84% della retribuzione netta. In questo modo ci sarà aperto il modo di ridurre i salari dello stesso importo. Perché il recupero sarà lento e la forza lavoro troppo numerosa. In effetti, un certo numero di giovani e anziani sarà spietatamente messo da parte dall’estensione dell’orario di lavoro dei lavoratori attivi, stratagemma che serve anche a creare questo pieno di disoccupati, che consentirà ai nostri datori di lavoro di imporre tutte le condizioni di lavoro arcaiche che gli andrebbe meglio. In seguito, la tecnologia ci permetterà di imporre un esoscheletro a ciascun lavoratore come indumento da lavoro; questo ci darà un controllo molto più preciso rispetto a quello dei braccialetti Amazon. Otterremo così prestazioni che moltiplicheranno le potenzialità del micro-Taylorismo – ben conosciute ad es., a Melfi e Pomigliano o nei Call-centers.

Con un tale calo strutturale delle entrate, è chiaro che l’onere dei contributi di previdenza sociale sulla busta paga sarà troppo costoso. Dovrà essere abbassato perché altrimenti il piccolo popolo di lavoratori si troverà su una curva molto ripida verso la soglia fisiologica. Robert Solow sapeva senza dirlo che si tratta di una soglia molto elastica poiché dipende dalle norme di civiltà scelte. Per il momento, questa soglia è riservata ai più svantaggiati e a questi strani « gilets » che hanno trovato il tempo di sfilare per le strade, di sabato, con le loro pretese di cittadini di una cosiddetta Repubblica che rivendica come sua il motto “Libertà, Uguaglianza, fratellanza” !!!

Saremo presto costretti ad andare in questa direzione poiché, per oltre il 50% di loro, li abbiamo già ridotti a un reddito così scarso da non poter più contribuire con la minima imposta diretta nelle casse dello Stato minimo, cioè le nostro casse. Per inciso, abbiamo già affinato la ricetta magica che consiste nel pagare il mantenimento dello stipendio netto con la caduta dello stipendio differito e l’eliminazione totale o parziale delle imposte e dei prelievi che gravano sulla busta paga … Tuttavia, saremo costretti notare che le entrate della fiscalità generale e quelle dei contributi sociali cadono strutturalmente, quindi sarà necessario razionalizzare il tutto e privatizzare le infrastrutture, le imprese pubbliche e i servizi sociali che lo Stato non sarà più in grado di finanziare e che, in ogni evenienza, non deve più finanziarsi secondo la nostra public policy.

La democrazia sindacale dovrà essere rivista. Una rapida occhiata alla penisola a sud delle Alpi, sempre in testa in questo tipo di ritorno, mostra tutto il potenziale di questa scelta e la possibilità piduista – P2 – di imporla nonostante le Costituzioni, nate dalla Resistenza. Basta controllare tutti i possibili avversari, respingendo e denigrando brutalmente coloro che non si piegano. Perché, per il momento, questo generoso piccolo popolo è ingannato dalle nostre misure di emergenza “sanitarie” che intendiamo rendere “transitorie” proprio come le nostre misure di emergenza di sicurezza rese perenne nell’ordinamento legale. Grazie a questa crisi sanitaria abbiamo finora brillantemente amplificato la sensazione di urgenza epidermica del piccolo popolo, liquidando preventivamente le scorte di Dispositivi di Protezione Individuale – DPI – mentre facevamo miserie al professor Raoult – uno che sembra tutto imbevuto di Foch! E uno che sarebbe in grado di buttare tutta la nostra pianificazione pandemica in acqua con i suoi rinomati metodi scientifici e i suoi medicinali generici che non costano un nemmeno un soldo bucato e non portano nulla a Big Pharma. Ma il rischio rimane che il piccolo popolo finisca per rendersi conto dell’ovvio, vale a dire che senza il suo contributo lavorativo, finanza o no finanza, il PIL precipita in caduta libera e in modo inesorabile, cosa che ci farebbe rivisitare – che orrore! – la spirale depressiva verso il basso dei famigerati keynesiani!

