Commenti disabilitati su Rapido commento. ESTABLISHMENT PROCONSULARE D’ITALIA = COME SALVARE LA PELLE CON DEBITI POI DA FARE PAGARE AI CITTADINI – MES – E AGLI EUROPEI – COVIDBONDS NATI MORTI, 20 marzo 2020.

Nota di lavoro.

Dunque l’aspetto strutturale attuale della crisi è di gran lunga peggiore di quello del 2007-2008. Questa volta, la crisi economica si era già manifestata. Questo perché i dati della produttività microeconomica sono fallaci oltre ad essere bassi – lo dimostra la media di 80 miliardi di euro mensili di buybacks nella UE. Per parte sua la competitività macroeconomica – infrastrutture e servizi sociali pubblici – è distrutta. La finanza speculativa è arrivata al capolinea, gira su se stessa grazie ai QE, Tltro etc. Ci sono 1.5 quadrilioni di derivati, incluso CDS e OTC, secondo la BIS, fine 2029- Ma cosi facendo si distrugge l’economia reale e la fiscalità dello Stato. Dunque la finanza speculativa richiede fatalmente più liquidità e meno tasse, perciò meno servizi, più deflazione salariale e meno salario differito ecc., ecc. In breve, la classica spirale verso il basso che i primi keynesiani temevano ma che questa banda di scellerati neoliberali monetaristi nutrano nella loro corsa verso il ritorno ad una società della nuova domesticità e della nuova schiavitù.

Questa devastante crisi strutturale e finanziaria è ancora solo al suo inizio. Andrà oltre alla crisi sanitaria che ne fu il secondo catalizzatore dopo la guerra dei dazi. Per uscirne bisogna spezzare il rapporto di cannibalizzazione imposto dalla finanza speculativa egemonica all’economia reale e alla fiscalità dello Stato. Il ritorno al credito pubblico per finanziare il debito pubblico e para-pubblico è l’unica soluzione percorribile.

La guerra dei dazi irrazionalmente ma patologicamente lanciata dal piccolo gruppo dominante filo-semitico nietzschiano « americano » confrontato alla loro sconfitta causata dai loro propri trattati di libero scambio, ha messo tutto l’Occidente in ginocchio. L’ultimo trimestre italiano esibiva una crescita zero, in realtà fortemente negativa quando si considerano i 3 % o 3.5 % aggiunti in modo fallace al PIL con la modifica della contabilità nazionale del 2014. Se non altro, questa modifica non rappresentava nessuno impiego realmente aggiunto – ad esempio la nuova valutazione della droga, della prostituzione, di certi armamenti ecc. Idem altrove, ma un poco meno in Francia grazie ai 11 miliardi di euro elargiti per calmare i Gilets jaunes … e preparare l’attacco al regime pubblico di pensione dopo la distruzione dello Statuto dei lavoratori con la Loi travail. Nota che con la definizione del debito pubblico in percentuale del PIL secondo il Trattato di Maastricht, il regime di pensione – o di Sanità – pubblico costa meno della metà del regime privato che non copre tutti i cittadini. Non di meno viene contato come debito pubblico in astrazione del suo contributo al PIL perché, a differenza del regime privato, non ha un prezzo di mercato!!! Purtroppo, a differenza dei regimi privati, i regimi pubblici rispondono ai bisogni dei cittadini e favoriscono la produttività e la competitività. Ad esempio pochi anni fa GM e l’industria automobile americano furono salvate con giganteschi bailouts statali solo perché l’attrizione continua della loro forza del lavoro dai robot ecc, non consentiva più di onorare i regimi di pensione in-house. Non di meno si imita questo modello filo-semita nietzschiano. Anche per la sanità, come oggi ovvio a tutte.i …

