Commenti disabilitati su Lettera aperta ai Presidenti della Camera e del Senato della Repubblica italiana, 13 settembre 2020.

Non si può accusare un cittadino senza la minima prova. Non si può macchiare la riputazione di una persona per bene, di un professore con contributi scientifici di un certo rilievo nelle sue discipline, per mezzo di una strumentalizzazione di chiaro stampo poliziesco-mafioso ideata da frazioni sviate dei nostri servizi di sicurezza troppo spezzo illegalmente subalterni ad influenze esterne. Non si può distruggere una famiglia e estinguere sistematicamente per anni una stirpe nazionale intera senza nessuna ragione legalmente eccepibile con la complicità attiva di tutte le istanze garanti e senza rendere conto.

La Giustizia, cioè il rispetto dei diritti umani fondamentali sanciti dalla Costituzione, non può essere negata a nessuno senza tradire la lettera e lo spirito della Costituzione, in particolare il diritto alla difesa legale, il diritto alla sicurezza della persona e all’inviolabilità del domicilio. Altrimenti, diventa un imperdonabile crimine di alto tradimento contro la Costituzione stessa.

Sin dal mio rimpatrio nel giugno 2013, con una completa complicità istituzionale estesa al governo, alla magistratura ed alle media, sono vittima di abusi senza precedenti in uno Stato europeo nominalmente democratico. Il mio domicilio è violato durante quasi tutte le mie assenze, il mio cibo e le mie bevande sono alterate per causare un debilitante riscaldamento corporeo – il cosiddetto « boiling body effect » -, e per colmo di intimidazione, le mie tovaglie da bagno furono macchiate di pittura rossa.

Immaginate questa situazione: In Italia, entrando in casa propria, casa dei vostri antenati, sapete che il vostro cibo e le vostre bevande furono alterate in vostra assenza. Non potete andare a prendere acqua di sorgente in Sila, non potete fare la minima conserva, la minima scorta, non potete aprire la minima bottiglia anche di aceto balsamico ecc., senza avere la certezza che possono risultare alterate. Nemmeno un Ph. Zimbardo impazzito avrebbe potuto immaginare una tale infamia.

Non solo i carabinieri hanno sempre rifiutato di indagare in loco – impronte digitali, analisi del cibo, delle bevande alterate e delle tovaglie macchiate – ma, in oltre, la strana Procura di Cosenza ha abusivamente – e erroneamente, cioè contro ignoti – archiviato tutte le mie denunce senza la minima indagine. Non furono nemmeno analizzate le prove sequestrate dai Carabinieri della mia Città, San Giovanni in Fiore (CS), tra le quali una bevanda alterata e una tovaglia macchiata. (Doc 7e 8, Doc 4 e Doc D c2, cioè il verbale del sequestro delle prove. Tutti i documenti pertinenti qui: http://rivincitasociale.altervista.org/constrastare-terrorismo-italiano-mi-serve-un-avvocato-dufficio-fiducia-26-luglio-2020/ )

Se non bastasse, a modo di depistaggio, il criminale comandante Pantano, assieme al criminale e pericoloso dr. Curcio, complottarono per accusarmi di paranoia mentre questo comandante, indegno della Arma e del suo uniforme, osò minacciarmi in caserma se porgevo altre denunce. Nello stile mafioso più rodato nelle nostre martoriate regioni meridionali per discriminare la gente per bene e controllare il territorio, questa diagnosi illegale e criminale venne introdotta alla mia insaputa nelle mie cartelle mediche senza nessuna autorizzazione di nessuna commissione medica. L’Ordine dei medici complice, avvertito sin dal 25 settembre 2017, non degna rispondermi, negandomi il sacro diritto alla difesa. (Doc 1, 2 e 3)

Il depistaggio ideato dal comandante Pantano avvenne durante l’incontro in caserma da me richiesto per capire le ragioni per le quali, malgrado i miei appelli e le mie denunce, i crimini perpetrati contro di me continuavano in totale impuntirà. Continuano tutt’ora. Sottolineo che se, per la mia personalità e per la mia educazione accademica, ho conservato una calma olimpica durante tutti questi anni di mostruosa persecuzione, un tale trattamento inflitto ad una persona più vulnerabile sarebbe da considerare doppiamente criminale e mostruoso. Le associazioni di pazienti ne potranno testimoniare.

Ha scritto il Deputato Sapia « « È evidente, nel merito, che tertium non datur: o una commissione l’ha esaminato secondo le procedure previste, oppure De Marco è vittima di abusi. » L’attuale drammatico sviluppo del sotto-sviluppo del nostro Paese, e della Calabria in particolare, non ha altra ragione se non la criminale incompetenza, indotta dal disprezzo attivo dei diritti dei cittadini e specificamente aggravata dal sentimento di impunità di troppo dirigenti, inclusi tra i carabinieri ed i magistrati.

Nel merito, questi crimini non rappresentano solo la pianificata e cinica distruzione della mia via professionale, della mia vita sociale e della mia vita tout court, ma bensì un crimine imperdonabile contro l’ordinamento costituzionale della nostra Repubblica.

Io, Paolo De Marco, nato cittadino italiano, sono un ex-professore di un certo livello, una persona per bene con una riputazione fin qui immacolata. Nella mia Città, assieme al nostro Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso, siamo conosciuti per la nostra attitudine « costruttiva, pacifica e civile ». Alcuni articoli nei giornali locali, ad esempio nella Gazzetta del Sud, ne portano testimonianza.

In conseguenza, trattandosi di una scellerata e incompetente strumentalizzazione dovuta ai nostri servizi di sicurezza, chiedo formalmente al Parlamento della Repubblica, al governo italiano, quindi al Presidente del Consiglio ed ai ministri responsabili, di prendersi le loro responsabilità in modo di :

a ) Fermare immediatamente questa criminale operazione ideata contro di me senza nessuno motivo legale;

b ) Togliere con massima tempestività la criminale diagnosi del criminale e incompetente dr. Curcio dalle mie cartelle mediche e ristabilire la mia riputazione;

c ) Prendere tutte le misure necessarie per punire i colpevoli e pagare i danni morali e materiali esemplari a me dovuti.

La giustizia è uguale per tutti.

Cordiali saluti,

Paolo De Marco, ex-professore di Relazioni internazionali – Economia Politica Internazionale.

Tutti i dettagli del caso assieme ai documenti pertinenti – oltre al Doc D c2 qui allegato – sono disponibili in questo sito: http://rivincitasociale.altervista.org , all’indirizzo: http://rivincitasociale.altervista.org/constrastare-terrorismo-italiano-mi-serve-un-avvocato-dufficio-fiducia-26-luglio-2020/

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