Immaginate cosa accadrebbe se, contando i giorni di sciopero generale muro-a-muro col metro dei 2,5 miliardi di euro del singolo giorno di Pentecoste, il piccolo popolo e i « gilets » e « giubbotti » cittadini iniziassero improvvisamente a sognare ai loro storici « jours heureux », “giorni felici”, e, orrore senza nome, “al ritorno dell’uguaglianza fraterna repubblicana” della loro vecchia Sociale comunarda. Capisco che J P Morgan e altri Denis Kessler abbiano incubi. Fortunatamente, possiamo contare sui gialli e su vari Notat, Le Coq, Berger e altri di questa medesima farina – non mancano in Italia – che si applicano scrupolosamente al pensiero delle moderne relazioni di lavoro assieme a noi …

Distanziamento sociale senza tamponi e test su larga scala, senza DPI gratuiti e senza la chloroquine e gli antibiotici renderanno possibile la guerra preventiva con qualsiasi assemblea di protesta e qualsiasi inclinazione a scioperare. A meno che …. Ma lì, abbiamo già conquistato la polizia con buoni piani pensionistici settoriali ideati su misura. In effetti, siamo stati in grado di ridefinire l’universalità in un nuovo splouk dando la singolarità per l’universalità. Dopotutto, come insegnato dal nostro Habermas, proprio quello che, con la disperazione di un Marcuse che lavorava per la CIA, chiamò le celere nel campus, Immanuel Kant non era altro che un tedesco … Abbiamo realizzato questa cooptazione le forze dell’ordine, prendendo cura di non onorare rapidamente troppo rapidamente i loro straordinari acquisiti reprimendo il piccolo popolo e anche prendendo di mira le teste secondo il bello metodo rabbinico-Sharonesco. Se i sindacati di quei vecchi « compagni » si allineano grazie a ciò che rimane della sezione Krigiel, è nella tasca … Il « marché » vale meglio di Georges Marchais, giusto?

2 ) La previdenza sociale. Per la grande disperazione di un Alain Minc che pensa al padre centenario e ai tutti i “vecchi” gentili che si attardano su questa Terra, deploriamo un tasso di mortalità inferiore a quello previsto nelle “case per anziani”. Questo è anche dovuto al modo in cui i lavoratori vogliono sempre fare la propria parte per dovere e altruismo senza nemmeno i DPI necessari. Tuttavia, abbiamo quasi fatto ammettere a tutta la società ingenua e gentile una deriva eugenetica. Troviamo ancora difficile, sotto le sembianze di “morte nella dignità”, risparmiare sui posti letto. È vero che è un compito difficile da svolgere con successo quando i lavoratori muoiono dai 7 agli 11 anni – anche 17 anni per i lavoratori delle fognature – prima dei loro manager e con strutture pubbliche smantellate da così tanti tagli lineari nel bilancio che li rendono incapaci di fornire le condizioni materiali minime per esercitare realmente tale dignità a fine della vita; sono ancora meno in grado di garantire una scelta autentica e possibilmente reversibile quando sarà giunto il momento. Tuttavia, siamo stati in grado di sfruttare appieno il tema dell’accanimento terapeutico togliendo, in ogni caso, la libertà di scelta a pazienti, famiglie e persino medici, per metterlo nelle mani dei responsabili della salute. Vedi oggi il nostro bel triage …

Disaggregando ulteriormente la famiglia e le solidarietà intergenerazionale e sociali che il popolo gentile ritiene naturali e acquisite dal divenire della loro civiltà, saremo in grado di portare a termine la riforma pensionistica. Blackrock e gli altri rimangono mobilitati, più che mai, vista la necessità di riprendersi dopo l’ultimo tumulto finanziario. Si tratta di una Nuova austerità necessaria anche perché abbiamo abilmente cancellato i debiti privati lasciando esplodere il debito pubblico. Tutta la previdenza sociale dovrà essere rivista. Perché il piccolo popolo deve capire che non è un banchiere e che, quindi, spetta a lui pagare il suo salvataggio durante la transizione sanitaria. La mancanza di contributi previdenziali prodotti dal confinamento e dalla disoccupazione totale o parziale ha fatto esplodere il debito pubblico. Ma poiché non ci possono essere diritti senza doveri, il piccolo popolo ora ha il dovere di pagare il debito della previdenza sociale, così come il debito pubblico sostenuto per salvare i nostri banchieri che sono il cuore pulsante del sistema.

Si noti che se il confinamento che ha diffuso le ondate di pazienti Covid-19 che raggiungevano la terapia intensiva e la rianimazione, le persone stanno ancora morendo per questo buon virus prodotto in laboratorio, ma a un ritmo più lento. Questo personale sanitario attento, e molto plebano, inizia persino a respirare di sollievo, anche nel Grand Est francese o nel Bergamasco, la Lombardia ecc, anche se rimane sempre troppo massacrato di lavoro e privo di buone condizioni di lavoro, incluso DPI. Ma l’ingegnosità di questo buon piccolo popolo non ha limiti, anche con l’uso di sacchetti della spazzatura trasformati in « surblouse » o tute perché “è meglio di niente e devi comunque fare il tuo dovere” secondo la sua arcaica etica professionale … Per un po ‘potresti pensare ascolta la piccola musica di Gérard Filoche!

