Commenti disabilitati su Lavoro dignitoso, basta con sussidi, « reddito », « ristori » e assegni vari, 2 agosto 2023

Certi specialisti dei nuovi « miti soreliani » da basso clero e da accompagnamento del sistema dominante come il salario minimo orario nel quadro precario del Jobs Act, le scemenze narrative anti-benessere dei popoli sfornate dal IPCC, oppure quelle compatibili con il totalitarismo a-scientifico di Big Pharma, si inventano una presunta « letargia generale » sociale, negando la propria distopia concettuale e propositiva. Dice Marx, l’emancipazione del proletariato e dei popoli deve essere l’opera del proletariato e dei popoli stessi, capaci di riprendere i loro affari in mano. (Si veda : « A Napoli la prima manifestazione contro l’eliminazione del reddito di cittadinanza », di Redazione di Napoli , https://contropiano.org/news/politica-news/2023/08/01/a-napoli-la-prima-manifestazione-contro-leliminazione-del-reddito-di-cittadinanza-0162834 ) Dato che 2/3 dei beneficiari del RDC erano non-idonei al lavoro, sarà difficile imporre un « lavoro congruo » rispettoso della Costituzione. Tutto questo alla faccia dell’assistenza sociale e delle misure contro la povertà sancita dalla nostra Carta fondamentale e dalla UE. Consoliamoci così: https://www.youtube.com/watch?v=xasiA2t99Oc

(Ho già spiegato che il salario minimo orario senza una norma tempo pieno o part-time scelto è una misura squisitamente corporativista e gomperista. Si cerca di mobilizzare i 3-4 milioni legalmente precari per una battaglia che avvantaggerà solo i dipendenti già a tempo pieno il cui contratto è bloccato da anni con aumenti che seguano appena l’inflazione programmata, cioè sotto-valutata. Nel loro caso il salario minimo orario farà levitare automaticamente tutta la scala salariale. Invece, per i milioni di precari indotti dal Jobs Act non cambierà nulla almeno per quello che riguarda la remunerazione ma esploderanno i contratti atipici di missione e altri del genere in modo che questi precari dovranno lavorare di più, sia durata, sia intensità, spesso al nero, per la stessa paga di prima. Serve la riduzione generale del tempo di lavoro con il salario minimo legale e il part-time scelto con almeno 24 ore e con tutti i diritti sociali e, beninteso, l’indicizzazione a 100 % dei redditi con il ritorno alla scala mobile. I membri dei sindacati devono riprendersi la direzione dei loro sindacati se vogliono andare avanti, proprio come hanno fatto i Teamsters negli Stati-Uniti. I precari devono organizzarsi in quanto lavoratori e nei comitati cittadini per chiedere il diritto al lavoro dignitoso a tempo pieno e alla solidarietà nazionale. (Vedi « Lavorare meno, pure di lavorare tutte.i » in http://www.la-commune-paraclet.com/ItaliaFrame1Source1.htm#ITALIA )

Misure come il RDC e assegni vari – per nuclei familiari ! – non rispettano i dettati della Costituzione. Furono inventati per accompagnare lo smantellamento dello Stato sociale con la public policy neoliberale monetarista. Fu opera di Milton Friedman, poi ripresa da Yoland Bresson, Jean Tirole e tanti altri, tra i quali, in Italia, Casaleggio-Grillo, Poletti, Boeri et al. Niente a che vedere con una sinistra autentica rispettosa della Carta fondamentale. (1) Notiamo senza sorpresa la conferma delle nostre critiche iniziali rispetto al livello di questi « aiuti » condizionati e mirati a creare una vera e propria trappola di povertà per gli individui e le famiglie. A parte i criteri utilizzati per definire gli avanti diritto, in realtà pensati per escludere il più possibile, i montanti definiti non rispettano nemmeno il livello di povertà. Con un Assegno di inclusione (!) a 350 euro mensile, in effetti lesivo della dignità costituzionalmente sancita delle cittadine.i, si rischia di incorre penalità europee per la mancata lotta contro la povertà e l’esclusione.

