Commenti disabilitati su Primo Maggio, festa delle lavoratrici e dei lavoratori.

A tutte e tutti i sangiovannesi,

Con nostra più grande sorpresa, a San Giovanni in Fiore, non fu organizzata nessuna manifestazione per celebrare il 1 Maggio, festa delle lavoratrici e dei lavoratori.

Per rimediare a questo incomprensibile oblio collettivo, vogliamo dedicare questi saggi alle nostre cittadine e cittadini, attivi o meno. Il primo è del genero di Karl Marx. Oltre ad essere marxista era anche dottore in medicina. Fu quello che preparò il dossier medicale col quale si dimostrava che oltre 8 ore di lavoro, l’usura fisiologica del lavoratore rendeva il processo di produzione meno produttivo. Sulla base del dossier presentato da Jules Guesde, l’Assemblea nazionale francese votò a favore della giornata di 8 ore. Fu una delle più grandi conquiste del mondo operaio.

La spartizione del lavoro socialmente disponibile tra tutte/i le cittadine/i idonei a lavorare è dunque la strada maestra per raggiungere la migliore produttività microeconomica e la migliore competitività macroeconomica.

In un mondo nel quale, oltre il disastroso Jobs Act, con i suoi licenziamenti a gogò, i voucher e il lavoro nero, le direttive europee permettono ormai settimane di 60, 65, anzi 72 ore con intermittenza, il libro di Lafargue merita di essere riletto senza fermarsi al titolo. Questo titolo fu scelto da Lafargue come una dovuta provocazione per rivendicare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori, e non solo dei più fortunati, al tempo libero necessario per l’emancipazione socio-economica e culturale umana. Vedi:

1 ) Paul Lafargue, Il diritto all’ozio, la religione del capitale, http://www.fondowalterbinni.it/biblioteca/Lafargue.pdf

2 ) La base teorica per questa scelta di società, assieme alla critica definitiva dell’economia meanstream, è disponibile nel mio Compendio di Economia Politica Marxista, nella Sezione Livres-Books del sito; www.la-commune-paraclet.com Va sottolineato che, in Italia, il tasso di occupazione si aggira attorno al 57 %, mentre in Calabria è attorno al 38 %. Questo nonostante la Costituzione riconoscesse il diritto al lavoro, il diritto alla solidarietà nazionale e il diritto alle pari opportunità.

3 ) E per finire la bella canzona delle mondine rivisitata dai nostri partigiani: https://www.youtube.com/watch?v=4CI3lhyNKfo&sns=em

Buono Primo Maggio a tutte e tutti.

Paolo De Marco

2 Maggio 2017

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