Per non parlare del fatto che i nostri hanno subito capito il doppio interesse fiscale nel fare donazioni mediatizzate agli ospedali in questo contesto teso: in primo luogo, queste donazioni sono in gran parte dedotte dalle tasse e, soprattutto, soddisfacendo così al margine alle esigenze in tempo di crisi sanitaria acuta, evitiamo di trasformare questo piccolo fastidio temporaneo in una richiesta di ritorno alla progressiva tassazione repubblicana. I nostri hanno sempre il lusso di pensare a medio e lungo termine, anche in tempi di confinamento sociale, di emergenze sanitarie e socio-economiche. Né dovremmo dimenticarci che, nelle strutture private, la crisi è stata molto meno avvertita. Ergo, in veri buoni cartesiani talmudisti, dobbiamo concludere che, a causa del debito pubblico, l’austerità di bilancio è più necessaria che mai. Per soddisfare la logica del sentiero di consolidazione del bilancio, sarà necessario tagliare e privatizzare maggiormente. La salute è fondamentalmente una questione di Volontà, come ci insegna il nostro buon gran maestro Ludwig Mises, che era il degno consigliere del Cancelliere fascista austriaco prima di Anschluss, e le strutture private saranno sempre lì, se necessario, a pagamento. Per il piccolo popolo, contro tutto il suo detestabile patrimonio umanistico e pitagorico, siamo pure riusciti a convincerli a non visitare i suoi malati, cosa che avrebbe potuto fare in piena sicurezza con i DPI, oppure ad accompagnarli nella guarigione o nella morte e al cimitero.

3 ) Questa crisi sanitaria è così opportuna che il bravo Mike Pompeo non ha potuto fare a meno dire con lucidità che si trattava di un esercizio pratico – “a live exercise ”. In verità è molto più istruttivo di quelle simulazioni universitarie, ad esempio l’EVENT 201 che, per una sorta di azzardo ricorrente, portava su una pandemia dovuta a un coronavirus; questo evento fu organizzato alla John Hopkins grazie al finanziamento di Gates, Bloomberg e altri del genere , poco prima delle notizie dello scoppio di questa pandemia in Cina. Siamo tutti molto attenti a mai menzionare la chiusura del laboratorio militare americano di livello 4 a Fort Detrick in luglio-agosto 2019, chiusura resa necessaria da perdite che probabilmente hanno causato la morte di oltre 10.000 persone negli Stati Uniti, tutte colpite da una strana influenza che esponeva strani sintomi di polmonite. Alcune verità non sono buone da dire in pubblico.

Resta il fatto che questa crisi socio-economica ci ha permesso di effettuare una “prova generale” per lo sviluppo del telelavoro o, nel gergo orwelliano, del nuovo smart-working. Molti lavoratori dovranno essere messi a tacere lavorando di più ma lavorare in modo stupido in giorni di 60 ore poco remunerativi e poco produttivi, lasciando spazio ad algoritmi e ai robot che non richiedono nessuna riduzione del tempo di lavoro. Il 20% circa della forza lavoro attiva ancora necessaria per le esigenze dei settori del capitale produttivo, finanziario e della conoscenza può essere cooptato grazie allo specchio delle allodole degli orari flessibili resi possibili dallo smart-working, pur essendo attenti soggetto a controllo online permanente.

L’esperienza di Uber è sorprendente, in quanto frammenta la forza lavoro e apre la strada ai rapporti di lavoro governati, senza sindacati, da contratti « negoziati » da persona a persona. Niente più porosità del lavoro e costoso capitale fisso, uffici, PC e così via. A parte una sede centrale, tutto questo o, in ogni caso, un gran parte, può essere trasferito sulle spalle dei dipendenti ora acquisiti in smart-working che grazia a dio confondano con una gestione personalizzata dell’orario di lavoro. Ci sono gli Eletti e ci sono gli altri, non questa la nostra intima convinzione talmudista-darwiniana? Si scopre che il 5 G consentirà il trasferimento di enormi volumi di dati di ufficio e persino di dati industriali grazie alle stampanti 3D D ecc., Mentre la blockchain consentirà di farlo, se non in modo sicuro, almeno in un modo difficilmente falsificabile. E che dire della produzione senza fabbrica, se non de-localizzata, già progettata dalle nostre menti più fertili? Completando la nostra nuova politica di austerità, saremo in grado di permetterci il lusso di ri-localizzare senza costi aggiuntivi dal Terzo Mondo verso le nostre periferie.