In Italia persiste l’incapacità sistemica di rispettare i principi fondanti della Costituzione, in particolare con rispetto al diritto al lavoro che deve permettere di vivere con dignità garantendo pure la previdenza e l’assistenza sociale pubblica nel quadro di una economia mista nella quale lo Stato ha l’obbligo di intervenire là dove il settore privato si mostra incapace di rispettare i diritti fondamentali sociali e individuali delle cittadine.i. Poi, come sempre in Italia, paese dove i diritti sono limitati dai magri fondi attribuiti ai programmi sociali, le transizioni da un misero regime ad un altro vengono lasciate al caso. Ecco dunque i primi « esodati » dell’Assegno di inclusione. (2)

Dal primo agosto saranno già 169mila famiglie escluse a Napoli perché « non avendo nel proprio nucleo un componente disabile, minore o over 65 da agosto non risultano più avere i criteri stabiliti dalla nuova normativa. » (3) In effetti, il diritto costituzionale all’assistenza sociale e alla solidarietà nazionale ricaderà sempre di più sulle finanze delle Regioni e dei Comuni già sottomessi a tagli lineari e fra poco al disastro dell’autonomia differenziata.

Cosa è il lavoro dignitoso? L’espressione fu proposta quando gli Invisibili sangiovannesi – CS- riorganizzati in Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso – CCLD, ormai inattivo – ritrovarono il senso fondamentale della Costituzione in materia, come già menzionato sopra. (4) La Costituzione sanciva un grande passo avanti in materia scientifica, economica e sociale. Nel quadro dell’economia mista, allo Stato era fatto obbligo intervenire ogni volta che il settore privato dimostrava la sua incapacità a rispettare i diritti sociali e individuali fondamentali sanciti dalla Carta fondamentale. Il diritto al lavoro dignitoso, il quale include la garanzia dei regimi di previdenza e di assistenza sociali pubblici nel rispetto della solidarietà nazione, dunque della fiscalità nazionale e dei LEP e LEA, può essere riassunto con il mio concetto di « reddito globale netto » dei focolari. Questo comprende tre componenti: il salario individuale, il salario differito per finanziare previdenza e assistenza sociali pubbliche, e i prelievi fiscali, da utilizzare normalmente per finanziare le infrastrutture e i servizi pubblici universalmente accessibili ai cittadini e residenti. Perciò il « reddito globale netto » dei focolari è molto diverso del « reddito disponibile » marginalista neoliberale monetarista in quanto quest’ultimo considera solo il salario individuale, in Italia il più basso nella UE, a volta con l’aggiunto di qualche reddito finanziario privato per le famiglie più agiate. La logica del « salario disponibile » assieme alla logica della public policy reaganiana porta all’assurdità, cioè al pagamento del salario individuale con il salario differito e con le gigantesche spese fiscali, cioè le tax expenditures. Risultato: con la privatizzazione di Bankitalia – 1981-83 – dunque con la fine del credito pubblico e della pianificazione strategica nazionale, lo Stato non può più finanziare le infrastrutture pubbliche urgenti che, in ogni caso, il capitale speculativo e borsistico non finanza perché la sua logica di corto-termine esclude le grandi immobilizzazioni di capitale fisso. Il « reddito globale netto » dei focolari è un concetto scientifico che non ha niente a che vedere con vaghi « salari globali di classe » questo perché rimanda, in modo preciso, alla logica dei circuiti del capitale, cioè, in fine, alle Equazioni della Riproduzione Semplice e Allargata. Queste problematiche non si intendono senza cadere in gravi contraddizioni se non si tiene conto dei miei contributi scientifici, in particolare la formalizzazione scientifica – dunque marxista – della Legge della produttività. (5)

Cosa è il parassitismo economico sociale? Questione da meditare per il ceto dirigente come pure per Confindustria, al limite secondo i dati oggettivi senza nemmeno riferirsi ai dettati costituzionali ed i loro parametri etico-politici e culturali.

