Commenti disabilitati su MES = SOVRANITÀ ABDICATA AD VITAM AETERNAM, 7 dicembre 2020. Aggiornamento VIA LIBERA AL MES, 9 dicembre 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

1 ) Verso Bruxelles  e il MES                                        2 )  Italia morente

1 ) https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/da/Auguste_Rodin-Burghers_of_Calais_London_%28photo%29.jpg

2 ) https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4a/Mus%C3%A9e_du_Louvre_-_Galerie_Michel-Ange_-_Les_Esclaves.JPG

Aggiornamento VIA LIBERA AL MES, 9 dicembre 2020

Camera : 314 Sì, 239 contrari e 9 astenuti)

Senato: 156 Si, 129 contrari e 4 astenuti.

 

Con il trattato di Vestfalia 1648 nacque il sistema inter-statale europeo moderno.

Oggi, 9 dicembre 2020, sparisce la supremazia della sovranità legale dei popoli sovrani nei loro Stati.

Forse non ci sarà nemmeno una contestazione giuridica … né alla Corte costituzionale né alla Corte Internazionale di Giustizia, garante del sistema inter-nazionale organizzato dalla ONU e dalle sue Agenzie specializzate.

La Grecia fu sottomessa alla Troïka. Sacrificando il loro paese, i dirigenti greci salvarono così i loro privilegi di classe, incluso quelli degli armatori. Ma l’immolazione della Grecia richiese fortissime pressioni economiche e politiche assieme al tradimento di Syriza e di Tsipras. Il popolo era contrario e lo dimostrò con forza.

L’Italia invece si sottomette preventivamente da sola al MES, organo estraneo e legalmente immune perché al servizio della « global private governance ». In questo modo ha abdicato, assieme alla sua sovranità, il controllo di tutte le leve macro-economiche e finanziare ancora legalmente a sua disposizione.

Le condizionalità che saranno imposte fra poco al nostro Paese saranno draconiane, all’altezza del nostro debito pubblico, dello sfascio socio-economico italiano e della subordinazione ideologica dei nostri dirigenti. Non si sa proprio dove questi potranno tagliare e svendere il Paese con le solite spending reviews per rispettare le future condizionalità del MES che andranno ben oltre il Fiscal Compact – cioè, il taglio annuo di 1/20 del debito pubblico fine a concorrenza del fatidico 60 % ammesso dal Trattato di Maastricht.

Mentre si votava sul MES, con tattiche ben rodate, certi, come Renzi e Boschi, scelsero di spostare l’attenzione mediatica altrove facendo comunicazione sul Ricovery Fund per influire sull’allocazione dei 209 miliardi di euro in questione. Senza pero dire quali imposte si dovranno trasferire alla UE per ripagare questo nuovo debito, che non è certo un debito comune europeo. E senza spiegare che l’allocazione in questione è sovra-determinata – ad esempio 1/3 andrà al Green New Deal che per la Germania vorrà dire sviluppo di tecnologia di punta come i motori elettrici o a idrogeno ecc., mentre per noi vorrà dire più onerose fonti alternative che ci hanno già raddoppiato la fattura elettrica e impedito di fornire le quantità di elettricità necessarie all’industria, ad esempio all’industria dell’alluminio in Sardegna. Idem per il 20 % almeno da destinare al digitale. Abbandonando la siderurgia italiana – ex., l’ex-ILVA – non si può più sperare fare ripartire gli elettrodomestici italiani con la 5G ecc.., ecc.. Idem per la cybersecurity, visto la nostra subordinazione alle basi militari americane più numerose da noi che le nostre minacciate provincie …

Questa subordinazione auto-inflitta arriva nel peggiore momento storico segnato da un grande mutamento economico europeo e mondiale. Il nostro Paese, ormai subordinato al MES, senza accesso alla pianificazione interna appoggiata dal ricorso sovrano al credito pubblico, non potrà più posizionarsi in modo adeguato in questa grande trasformazione mondiale. Le nostre banche sono vulnerabili e suscettibili di fondersi per il conto del capitale estero mentre i QE hanno servito unicamente il capitale speculativo egemonico solo capace di cannibalizzare l’economia reale e l’impiego degno del nome. Diventerà una nazione di terzo ordine, in modo quasi irreversibile.