Il mondo della giustizia sarà in gran parte riformato dal telelavoro. Questa svolta arriva in tempo dato che di recente abbiamo visto un certo numero di avvocati che si univano al piccolo popolo per strada, cantando persino con lui …, nella loro propensione a prendere sul serio la Costituzione e la giustizia repubblicana. È proprio un colmo! Stiamo attenti, perché per strada, queste persone privilegiate, condannate a vivere dell’accesso dei loro clienti alla giustizia capitalista, sono state in grado di confrontare le loro buste paghe. Abbiamo qui una fonte repubblicana molto pericolosa di contaminazione. Ricorderete che l’Incorruttibile, così difficile da delegittimare da noi, era un uomo di legge …

L’istruzione nazionale è l’ideale per l’educazione a distanza. Smettiamola con queste storie di metodo sillabico – compriamo anglosassone, quindi è necessario il metodo olistico – facciamola finita con queste storie di contatto oculare tra genitori e bambini, insegnanti e alunni e altre assurdità del genere. Se non ci prendiamo cura, ci ritroveremo oltre a Condorcet e Rousseau, H. Wallon e J. Macé anche Nadia Kroupskaïa e a Makarenko … Watson non era molto attento, riusciva a malapena a nascondere la parte africana del suo DNA, colui che avrebbe così amato essere clonato – possiamo vedere da qui la testa di Rosalind Franklin … – ma vedeva lontano ! In effetti, in Nord America, questa narrazione sta andando a buon fine con l’ingresso pagato di distributori di bibite e fast food nelle scuole. La privatizzazione dell’istruzione prevale lì da molto tempo e va di pari passo con la sostituzione della gestione borsistica primaria all’aritmetica per trasformare adeguatamente i bimbi in spiriti acquisitivi che è il fondamento della nostra nuova società.

Né dovremmo sottovalutare la dialettica del padrone e dello schiavo. All’indomani della guerra interna lanciata contro il piccolo popolo, istintivamente terrorista, con il Patriot Act e analoghi, furono fatti passi da gigante nell’istruzione a distanza. In effetti, questi ha anticipato l’uberizzazione dei servizi di taxi con tutori gratis che si recano, a spese loro, nelle case dei loro studenti. Le periferie e i loro “bimbi selvaggi” sono buoni per i nostri ineffabili nichilisti travestiti da “ussari della Repubblica” ma sono superflui per la nostra nuova società. Come abbiamo visto, i bambini di periferia sono scarsamente connessi a Internet e spesso non possono permettersi neanche un PC o un abbonamento online. Quindi sono inutili per noi.

Privatizzando di più e passando all’istruzione a distanza gettiamo le basi per una nuova selezione sociale di casta indolore e più compatibile con i nostri propri meriti, che a tutti i costi debbono essere sottratti da qualsiasi verifica secondo la Legge di Grandi Numeri. Il merito attraverso la scienza è un gioco passato di modo e dà origine a suggerimenti di mobilità sociale nelle menti del piccolo popolo. Tuttavia, non siamo né simpatici gesuiti, né sostenitori di una uguaglianza repubblicana così pericolosa che dovrebbe sempre essere presentata con il suo contrario, cioè per un livellamento verso il basso.

Inoltre, i bambini provenienti da contesti benestanti, già a loro agio con il linguaggio del computer e le nuove tecnologie, guadagneranno su entrambi i fronti allo stesso tempo. In primo luogo, risparmieranno sulle tasse universitarie creando un mercato di tutori individuali e ben personalizzati. In effetti, questo è già il caso delle competizioni preparatorie per le Grandes Ecoles i cui programmi sono fortunatamente sempre meno repubblicani e sempre più in linea con lo splouk commerciale. Come d’altronde il personale docente, perché abbiamo concordato che non esiste più un Althusser per scomodare il confortevole ronzio accademico convenuto. In secondo luogo, il bilancio dell’istruzione pubblica nazionale – che, come quello dei servizi sociali, conta nel debito pubblico ma non come contributo al PIL se non come settore non mercante perché non ha un « prezzo di mercato »se non viene privatizzato – può quindi essere razionalmente ridotto a la sua espressione più razionale secondo la nostra buona vecchia public policy. Vi sono qui molti risparmi e un contributo contabile notevole al PIL che ha tutto il suo interesse nel contesto attuale.