Per dominare le « moltitudini », la classe dirigente, appoggiata da tanti servi in camera trasversali, deve opporre tra loro varie frazioni dei lavoratori e dei cittadini e residenti. La Costituzione sancisce uno Stato sociale avanzato fondato sul diritto al lavoro – pieno impiego a tempo pieno – e alla solidarietà nazionale, in breve fondato sul « reddito globale netto » dei focolari e sulla pianificazione strategica appoggiata dallo credito pubblico – il quale ha un costo vicino a zero e perciò non crea nessuno oneroso debito pubblico speculativo. Smantellando i principi cardini della Costituzione, dunque le condizioni materiali della solidarietà tra tutti i cittadini e gli agenti socio-economici e culturali, si crea artificialmente una società sempre più pauperizzata, in preda allo sviluppo dello sotto-sviluppo ed ai demoni del « risentimento ». Per mantenere alta la tensione basta inventare la demagogia xenofoba, razzista e anti-migranti, tacendo però la parte del salario differito pagato dai residenti stranieri e occultando totalmente il contributo dei migranti, abbandonati al nuovo caporalato, alla domanda interna e al PIL. Come sopravviverebbe l’agricoltura italiana senza questo sfruttamento di un altro tempo?

I disoccupati, teoricamente tutelati dal diritto al lavoro e alla previdenza/assistenza sociale, vengono caratterizzati – proprio in Italia, campione della corruzione e dell’evasione – come soggetti parassitari che abuserebbero del « generoso » sistema sociale italiano, in realtà uno dei più miseri nella UE in modo che l’Assegno di inclusione rischia di attirarsi penalità europee per non-rispetto delle norme europee di lotta alla povertà assoluta e relativa. Quando mi sono rimpatriato sentivo tanta gente trattare i disoccupati di « fannulloni », secondo loro gente che non voleva « lavorare ». Dopo la creazione del CCLD nessuno osa più dire una parola del genere! In Calabria, il tasso di occupazione – ritorneremo sul dato italiano – si agirà attorno a 39-42 % in modo che i poveri « navigatori » del misero RDC, in media ben sotto la soglia della povertà, non potevano nemmeno tentare di adempire alla loro missione.

In realtà, il RDC fu ideato come un meccanismo di « workfare » reaganiano in parallele con la distruzione dello Statuto dei lavoratori a favore di leggi trasversali ideate per incrementare la precarietà – ad es., la Biagi e la « trenta-treu» – poi sintetizzate nel Jobs Act. Perciò, dopo la privatizzazione dei Centri di collocamento con i Centri per l’impiego si sentì il bisogno di centralizzare le informazioni necessarie ai controlli sociali creando l’ANPAL; visto la forte disoccupazione, la precarietà dilagante e il lavoro nero necessari alla peculiare « competitività » italiana, tutta centrata sulla deflazione salariale, l’unico scopo di questa centralizzazione era il controllo delle « classi pericolose » ridotte alla miseria. In questa materia come in tante altre, ad esempio i corsi di formazione ovvero l’oneroso e inefficace « business della formazione », l’Italia fa « coppia/incolla » con le direttive europee procedendo ad una semplice traduzione linguistica mentre servirebbe una traduzione economica con misure adatte alle nostre circostanze nazionale e regionali per raggiungere gli obbiettivi, come sottolineò il CCLD al suo tempo. Ad esempio, il workfare e la formazione hanno un esito diverso se il tasso di occupazione è del 80 % oppure se è solo del 61% oppure del 40 % come in Calabria … (Aggiunto il 4 agosto 2023: I numeri lo confermano: nel 2019, solo 2.1% dei disoccupati trovarono lavoro grazie ai Centri per l’impiego; i « navigatori » furono incapaci rovesciare la tendenza ma abbiamo ormai capito che non furono mai stati creati con questo scopo… Si veda : https://contropiano.org/news/politica-news/2023/08/04/la-grande-cazzata-sugli-occupabili-quando-un-governo-mente-sapendo-di-mentire-0162947 ) Ma, dato che la gente deve comunque « tirare a campare », tutti tacciano il lavoro al nero, che fa comodo ai nostri (im)prenditori e complici sistemici polizieschi-mafiosi. In Italia ci sono per minimo 3,2 milioni di lavoratori al nero, 25,5% in Calabria ma sono più numerosi al Nord in numeri assoluti, dato significativo delle attuali derive. «L’economia sommersa presente in Italia “genera” 76,8 miliardi di euro di valore aggiunto, una piaga sociale ed economica che, a livello geografico, presenta differenze molto importanti » (6)