Oggi la crisi scatenata dal Covid-19 riassume tutte queste caratteristiche: industria al rallento, catene del valore spezzate, « échelle de la valeur » macro più distrutta di prima (1), industria in quasi fallimento a catena, banche e quasi banche già sull’orlo del baratro e oggi pronte a cascare nell’abisso. Risultato? Con la finta di aiutare i salari si mettono tanti lavoratori in cassa integrazione (2) o analogo, senza troppo badare ai disoccupati e inoccupati – più migranti e senza tetto – in un Paese nel quale l’ISE per l’assistenza pubblica è di 3000 euro annui familiari. Questo non può che rallentare ancora di più una domanda interna già fortemente in calo. Detto questo, e malgrado una inarrestabile curva dei contagi, si costringe molti lavoratori a rischiare la vita per recarsi al lavoro utilizzando mezzi di trasporto affollatissimi, il tutto senza le più minime protezioni. Il sistema sanitario oggi messo all’angolo dalla crisi del Covid-19 dimostra cosa vale la privatizzazione lombarda leghista e associata, incluso nel Sud etc. Questa gente chiede ancora l’autonomia differenziata dopo avere distrutto LEP e LEA con un federalismo fiscale coscientemente implementato senza il minimo studio di impatto preliminare. Conosciamo tutti il trucchetto: Distruggere preventivamente i regimi pubblici per poi imporre riforme ancora peggiori ma presentate come rimedio al male così creato. A questo vanno aggiunte le banche – come Unicredit che perde une bona fetta in Borsa- e le quasi banche, cioè i vari fondi – money funds, equity funds, hedge funds ecc., tutti di nuovo sull’orlo del precipizio – vedi Bridgewater ecc. Le Borse oggi rappresentanti eccellenti della finanziarizzazione speculativa e dei suoi improbabili E/P Ratios cala come mai prima. Aggiungiamo i problemi esistenti prima come quelli della Deutsche Bank e quello assai grave dei Non-performing Loans in pancia delle banche e quasi banche. Con un ratio prudenziale molto basso, vedi Basilea 3. Per questi attori speculativi affiancati dalle loro rating agencies – non esiste una rating agency europea ! – la tentazione di rifarsi con lo spread è fortissima. Tanto per questi rusteghi – Goldoni poi emigrato che le conosceva bene – paga sempre Pantalone …

Il rimedio utilizzato è quello sperimentato prima. «Throw money at it!» « Whatever it takes ! ». Dunque, interessi direttori bassi – da riformulare tenendo conto del tasso di inflazione!!! (es., Federal fund rate abbassato di un punto il 15 marzo 2020 in un margine da 0 % a 0,25 % ma con una inflazione a febbraio di 2.335 % . QE 5, E in Europa nuovo QE più Tltro e acquisto – sempre sul mercato secondario – di corporate bonds, valutati da firme come BlackRock et al.. In totale fin qui la BCE mette a disposizione dei paesi membri 175 miliardi di euro al mese. (Per l’Italia, rimane da non essere dichiarata junk come lo fu la Grecia, dunque tagliata via da questi « aiuti » della BCE). Si aggiungono altri miliardi giornalieri per gli overnight repos causato da un cronico « credit crunch » frutto di queste liquidità. Di nuovo, per capire l’assurdità per l’economia reale basta guardare ai buybacks e ai E/P ratio delle imprese quotate in Borsa ad es. Tesla !!! La FED ha rilanciato tutta la gamma dei suoi acquisti di Commercial papers. Fra poco – dato che il gruppo speculativo detto FIRE include il Real Estate – ci saranno interventi a favore come quelli già effettuato durante la crisi dei subprimes per Fanny and Freddie. Tanti proprietari di casa ridotti alla disoccupazione o alla precarietà non potranno più pagare i mutui.

Dato che i piani di aiuti statali diretti o per via fiscale sono finanziati dal debito pubblico, si prende l’opportunità di effettuare alcune nazionalizzazioni marginali ma senza nessuno planning per il future dato che seguiranno la linea di condotta della socializzazione delle perdite, con la speranza di potere ri-privatizzare dopo la crisi. (Alitalia, forse Renault ecc.)