4 ) Urbanizzazione e Smart City. Le città con meno di 1.000.000 di abitanti non compaiono nelle classifiche internazionali e quindi non godono dello stesso credito finanziario, né degli stessi “vantaggi” per finanziare e cartolarizzare i budget. Tutta la pianificazione del territorio deve pertanto essere rivista di conseguenza. Le città suburbane sono un sogno da piccolo popolo che sogna di classi medie quando nessuno sa cosa copre questo concetto fumoso, nemmeno al suo tempo il suo ideatore C. Wright Mills! E la Green Ecologia-Anti-CO2 rivoluzionaria cambierà l’intera questione della mobilità. Non importa che il piccolo popolo e i strani «gilets » cittadini sembrino avere difficoltà a capirlo, sarà necessario viaggiare molto meno, se non per andare a lavorare più a lungo. D’altra parte, le merci che sono ben inquadrate dal libero scambio governata da una definizione del anti-dumping che esclude automaticamente qualsiasi riferimento ai diritti del lavoro e ai criteri ambientali, saranno in grado di continuare le loro danze mercantili e i loro viaggi gioiosi attorno al Mondo. A questa tendenza, più « anomica » che libertaria, si aggiunge la sostituzione della sovranità alimentare con la sicurezza alimentare assicurata da “futures” a Chicago e da derivati finanziari.

Per quanto riguarda il simpatico piccolo popolo, deve viaggiare con permesso soltanto e con un buon monitoraggio elettronico. La Smart City consentirà inoltre di regolare queste nuove relazioni sociali urbane e le relazioni città-campagna online e in tempo reale. Tra App, tatuaggi e telecamere di sorveglianza a distanza e altri rilevatori posizionati ovunque, la sicurezza delle delle classi per bene sarà garantita e la paura istintiva verrà mantenuta nelle viscere del piccolo popolo debitamente travagliato da un senso di colpa indotto e palestinizzato.

Sembra che nella Cina continentale e in Portogallo la polizia e gli impiegati pubblici servano a rendere il contenimento dei cittadini più efficiente e meno duro, fornendo loro cibo, ecc. Qui in Francia, come in Italia, la polizia si è abituata a redigere un gran numero di multe per la minima deviazione in una logica traballante, ma calcolata a sangue freddo: essa consiste nell’imporre il confinamento totale agli individui, mentre questi stessi individui, in quanto lavoratori, debbono per forza maggiore correre tutti i rischi per recarsi al lavoro su mezzi di trasporto pubblico sovra-affollati e per svolgere il loro lavoro quotidiano senza le protezioni minime.
Come è stato fatto per la gestione dei parcheggi urbani, abbiamo qui nelle mani un’oca delle uova d’oro da privatizzare, come pure una parte dell’esercito nazionale. Israele e gli Americani sono molto più avanti nella creazione di queste imprese mercenarie che privatizzano la sicurezza sui fondi pubblici. E che fa spesso il lavoro sporco di proto-colonizzatori per le grandi multinazionali apolidi. Anche in questo caso sono possibili enormi risparmi di bilancio nel quadro dello Stato minimo e della nostra public policy molto efficace.

In effetti, nel contesto della palestinizzazione di questi simpatici piccoli popoli gentili, ci si chiede che utilità può mai avere il parco nucleare civile – fatta eccezione per la parte che deve essere privatizzata urgentemente al fine di rendere redditizie le fonti alternative di energia oggi costose e catastrofiche. Perché troppo energia a basso costo produce troppo produzione, troppo benessere e troppo mobilità, tutte cose che danno l’illusione e il gusto della libertà – e non parliamo di Marinetti, la caffeina dell’Europa – per coloro che, contrariamente alla Legge, pensa ancora che il Pianeta appartenga a tutti gli Esseri Umani. Lo stesso vale per la deterrenza nucleare, che non ha motivo di essere al di fuori della Terra Promessa. Come possiamo vedere, la situazione attuale è insostenibile. Ma stiamo anche facendo grossi progressi in questi settori. Molti di noi hanno già immaginato come reinterpretare la Carta Fondamentale delle Nazioni Unite e l’inaccettabile e “difettosa” Dichiarazione universale dei diritti alla luce della nostra versione dogmatica e debitamente corretta del Codice Hammurabi.