Poi, tutto sommato, apprendiamo che le frodi non vengono dai lavoratori e dai disoccupati: « Cinquanta milioni di euro nelle tasche dei ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza », È quanto emerge dai controlli condotti dalla Guardia di Finanza nel 2020. Tra chi ha percepito indebitamente il Rdc figurano soggetti intestatari di ville e auto di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti.  Sempre nel 2002 scoperti 3.546 evasori totali, 3.525 le persone denunciate per reati in materia di appalti » (7) Non si può incolpare i lavoratori e i disoccupati per i mancati controlli di una PA mal gestita …

Si tratta comunque di una piccola goccia d’acqua nell’Oceano delle frode legalizzate – alla faccia della lettera e dello spirito della Costituzione – dalla public policy neoliberale monetarista o endemica di questo sistema a-sociale – « La società non esiste, esistono solo gli individui » dixit Thatcher » – cioè l’evasione illegale oltre ai tax ruling perfettamente legali.

Le spese fiscali o tax expenditures sono il fulcro di questa public policy a-costituzionale e regressiva. Mentre prima, sulla base del « reddito globale netto » dei focolari, si finanziava la previdenza-assistenza sociale con il salario differito e gli interventi socio-economici dello Stato, incluse le sovvenzioni dirette che inducevano un forte Moltiplicatore economico (8), oggi si pretende sostituire questi interventi diretti con varie spese fiscali, crediti, esoneri e altri tagli al cuneo fiscale. Questi ultimi ammontano ad un furto vero e proprio, cioè a pagare il salario individuale con il salario differito – dunque con tagli ai servizi sociali pubblici da sostituire, quando si può, oltre al ticket sanitario con il ricorso ai servizi privatizzati a pagamento. Sappiamo che oltre 11 milioni dei nostri concittadini rimandavano le cure mediche … prima della crisi sanitaria. Cioè prima dell’attacco vaccinale a mRNA al quadro epidemiologico generale (con la complicità dei dirigenti sindacali … che hanno dimenticato subito che un vaccino degno del nome va valutato per 10 anni al minimo rispettndo tutte le fase di sperimentazione e verifiche, fase 1,2,3. Altro che « novax) termine utilizzato da ignoranti e spesso da criminali di regime.) Questa logica associata alla precarietà dilagante sancita dal Jobs Act diventa subito debilitante: in breve, più precarietà significa meno salario individuale e dunque meno salario differito e meno capacita di pagare le tasse dirette e indirette. I bonus salariali, distribuiti al piacere dei padroni, producono lo stesso effetto socio-economico debilitante. Si corre così alla rovina, privatizzando tutto, incluso il demanio pubblico.

In oltre, le tax expenditures una volta concesse, tendono a sparire dai DEF e dalla visione miope degli accademici e dei media, a parte quando corrispondono a programmi clientelistici utili alla legittimazione mediatica e elettorale del sistema. Ma l’occultazione non finisce qui. In Italia, si è preso l’abitudine, quando se né parla ancora, di menzionare solo le tax expenditures più recenti – ancora viste dal Senato, dalla Corte dei conti … – al livello centrale senza mai dare la somma del totale nazionale e locale. Ecco dunque il risultato di una correzione a riguardo. Per il 2022, le spesi fiscali nazionali e locali – quelle viste dagli enti competenti … – ammontano a 128,6 mld : « Il numero totale delle spese fiscali, tra il 2021 e il 2022, è continuato ad aumentare, come negli anni passati, passando da 592 a 626 voci. Il processo di crescita delle spese fiscali in questi ultimi anni è stato continuo e permanente: nel Rapporto del 2016, la Commissione per le spese fiscali evidenziò un numero totale di spese fiscali pari a 444 voci; quindi, in 7 anni, tra il 2016 e il 2022, esse sono cresciute di 182 voci (di oltre il 40 per cento).» (9)