L’Italia che non si era mai rimessa dalla crisi del 2007-2008 è ora piombata dalla micidiale gestione della crisi sanitaria attuale – vedi gli articoli sul Covid-19 in questo medesimo sito. Ma, in oltre, lo sblocco inevitabile dei licenziamenti e la sparizione di migliaia di PMI all’inizio dell’anno nuovo, arriveranno in parallelo con le riforme strutturali – il Great Reset predicato dalla clique di Davos – segnato dalla robotizzazione, l’IA e la riconfigurazione del commercio internazionale. Da proverbiale Grande proletaria del primo filo-semitimso nietzschiano, l’Italia sta per diventare la Grande lumpen-proletaria dell’Occidente, nuovamente ritornato a quello spirito servile, miserabilista e totalitario.

Si sente una grande umiliazione essere cittadino italiani, oggi giorno.

Paolo De Marco

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Vedi :

a ) Mes, una riforma che persevera negli errori. Un appello di economisti e giuristi, MicroMega 5 dec. 2020, http://temi.repubblica.it/micromega-online/mes-una-riforma-che-persevera-negli-errori-un-appello-di-economisti-e-giuristi/

b ) Il governo balla sul Mes, di Dante Barontini – Emiliano Brancaccio * , https://contropiano.org/news/politica-news/2020/12/07/il-governo-balla-sul-mes-0134416

Con l’Unità fu proclamata l’Italia e si cercò di fare gli Italiani. Per raggiungere questo nobile obbiettivo anche l’aristocratico Leopardi di fece democratico. Poi ci fu la Resistenza che ci portò alla Repubblica italiana e ai suoi diritti fondamentali sociali e individuali, incluso i diritti al lavoro, alla solidarietà nazionale, e alla sua economia mista.

Sin dalla Bolognina e dall’incontro sul Britannia, si fa solo « decostruzione » con il solito metodo da pitre. Ma ora si esagera proprio.

Ho sentito sopra la Rai Uno il Signore Cotarelli spiegare che non si trattava qui del MES cosiddetto buono, quello sanitario … Se il Dottore Forbici ha capito parte del problema sarebbe appropriato che il Parlamento non si avventurasse a passare sotto queste forche caudine! Quello che viene proposto va ben oltre della sorta imposta alla Grecia sin dal 2011, oppure di quella riservata ai paesi africani e sud-americani dal FMI affiancato dai Club di Parigi e di Londra negli anni 70 e 80.

Come ho già detto nei miei interventi anteriori nella Categoria « Economia » di questo medesimo sito, il Problema con il MES ora proposto non è solo che no fa parte della UE, è sopratutto un soggetto messo a riparo di ogni azione legale da parte dei Stati sovrani una volta che un Stato decide di entrare in questa trappola. E proprio per aprire un spiraglio di legittimità che fu proposto il MES cosiddetto buono e sanitario … cioè, compatibile con altri tagli nella Sanità, ad esempio il taglio di 300 milioni di euro previsto per l’anno prossimo nella Nadef, in piena pandemia con già oltre 60 000 morti – senza contare la sovra-mortalità. Non serve pensare che furono tagliati fin qui 37 miliardi di euro alla Sanità e che il MES sanitario propone appunto … 37 miliardi … Che, in ogni caso, andrebbero in gran parte al privato …

Il controllo affidato al MES fu ideato per rovesciare la vittoria dell’Argentina rispetto ai creditori. Questa fu all’epoca accettata dalla Corte europea che anch’essa riconobbe alla priorità legale dei Stati sovrani durante le negoziazioni con i creditori. Non solo, ma il MES propone di fare una aggregazione di questi, in modo che i fondi avvoltoi che faranno parte di questi gruppi imporrano le loro condizioni più aspre e sarà proprio il MES a negoziare le condizioni accettabili non i Stati sovrani. In oltre, il backstop è pensato per rassicurare le banche private e i fondi finanzieri se il rischio sovrano salta troppo in su, trascinandosi lo spread..

Non è possibile che un governo neoliberale, anche di destra, voglia mettersi il cappio al collo così. Finanziare il debito sul mercato finanziere internazionale è una cosa. Dare il diritto al MES di farlo per noi è una tutt’altra cosa.