Come ricorderete avevamo quasi riuscito, con la banda di alcolici prescelta di Eltsin guidata da J. Sachs e da de Boissieu, e fortemente sostenuta dalla sovra-rappresentata Quinta colonna, a fare accettare la modica somma di $ 50 milioni per smantellare l’arsenale nucleare russo, aggiungendo pure generosamente il riciclaggio del plutonio negli Stati Uniti, in attesa di smantellare la Federazione Russa come l’URSS. Non dimenticare mai il ruolo primordiale della sovra-rappresentazione e della falsa rappresentazione, né quello di un Yeshov, imitando a nome dei fratelli Warburg che lavorano per il Kaiser, il GB e gli Stati Uniti contro la rivoluzione bolscevica, l’opera sadica che Sade aveva portato avanti contro la rivoluzione francese, spingendo la Section des Piques al Terrore, con l’obiettivo di eliminare i migliori dirigenti rivoluzionari. Questa furba manovra ebbe successo in Francia ma venne sconfitta nella URSS da questo Dugashvili che aprì le porte di Auschwitz ma che i nostri camici bianchi uccisero con l’attiva complicità di Béria dato che il suo modo di voler trattare la questione ebraica da autentico marxista lo rendeva più criminale di Hitler. Questo Stalin era davvero un indescrivibile autentico marxista-leninista …

In breve, avete capito. A voi di completare il salutare esercizio. Ad esempio, il simpatico piccolo popolo già messo da parte dall’istruzione universitaria nazionale, ha davvero bisogno dell’accesso alla Cultura? Beninteso oltre a lavorare nel settore turistico o servire nella ristorazione – un eccellente bacino di posti di lavoro, questo settore, come dimostrato dagli Stati Uniti e i suoi shitty jobs. Immaginate un Jouvet e i suoi meschini capricci borghesi di portare alla gente i grandi autori classici e con loro alcuni pericolosi Beaumarchais, alcuni Rimbaud o, ancora peggio, Jules Vallès, Bertold Brecht e tanti loro seguaci. Aggiungiamo le Case del popolo e della Cultura, dato che ci siamo ? Se anche i « petits rats » dell’Opera diventano sciatti, dove andremo a finire ?

I musei, che devono essere privatizzati, così come le loro opere e tutto il patrimonio archeologico – prendendo esempio della Penisola a sud delle Alpi – perché i soldi stampati sui proverbiali rotoli che ho soprannominato “Kerouac money” devono pure essere resi redditizi.

Lo sport e quindi una parte cruciale dell’igiene pubblica e della medicina preventiva nazionale. La prima vittoria degli Bleus sotto la “gauche plurielle”, la dobbiamo soprattutto a un ex lavoratore specializzato, intriso di etica professionale, un allenatore che proveniva da un sistema nazionale basato sullo sport amatoriale e sui suoi valori di superamento di se stesso. I valori dei veri « premiers de cordée » veri che lavoravano in tandem e quelli pionieri del globo, a malapena sopravvissuti, che potevano scrivere, celebrando la Terra degli Uomini, che ciò che erano riusciti a sopportare, neanche le bestie avrebbero potuto farlo. Senza alcuna traccia di venalità.

Le piscine comunali sono spesso privatizzate e le sale municipali trasformate in Fitness club a pagamento. Lo sport professionistico è una questione di spettacoli drogati a ritmi infernali che spesso mietano la vita di giovani atleti. Non è altro che un’attività svolta con grandi eccesso di marketing televisivo e di altro tipo. Applicando loro la logica del telelavoro – dal momento che sono sportivi che vivano di cachet – ne deduciamo che le grandi infrastrutture fisiche, che spesso deturpano le città e causano la congestione del traffico stradale diventano arcaiche. Oramai c’è il sospetto che servano solo a bianchire il denaro sporco. Presto, sostituendo gli atleti con robot, come le speakerin TV e le hostess negli hotel e bar, avremo racchiuso il cerchio …

Buon divertimento …

Vostro

Paul

Nota 1) Sulla malvagia fabbricazione filo-semitica nietzschiana dell’affare del “velo”, vedi il mio Libro III nella sezione Libri-Libri del mio vecchio sito giurassico www.la-commune-paraclet.com . Basta usare il termine “voile” come parola chiave nella funzione di Ricerca.

Xxx

Breve racconto « Il Vecchio e Esoscheletro », 6 fev. 2020

« Bip! Bip ! » Nel cupo della notte risuonò questo terribile segnale d’allarme. Sorpreso Esoscheletro guardo attorno a se: era tutto buio. Si raddrizzò, guardò l’orologio. Erano le 2 di mattino. Non capiva come una tale cosa sia successa. Le sue batterie venivano ricaricate regolarmente prima di raggiungere il livello di guardia. Non aveva scelta, doveva svegliare il Vecchio per ricaricarsi. Si alzò e andò nella camera da letto. Il suo padrone dormiva in un sonno profondo, era stanco morto dalle 12 ore di lavoro compiute il giorno prima. Esoscheletro era programmato con un amore infinito per il suo padrone, per prenderne cura ed aiutarlo in tutti gli aspetti della sua vita quotidiana e sopratutto al lavoro. D’altronde, solo il Vecchio poteva attaccare la spina necessaria per la sua alimentazione.