Notiamo pure, en passant, l’aspetto ultra-regressivo dei crediti ambientalistici e « verdi » e altri, tutti dedotti dall’IRPEF in un paese dove oltre la metà dei lavoratori, per non parlare dei pensionati, guadagna troppo poco per pagarlo o pagarne abbastanza per rendere la manovra razionale dal punto di vista dei focolari. Con il Superbonus+ stimato a $140 miliardi di euro, tra i quali attorno a 40 miliardi di euro pagati in modo dubbioso, i politici hanno certo rifatto una facciata ai dirigenti e alla popolazione più agiata con soldi pubblici ma hanno anche oltrepassato tutti i limiti di razionalità economica e di decenza politica. ( « Superbonus con superbuco »,Storia di di Cristina Bartelli •, 3 DICEMBRE 2023, https://www.msn.com/it-it/money/tasse/superbonus-con-superbuco/ar-AA15UIWw?ocid=SL5MDHP&pc=SL5M&cvid=b3b1c08314014196af4175b32297a6b8 ) Ripetiamo che l’Assegno di inclusione sarà di 350 euro/mese, al suo massimo …

L’evasione fiscale è per definizione difficile da afferrare ma supera ogni anno 80 miliardi di euro. (10)

In fine dei conti, il verdetto dei dati sul parassitismo è senza equivoco: la borghesia dell’Epoca di ridistribuzione (11) dominata dal capitale speculativo egemonico, ha trasformato lo Stato sociale sancito dalla Costituzione in uno « Stato minimo » – socialmente parlando – neoliberale monetarista eretto come Quartiere Generale del Capitale. Con questa contro-rivoluzione iniziata da Volcker-Reagan, il parassitismo diventa un dato di sistema visto che saltano tutti i meccanismi normativi ideati per disciplinare « i spiriti animali » del capitalismo – Keynes – ed assicurare una concorrenza equa – fair competition. Questo include la democrazia industriale e i sindacati intesi come necessari contrappesi alla tirannia del capitale nei luoghi di lavoro. (12)

Il parassitismo dello Stato minimo abbandonato alla « governance globale privata » della finanza speculativa egemonica appare nelle ormai fatali derive del PIL marginalista. Ho sottolineato anni fa che attorno a 9 % del PIL è puramente speculativo: non solo non corrisponde a nessuna ricchezza reale ma la finanza speculativa, capace di trasformare l’interesse speculativo in tasso di profitto vero e proprio e legale, cannibalizza l’economia reale. Questo concerna tanto l’industria che l’economia in generale come pure l’andamento del debito pubblico e privato, entrambi abbandonati alla logica dei mercati finanzieri globali. Per capirci, prima della privatizzazione di Bankitalia, il credito pubblico – messo comunque al servizio del capitale ma nel contesto di una economia mista – funzionava come un anticipo a costo quasi zero degli investimenti necessari superiori al tasso di re-investimento normale del sistema. Prima del 1981-1983, in piena fase di ricostruzione del dopo-guerra, il cosiddetto « miracolo italiano », il nostro debito pubblico si manteneva attorno a 60-70 % del PIL. In Francia, prima della privatizzazione della Banque de France nel 1973 si aggirava tra il 17 e il 27 % !!! Questa fagocitazione della finanza speculativa globale, la quale usurpa la sovranità dei popoli e dei parlamenti, sta portando alla rovina dell’Occidente, Stati Uniti inclusi, oggi declassati da Fitch a AA+. (13) Si tratta di uno cosiddetto « punto di svolta » epocale.

Ma il parassitismo della borghesia globale, italiana incluso, diventa abbagliante quanto si da una semplice occhiata alla fiscalità ultra-regressiva della public policy reaganiana attuale. E ancora, per capirne bene il significato reale, bisogna tenere in mente gli Articoli 81 e 97 della Costituzione, cioè le riforme finanziare contro-natura costituzionale e economiche – soppressione degli interventi contra-ciclici – ideate per imporre i patti di stabilità nazionale, regionali e europei. Con gli afferranti tagli ai trasferimenti agli Enti locali, dunque tagli ai servizi e deregolamentazione e privatizzazione muro a muro.

