Haircut, bank run e bail-in a l’italiana? 2 dic. 2019

Posted: 2nd Dicembre 2019 by rivincitasociale in Economia, Pubblicità
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Qualcuno si ricorderà il trattamento del popolo greco: un referendum tradito, i titoli greci dichiarati spazzatura – junk – e dunque la Grecia messa fuori dei mercati internazionali con una BCE che, per mandato, non poteva più comprare i suoi titoli sul mercato secondario; un piano di « salvataggio » – leggere: di strangolamento – dello Stato e delle banche greche in difficoltà da parte dei Stati europei più vulnerabili ai titoli grechi con un bel HAIRCUT sui titoli ed il bloccaggio dei conti in banca per paura di un BANK RUN; la messa sotto tutela con deregolamentazione muro a muro e privatizzazioni massicce e selvagge che non risparmiarono né i porti né certe isole, e con tagli draconiani ai servizi pubblici, incluso ai servizi sanitari, ai salari ed alle pensioni (1); una ristrutturazione del debito per l’eternità con l’obbligo di assicurare un avanzo primario di almeno 3 % del PIL anno dopo anno per pagare gli interessi sul debito ristrutturato; la micidiale repressione poliziesca e cosi via. Senza minimamente intaccare i privilegi degli armatori o dei ricchi già favoreggiati da una fiscalità regressiva e da una evasione fiscale gigantesca.

Nella prefazione del « Capitale » Marx avvertiva sui costi dell’emergenza del capitalismo già verificati in GB, scrivendo « De te fabula narratur ». Meglio prevenire che guarire.

Il sentiero di consolidamento fiscale è fallito, il debito pubblico italiano non è sostenibile ed è invece a due ditta di essere considerato spazzatura, impedendo allora gli acquisti della BCE che fin ora hanno mantenuto lo spread basso. Le banche italiane sono piene di titoli statali e di altri titoli dubbiosi o addirittura già spazzatura. Senza ricorso al credito pubblico non esiste nessuna uscita di sicurezza che non sia il haicut ed il bail-in. Il ricorso al credito pubblico con controllo pubblico, e non con la socializzazione delle perdite a favore del settore privato, è costituzionalmente dovuto – Articolo 47 sulla tutela dei risparmi e articoli sull’economia mista – come d’altronde il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini (2). Questo ricorso dovrebbe, al minimo, essere confermato nella discussa riforma scartando ogni altro tipo di salvataggio in Italia sotto tutela del MES riformato. (3) Gli altri Stati della UE potranno scegliere anche loro a quale tipo di salvataggio eventuale vorranno ricorrere se necessario. (In Spagna, Rajoy, cosciente della storia sovrana del suo Paese, aveva giustamente scartato il ricorso al OMT, predecessore di questa scellerata riforma…)

Con la sua flat tax, e quello che G. Bush Sr chiamava la « voodoo economics », la Lega di Salvini-Bannon è ancora più pericolosa degli altri partiti oggi rappresentati in Parlamento. Perciò serve un referendum nazionale.

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni internazionali – Economia Politica Internazionale

1 ) Vedi « THE BODY ECONOMIC: why austerity kills, by David Stuckler and Sanjay Basu, HarperCollins Publishers LTD, 2013. A critical review. », in http://www.la-commune-paraclet.com/Book%20ReviewsFrame1Source1.htm

2 ) Questi diritti includono, senza se e senza ma, l’inviolabilità del domicilio, la sicurezza della persona ed il rispetto scrupoloso del « due process ». Vedi le mie denunce nella Homepage di http://rivincitasociale.altervista.org

3 ) Sulla riforma del MES, dell’Unione Bancaria Europea e del budget europeo vedi il sito http://rivincitasociale.altervista.org

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