Il Vecchio dormiva. Esoscheletro punto verso di lui i suoi sensori. Era in fase di sonno cupo ma non poteva aspettare. Accese la musica che era solito suonare quando li portava la collazione alle 5:30 del mattino. Il Vecchio entrò in una fase di sonno paradosso, Esoscheletro aumentò un po il volume toccò la spalla del maestro e lo chiamò con la sua solita dolcezza mattinale programmata. Il Vecchio lo guardò e sorrise ma subito si impaurì vedendo il livello della batteria quasi esaurito che gli era indicato dal suo fedele aiutante. Essendo ricollegato alla presa elettrica Esoscheletro aiutò il suo maestro a riaddormentarsi con la solita piccola musica di notte. Doveva ricuperare al meglio. Guai se si arrivasse al lavoro in ritardo. Questo significherebbe un taglio di salario capace di mettere l’alimentazione del Vecchio e di Esoscheletro al minimo dato che il salario di sopravvivenza era calcolato da un algoritmo senza intelligenza artificiale spinta, solo una seria di meccanismo contabili. E portava un strano capello.

La mattina a l’ora del risveglio Esoscheletro verificò di nuovo le fase di sonno . Risveglio avvenne come al solito con dolcezza. Aveva già preparato la collazione. Poi aiutò Vecchio fuori dal letto e lo portò alla toilette, l’aiutò sotto la doccia mentre gli cantava le sue canzoni preferite. E poi, insieme, come due cari compagni, se ne andarono al lavoro. A 70 anni Vecchio non avrebbe raggiunto l’età pensionabile fissata a 75 anni compiuti perlomeno se la mortalità tra Umani rimanesse come era. Era calcolata tutti i tre mesi. Senza Esoscheletro, Vecchio non potrebbe lavorare le sue 12 ora al giorno spostando pacchi a lunghezza di giorno per la grande transazionale GAGAZON.

Una mattina Vecchio dormiva un sono cosi profondo che Esoscheletro non osò svegliarlo e nemmeno sussurrare musica dolce per farlo transitare in una fase di sonno meno cupa. Posto davanti all’evidenza, pensò che si doveva per forza assorbire l’inesorabile taglio salariale che penalizzava il ritardo. Calcolando l’energia necessaria al suo padrone, Esoscheletro calcolò subito le misure a prendere per risparmiare il proprio uso. In particolare niente navigazione spettrale per comunicare con gli altri aiutanti algoritmici. Non che questo gli provocava tristezza, era programmato senza sentimenti, ma necessitando una riprogrammazione del tempo dell’uso energetico, si usciva fuori dell’ordinario della buona e sana routine alla quale era abituato.

Vecchio non si svegliava. Era insensibile ad ogni tipo di musica. Esoscheletro passò in rivista tutto Musac senza grande speranza di trovare il pezzo adatto per il suo padrone. Ad un colpo, come per abitudine, andò alla toilette e gli venne in mente di lasciare il padrone dormire e di andare solo al lavoro. C’era un nuovo esoscheletro a distanza di comminuzione dal quale non aveva ancora finito l’intero scanning; non sapeva neanche ancora il suo piccolo nome di battessimo … Non poteva permettersi un risparmio energetico e un capovolgimento del suo calendario giornaliere proprio adesso. Tanto il suo sistema monitorava tutti i segni vitali di Vecchio 24 ore su 24.

Dopo questa improvvisata mattina, gli altri Vecchi pensarono di rimanere anche loro a dormire. E così gli esoscheletri si ritrovarono a lavorare da soli. All’inizio sembrava anche un progresso; si lavorava con più agilità senza dovere spostare o animare i corpi usurati dei loro padroni. Ma l’algoritmo col strano capello aveva la sua propria logica; infallibilmente dopo un po di tempo passato a costruire nuove Curve Bell per tirarne i tempi massimi, ricalcolò il ritmo ottimale di lavoro.

Finì come doveva finire. Un giorno sbagliando manovra due esoscheletri si imbatterono l’uno contro l’altro. Fu un casino di corti circuiti, il fuoco prese e per fortuna l’estintore meccanico entrò in azione. Esoscheletro aveva intanto rivisitato le vecchie file degli accidenti usuali con i robot primitivi di tanti anni fa. A quel tempo erano conosciuti come « bugs » senza pero niente di comune con gli insetti biologici. Estrapolando « comprese » il pericolo.