Il capitale non contribuisce quasi più niente alle entrate fiscali ma nondimeno Confindustria e altri piangono per ottenere altri tagli al cuneo fiscale – contro il salario differito – e più regressività fiscale, al punto che anche la UE dovette di recente criticare la deriva « flat tax » del presente governo.

Ecco in riassunto: Imposte dirette 269.806 milioni di euro. Dunque 269.806 – Irepf 198.203 = 71.603 milioni di euro.

Ecco il dettaglio: « IRPEF Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 198.203 milioni di euro in aumento

di 10.679 milioni di euro (+5,7%) rispetto all’anno precedente.

L’IRES, che risente dell’andamento negativo dei versamenti in acconto (-5,2%) e a saldo (-7,2%), è  diminuita di 1.917 milioni di euro (- 5,7

Tra le altre imposte dirette vanno segnalati gli incrementi delle entrate dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+2.290 milioni di euro

IMPOSTE INDIRETTE

Le imposte indirette ammontano a 226.287 milioni di euro, con un incremento di 31.648 milioni di euro (pari al + 16,3%). Alla dinamica positiva ha contribuito l’aumento dell’IVA (+23.928 milioni di euro, +19,3%) e, in particolare, la componente di prelievo sugli scambi interni (+18.582 milioni di euro, +16,3%) e sulle importazioni (+5.346 milioni di euro, +53,2%). » (14)

Utilizzando il metodo hegeliano-soreliano delle «diremptions», guardano dall’anglo dell’andamento dei salari, questo parassitismo si materializza con una certa crudeltà. Basta un titolo. Si veda « Salari medi, l’Italia è l’unico Paese europeo in cui sono diminuiti rispetto a 30 anni fa », I nati dopo il 1986 hanno il reddito pro capite più basso della storia italiana: lo dicono i dati Ocse. Ne abbiamo parlato con l’economista Giampaolo Vitali, del Cnr-Ircres, di Monica Coviello, https://www.vanityfair.it/article/salari-medi-italia-ocse

La gestione autoritaria della crisi Covid-19 dimostra l’aspetto più osceno di questo parassitismo eretto in sistema. Per salvare e riformare con la forza il capitalismo fu strumentalizzata la sindemia del Sars-CoV-2 e fu inventata la società dei ristori permanenti. Non si esitò a farlo con il debito pubblico facendo saltare in un botto tutti i parametri budgetari tanto del Fiscal Compact quanto del Trattato di Maastricht, mantenendo pero il rigore della politica di austerità per i lavoratori e le infrastrutture e i servizi pubblici. Il disastroso « sentiero di consolidazione » budgetario non si tocca, va solo dato un poco più di corda ai Stati ubbidienti per strangolare i loro popoli.

Il risultato di queste scelte politiche per il 2020 fu analizzato dal FMI. I paesi avanzati spesero attorno al 16 % del PIL – indebitandosi – per un moltiplicatore fiscale di solo 0.06! Aggiungiamo « Tuttavia, per l’anno 2020 considerato nello studio del FMI, il totale degli aiuti nel periodo analizzato è molto più alto del solo stimolo fiscale – oltre il 16% del PIL per la Francia contro quasi il 10% per lo stimolo fiscale, e oltre il 25% contro + o – il 9% per l’Italia – vedi tabelle a pag. 70 per il totale e a pag. 2 per lo stimolo fiscale. » Aggiunge l’analisi del FMI che 88% di questo stimolo fiscale è andato alle imprese che non né avevano bisogno!!! Di fatti, negli anni di crisi Covid, i profitti e i dividendi versati dalla grande imprese hanno raggiunto veri record. Al contrario, la RTT 35 ore della « gauche plurielle » costò solo 23 miliardi all’anno creando direttamente e indirettamente 2 milioni di posti di lavoro, dunque con il salario, il salario differito e le tasse. Perciò, il deficit della Sécurité Sociale era quasi cancellato, il debito era sceso a 59 % del PIL, cioè sotto il criterio di Maastricht, e una sociologia del divertimento emerse in modo spontaneo e emblematico. (Tradotto. Si veda http://rivincitasociale.altervista.org/the-marginalist-economic-multiplier-logic-and-history-may-4-june-16-2023/ e la Nota 8 più in basso)

Verifichiamo così la magia della fiscalità regressiva della public policy neoliberale monetarista.