Basterebbe ricorre ad una banca pubblica per finanziare il debito di Stato direttamente sul mercato primario per risolvere il problema come fu il caso con Bankitalia fine alla sua privatizzazione nel 1981-83. Si guadagnerebbe cosi anno dopo anno un ingente margine budgetario invece di indebitarsi sempre di più.

Si nota che in caso di alternanza politica come sucese con l’elezione di Nestor Kirchner e poi con sua moglie Cristina Fernandez – a loro due, in pochi anni, portarono l’enorme debito argentino a solo 8 % del PIL, una lezione esemplare da non dimenticare  … – non sarà più possibile negoziare come Stato sovrano, cioè negoziare in posizione di forza legale con la maggioranza dei creditori lasciando i fondi avvoltoi aspettare se non derideranno negoziare razionalmente e di buona fede, utilizzando intanto il credito pubblico e l’accesso ai mercati degli paesi amici.

Con il MES questo non sarà più possibile. In caso di alternanza politica, un governo che vorrà uscire dalle condizioni di schiavitù eterna del MES non potrà più farlo perché si ritroverebbe in una situazione nella quale i fondi avvoltoi si recheranno in Corte e questa volta avranno le Corte per loro visto che i Stati sovrani avranno abdicato la loro sovranità. Sarà peggio del Cile di Allende con le multinazionali americane.

In modo che il pitre Soros (1) riprende graziosamente la proposta del pitre Varoufakis con il debito eterno che non potrà mai essere rimborsato per quello che riguarda il principale ma che, essendo ristrutturato sul lunghissimo termine, assicurerà il versamento di ingenti interessi per l’eternità o quasi.

Non è affatto vero che firmare il MES non significa usarlo. Una volta firmato, i Stati firmatari che avranno bisogno di aiuti cosiddetti « salva Stati » – leggere salva banche – non potranno fare altro che ricorre al MES, in posizione di inferiorità con i creditori.

Firmare una cosa simile costituisce alto tradimento. La Costituzione non permetta di abdicare la sovranità dello Stato, cioè del popolo italiano.

Non è una misura europeista di devolution perché il MES non è una istituzione che rende conto alla UE. Il suo seggio sociale sarà situato fuori e legalmente non sarà sottomesso alla legge della Unione Europea.

Peggio ancora, una volta firmato, questa evoluzione senza precedenti trasformerà il diritto internazionale in materia trasferendo, subordinandola, la sovranità dei Stati a organismi privati esterni che agiranno per il conto delle banche e dei fondi privati. Sono anni che ci annunciano la fine della sovranità democratica dei popoli a favore della sovranità della « global private governance » di firme transazionali apolide. Ma la mia Costituzione non lo permette. Basta leggerla.

La Costituzione impone a tutte.i le cittadine.i difenderla.

Paolo De Marco, cittadino italiano.

Nota 1 ) « From A Hamilton Moment To Perpetual Debt Slaves: This Is The True Face Of The EU », by Tyler Durden , Mon, 12/07/2020 – 03:30 ,  Authored by Tom Luongo via Gold, Goats, ‘n Guns blog, https://www.zerohedge.com/geopolitical/hamilton-moment-perpetual-debt-slaves-true-face-eu

Quote: « Pulling an end run around them, of course. Enter George Soros dusting off not only his constant call for perpetual bonds to pay for rebuilding Europe on someone else’s dime but now encouraging individual groups of EU states to band together to issue them and exclude Hungary and Poland from the mix.

It turns out that there is an easy way to overcome the veto: employ the so-called enhanced cooperation procedure. It was formalized in the Lisbon Treaty with the express purpose of creating a legal basis for further eurozone integration, but it was never used for that purpose. Its great merit is that it can be used for fiscal purposes. A sub-group of member states can set a budget and agree on a way to fund it – say, through a joint bond.

At this point, perpetual bonds could come in very useful. They would be issued by member states whose continued existence would be readily accepted by long-term investors such as life-insurance companies.

But doesn’t that signal exactly the wrong thing to the markets? Doesn’t that undermine the whole fiscal and financial integration argument? Isn’t this just more of the same balkanization of the EU into regional tribes and not a more perfect union?

What Soros is proposing is, of course, a massive perpetual wealth transfer from the working class who pay the lion’s share of the taxes to the ‘long-term’ investor like his Davos Crowd oligarch friends who need a constant stream of income for doing nothing. »

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