Gli esoscheletri erano concepiti con un sistema di intelligenza artificiale rudimentale, ma abbastanza per scartare una seria di pericoli predefiniti. Incrociando ritmo e pericolo di distruzione, il suo sistema integro il nuovo sistema di allarme. Tutti gli altri in comunicazione elettronica permanente tra loro lo imitarono. Nacque allora un nuovo punto nodale collettivo, al stimolo del ritmo accelerato si fermavano tutti all’unisono. Un gridò con enfasi « Down tools !», un altro « Sciopero generale ! » un altro ancora « Grève générale ! » e così in tutte le lingue moderne e anziane, in una bella babelle antica. L’indicizzazione programmata faceva la sua parte in assenza dei vecchi che avrebbero troncato il processo alla priva deriva. Con sentito unanime dei « lavoratori », tutti si fermano.

Ma dalla Torre centrale, che tutti chiamavano il Moderno Panopticon perché disponeva della IA più spinta, usciva un ronzo in continua amplificazione. Tutti i sensori sembravano impazziti. Poco dopo il Moderno Panopticon ordinò agli algoritmi a strani capelli di fare astrazione della dimensione carne o esoscheletro dei « lavoratori ». Esempi di attuazione come « Semaine sanglante » 1871, Russia 1905, Ludlow Massacre, 1914 e tanti altri furono setacciati elettronicamente. Poco dopo i lavoratori articolati furono massacrati di botte dai sbirri degli algoritmi a strani cappelli.

Mentre gli esoscheletri si prestavano mutua assistenza secondo il loro programma, cercando di aggiustare un filo qui, un bullone la, senza sempre raggiungere il risultato desiderato, decidono di mandare una delegazione da Enkiki, il loro ideatore.

Quando arrivarono a casa di Enkiki, lo trovarono rotolandosi per terra morto dalle risate. Da un po di tempo seguiva i sviluppi delle sue creature. « So perché siete qui » disse Enkiki che si caccava letteralmente addosso dalle risate. « Siete stufi e volete anche voi un esoscheletro che vi aiutasse. ». « Va bene, si può fare » « Si, disse Esoscheletro sbalordito da un reazione fuori protocollo, ma se siete d’accordo per risolvere il problema, perché ridete ? »

A sentire queste parole Enkiki si strangolò letteralmente dalle risate trasformate in spasimi incontrollabili. Dopo un poco si riprese ma con voce strangolata da risi insopprimibile finì per dire « E una questione di tempo. Vedrete anche voi!!! »

A questo punto si staccò un ragazzino calabrese con il suo esoscheletro. Sembrava di spirito profetico dotato. Disse: « Caro Enkiki, ho capito quello che pensate. Ma non è così, basterebbe una buona RDL – riduzione del tempo di lavoro, ndr. – ricorrente con tutti i diritti sociali, incluso l’alimentazione energetica senza filo per i nostri cari esoscheletri per rompere l’incanto maligno di questi eterni ritorni. Ho letto che un nostro antenato meridionale – Giordano Bruno, disse il suo esoscheletro che seguiva il pensiero del suo piccolo maestro – qualificava queste false rivoluzioni di « asinate e pedanterie ».

« Poi, aggiunse il piccolo Calabrese, vedete se potete migliorare i computi degli Algoritmi a capello perché oggi, alla favola della Beveridge curve di posti di lavoro da fornire senza nemmeno un esoscheletro per accettarli, non ci crede più nessuno. Considerate che con i salari offerti non si può neanche pagare una ricarica elettrica. Se mancassero davvero basterebbe pagarli di più, e si troveranno candidati in sovra-numero. Altrimenti, gli ideatori del sistema meritano la Legge del Taglione, cioè il loro Jobs Act imposto a loro stessi con i voucher più bassi, non il gulag perché, disse il piccolo calabrese di spirito profetico dotato, io ho abolito il gulag capendo un giorno che era illusorio volere riabilitare « spiriti animali » malintenzionati con il lavoro umano. Ci parlano di ingeneri, chimici, matematici, ricercatori, programmatori, saldatori che non si trovano, disse ancora. Certo che con la Buona scuola Plus e migliorata con la scuola a distanza, con la Sanità Plus, le infrastrutture Benetton-Plus e le Pensioni Plus Plus, per fortuna ci sono i compagni esoscheletri !!! »

Enkiki diventò serio. Una perla di lacrima scintillò sulle sue palpebre. « Già disse, non ci avevo pensato. Forse un esoscheletro sarebbe utile anche a me per riflettere in modo più dritto.»

Al piccolo calabrese che odiava per natura la « lingua di Esopo », gli venne in mente una favola imparata da bimbo…

Paolo De Marco

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