Per rendere più palese il disastro – a mio umile avviso, totalmente ultra vires – basta dare una occhiata all’occupazione/disoccupazione e alla povertà. Poi diremo due parole sull’andamento attuale del PIL.

Per quello che riguarda i dati sull’occupazione e la disoccupazione. Ecco un riassunto mediatico a-critico dei dati ufficiali « Istat, a giugno l’occupazione sale dello 0,3%: 82mila unità in più »

Economia , 01 ago 2023 – 10:10 , ©Ansa , https://tg24.sky.it/economia/2023/08/01/istat-lavoro-occupazione-giugno-2023. Il tasso di occupazione sarebbe del 61,5 % (+0,2 punti) mentre il tasso di disoccupazione « scende al 7,4% ». Questo mentre il PIL rallenta.

Ho spiegato da anni – ad es., in Tous ensemble – la truffa delle statistiche ufficiali relativi a questi tassi. Nella Nota** del mio Keynesianism, Marxism, Economic Stability and Growth – 2005 – ho analizzato i veri numeri della disoccupazione, denunciando la metodologia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – OIL – utilizzata dall’Istat. Una persona risulta impiegata se ha lavorato una sola ora durante l’ultimo periodo di valutazione, cioè una o due settimane prima. Contano come impiegati tutta la massa dei lavoratori a-tipici, le partite IVA tutte categorie, vere, finte o spesso misere perché uberizzate, ecc., e, oggi, milioni di ragazze e ragazzi apprendisti – alternanza scuola-lavoro. In realtà, il tasso di disoccupazione e di sotto-occupazione inaccettabile è più del doppio del tasso ufficiale, senza nemmeno tenere conto della deflazione salariale e dell’incremento della povertà. In Italia, i salari reali sono i più bassi e hanno ormai una crescita negativa – era così prima ancora dell’impatto dell’attuale tasso di inflazione – come evidenziato nel link menzionato nella nota in basso.

Non solo l’Istat non corregge la metodologia ma l’aggrava ad un punto da mettere in questione questo servizio pubblico finanziato con fondi pubblici che deve, in teoria, fornire dati attendibili per facilitare i processi di presa di decisione democratici. Questo si evidenzia pure dando una occhiata del tasso di occupazione. Viene paventato a 61,5 %! Ma, tra altre difficoltà, tra le quali quelle già sottolineate sopra, le coorte considerate sono quelle di 15 a 64 anni mentre l’età pensionabile italiana è di 67 anni e più. Tutti sanno che il tasso occupazione tra i senior oltre 55 e otre 60 anni è molto basso. E pura strumentalizzazione democraticamente e costituzionalmente inaccettabile.

Abbiamo già detto che ci sono, al minimo, 3,2 milioni di lavoratori al nero. (Nota 6 in basso) che « in Italia “genera” 76,8 miliardi di euro di valore aggiunto, una piaga sociale ed economica che, a livello geografico, presenta differenze molto importanti. » e dunque una forte evasione fiscale.

Questa gestione economica e del mondo del lavoro – deflazione salariale sistemica – rovina il sistema Paese creando ingente e inammissibile povertà. Secondo il Rapporto Caritas « 5,6 milioni di poveri assoluti. I dati Istat parlano di 5,6 milioni di poveri assoluti in Italia, un dato raddoppiato rispetto al 2011 » (15) L’istat preferisce annunciare « Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, quasi come nel 2021 (25,2%). » (16) paragonando con il 2021, anno di crisi Covid e degli ingenti sprechi della società dei « ristori » – e il suo misero moltiplicatore fiscale di 0.06 – in modo da fare apparire un miglioramento! Ecco pero la foto statistica fornita da Eurostat ad agosto 2022, con un tasso di oltre 25 %: «Povertà in Italia, 11,84 milioni di persone a rischio secondo Eurostat » Economia, 24 ago 2022.