In somma, tutti i settori dell’economia non funzionano più senza l’aiuto continuo della FED o della BCE. QUESTO È LA CHIAVE DI INTERPRETAZIONE. Non è più capitalismo, la legge liberale della competizione – la « libertà » borghese associata al « mercato » capitalista ? – non prevale più. E un regime corporativista filo-semitico nietzschiano come il fascismo fino al 1938 ma con la modifica dell’egemonia finanziaria. La rappresentanza democratica seguirà la stessa logica – esempio autonomia differenziata, tagli ai parlamentari, leggi di sicurezza ecc.

E vero che la BofE aveva iniziato gli ABS segno pionieristico di questa deriva; fu seguita dalla FED – incluso per il Real Estate – poi da Draghi. Ma si pensava che fossero interventi temporanei. Pero, come prevedibile, il « reset » non fu possibile – vedi ad esempio il mio saggio « The Fed dilemma » nella sezione International Political Eocnomy del mio www.la-commune-paraclet.com. L’inetta politica dei tassi negativi per ripagare il debito pubblico con il risparmio dei focolari ideata dai pitre Blanchard, Summers et al., morì prima di nascere. In effetti l’economia reale, senza reale produttività e con la deflazione salariale e la precarietà al posto della Riduzione del Tempo di Lavoro, non permetteva nemmeno un lentissimo reset. (In oltre, il calo del prezzo del petrolio è benefico per tutti con le eccezioni degli USA – shale gas and oil – e della UE venduta ai costosi e inetti Green bonds; questi rovinano i costi di produzione relativi delle nostre Formazioni sociali malgrado il fatto che il CO2 risulta benefico alla vegetazione e segue i cambiamenti climatici non le precede. Dunque questo tipo di intervento delle Banche Centrali è permanente. Sapendo pero che non c’è un divario chiaro tra questo « casino » speculativo e l’economia reale o la fiscalità dello Stato, già rovinata con le tax expenditures e la sua aggressiva regressività a-costituzionale.

Ma questa scelta, oltre a rovinare queste due, accumula un debito pubblico impossibile da ripagare, In Italia con un debito già attorno al 134 % del PIL non era più possibile rispettare il Fiscal compact – cioè abbassare il debito di 1/20 ogni anno per il tempo necessario a raggiungere il 60 % del PIL secondo il Criterio di Maastricht. Immaginarsi ora un debito di oltre 150 % del PIL se la crisi durerà ancora per più di 2 o 3 mesi!!! (3)

In questa circostanza, cosa sceglie di fare l’Italia e la UE? Fanno saltare il Fiscal Compact – comunque già defunto sin dal 31 dicembre 2018 – per salvare industrie e banche e quasi banche nell’immediato, ma l’Italia o, per più precisione, il suo degenerato Establishment vuole firmare subito il MES, cioè il FMI europeo con le sue conditionalities, scartato pochi giorni fa da altri paesi membri. Perché questa follia? Semplicemente per essere sicuri che il loro salvataggio finanziario non sarà minimamente pagato da loro stessi con, ad esempio, le nazionalizzazioni permanenti e il ritorno alla fiscalità costituzionalmente progressiva (4) Direbbe Shakespeare « c’è logica in questa perversità e irrazionalità di classe».

Senza credito pubblico, senza Riduzione del Tempo di Lavoro, e ricostruzione delle infrastrutture e dei servizi pubblici e senza nuova definizione dell’anti-dumping (5), non c’è nessuna via di scampo per i popoli.(6) E meno di tutti per il popolo italiano, visto che questa miserabile Italia nuovamente filo-semitica nietzschiana è ritornata – non ridete, non piangete – ad essere il « modello » da seguire … anche per l’OMS (?) « Non faceva così buoi sin dal 1922 » (Fellini in Amarcord )

E un schifo. Che merita una determinata e democratica ribellione.

Paolo De Marco, ex-pofessore di Relazioni internazionali – Economia Politica Internazionale.

Note :

1 ) Per il concetto di «s cala del valore » macroeconomica vedi il mio Keynesianism, Marxism, Economic Stability and Growth (2005) – Sezione Livres-Books del mio vecchio sito giurassico www.la-commune-paraclet.com ) Questo concetto macro fu ripreso senza referenze dal Rapport Ramses 2007 ma in tipica forma microeconomica di « catena del valore ». Malgrado l’illusione di un microeconomica senza macroeconomia di pitre come Tirole, il valore di scambio delle merci e servizi è sempre creato in una determinata Formazione sociale, nazionale o multinazionale. Vedi ad esempio le leggi sullo Statuto dei lavoratori e lo smantellamento dei servizi sociali, cioè del « reddito globale netto » dei focolari. Oggi si paga sempre di più il salario individuale netto con il salario differito e con l’accesso ridotto e spesso a pagamento alle infrastrutture e ai servizi pubblici L’Organigramma delle transnazionali ha il suo uso – ad esempio, per determinare il peso nazionale relativo dei clusters economici – ma non per questo.

2 ) a ) Il Maxi Decreto “Cura Italia”: dettagli e avvertenze per l’uso

di Redazione Contropiano https://contropiano.org/news/politica-news/2020/03/18/il-maxi-decreto-cura-italia-dettagli-e-avvertenze-per-luso-0125440

b ) PMI, allarme liquidità: “Servono altri 15 miliardi nei prossimi 3 mesi”

Lo studio è dell’Osservatorio Cribis su un campione di 84mila PMI. Tempi lunghi nei pagamenti e calo dei fatturati schiacciano la spina dorsale dell’imprenditoria italiana, editato in: 2020-03-20T09:31:29+01:00 da QuiFinanza . 20 marzo 2020 https://quifinanza.it/lavoro/pmi-allarme-liquidita-servono-altri-15-miliardi-nei-prossimi-3-mesi/363332/?ref=virgilio

3 ) Il QE 5 è di 750 miliardi. Il Mes al massimo avrà 500 miliardi ma non caduti dal cielo, bensì forniti dai paesi membri ai quali si chiede di pagare il cappio con il quale il loro popolo sarà appiccato con la loro attiva partecipazione. Competenza tutta italiana tra Cottarelli, Boeri, Ichino, Prodi ecc, ecc. – di questi, te ne danno 13 per ogni dozzina e di più, cosa verificata dall’andamento odierno della Repubblica « nata dalla Resistenza ». Per gli eurobonds stessa cosa … In effetti, se non hai distrutto l’IRI non ci arrivi a questi covidbonds, o allora come diceva Schroeder è perché parli prima e rifletti dopo. Testualmente o quasi. « Useful idiots » si dice nei Stati-Uniti, poco fa. Nota che certi eurobonds esistono già ma legati all’esiguo budget delle istanze europee. Vedi « L’appello di Conte alla Ue: “Serve tutta la potenza di fuoco del Fondo salva-Stati”

In una intervista al Financial Times, il premier chiede a Bruxelles di usare il Mes, il fondo di salvataggio da 500 miliardi per aiutare i Paesi membri contro l’emergenza Coronavirus » editato in: 2020-03-20T10:20:14+01:00 da QuiFinanza ,20 marzo 2020 https://quifinanza.it/editoriali/video/conte-ue-potenza-di-fuoco-mes-fondo-salva-stati-financial-times/363354/?ref=virgilio

4 ) Sul MES vedi http://rivincitasociale.altervista.org/riforme-privatizzazione-della-governance-economica-europea-mes-srf-la-politica-economica-budgetaria-serve-un-referendum-nazionale-27-nov-2019/

5 ) Vedi Appello in http://rivincitasociale.altervista.org

6 ) http://rivincitasociale.altervista.org/covid-19-without-public-credit-and-without-state-owned-companies-neoliberal-management-of-the-current-crisis-will-be-more-disastrous-than-that-of-2007-2008-from-which-we-never-recovered-march-13/

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