Le persone che hanno un reddito inferiore al 60% di quello medio disponibile, in Italia, sono circa 11,84 milioni di persone coinvolte. Considerando anche quelle a rischio di esclusione sociale, che sono cioè a rischio povertà o non possono permettersi beni materiali o servizi sociali, o vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa, la percentuale sale al 25,2% coinvolgendo 14,83 milioni di persone. Oltre un quarto dei bambini italiani con meno di sei anni vive in famiglie a rischio di povertà, ovvero con redditi inferiori al 60% di quello medio disponibile. Si tratta di 667mila bambini, in lieve aumento dai 660mila del 2020. Il dato risente anche del fatto che si è ridotta la popolazione in questa fascia di età. Se si allarga la platea anche alle famiglie a rischio di esclusione sociale, la percentuale per gli under 6 in situazione di difficoltà sale al 31,6% dal 27% del 2020. » (17)

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Tra parentesi, l’idea che il RDC poteva lottare contro la povertà non ha nessuno fondamento reale, la verità essendo che non fu mai concepito con questo scopo. Rimando alla « Nota 1» qui sotto. Guarda caso, i Paesi con il tasso di povertà più basso sono proprio quelli con il tasso di pieno impiego più alto, dunque con un sistema di previdenza/assoistenza pubblico più forte, come la Francia malgrado lo smantellamento accelerato del sistema da parte della sinistra liberista e dalle destre, in primis quella filo-semita nietzschiana senza il minimo stato d’animo di E. Macron. Per fortuna, grazie in gran parte a M. Mélenchon, la NUPES ha capito la pericolosità di tale scelte socialmente scellerate. In Italia si fa ancora accompagnamento trasversale.

Rimane da aggiungere alcune considerazioni che meriterebbero ingenti approfondimenti.

Ad esempio, i dirigenti sono ormai obbligati di riconoscere che l’Italia non corre. Anzi, gli ultimi dati sull’andamento del PIL fanno risalire un calo di 0,3 % rispetto al trimestre precedente. (18) Ma ormai sappiamo tutti che alle statistiche si può fare dire quello che si vuole. Cosi i dati sul PIL non ci dicono niente sulla porzione di speculazione auto-lesiva per l’economia reale. Facendo astrazione di questo elemento ed altri simili, bisogna pero considerare l’intervallo utilizzato nella presentazione statistica. Se si considera la situazione prima del 2007, rimane un vero disastro. Guardando alla seria di 25 anni, il PIL non ha ancora recuperato tutte le perdite subite sin dal 2007-2008. (19) Come consueto questi dati non tengono conto della modifica della contabilità nazionale effettuata nel Ottobre 2014 in Italia e nella UE con la quale furono aggiunti artificialmente attorno a 3 % del PIL valutando il « contributo al PIL » della prostituzione, dell’evasione, di certe spese militari e del contributo della cosiddetta « economia immateriale ».

Dal punto di vista mio, l’ultimo dato del PIL sancisce il fallimento del modello economico italiano seguito sin dal cosiddetto Patto sociale del 1992 e simboleggiato dal famigerato Modello del Nord-Est. Il numero maggiore di precari e di lavoratori a nero nel Nord, stando ai valori assoluti, testimonia del disastro in corso. Oggi procede in modo accelerato. In breve, sin dagli anni 60-70, la Democrazia cristiana aveva favoreggiato le zone nordiche come il Veneto, più incline a votare a destra, contro l’Emilia-Romagna e Bologna più virtuose rispetto alla pianificazione locale e alle ingenti spese sociali. Dopo la privatizzazione di Bankitalia – 1981-1983 – questa asimmetria preferenziale ideologica favoreggiò una economia di sub-appalto ancora centrata sulle nostre grandi aziende. Mentre il Nord e il Nord-Est mettevano mano sull’apparato industriale – IRI sembrato da Prodi ed altri – costruendo un’economia di piccole e medie imprese di subappalto, l’Emilia-Romagna emulava il trend specializzandosi nella privatizzazione o recupero dei servizi statali tali la RAI ecc. Con lo scatenare delle deregolamentazioni e delle privatizzazioni, il « modello » divenne quello di una economia di subappalto dipendente della Baviera e dell’Austria e in parte dei legami asfissianti con la Nato – in modo che oggi si aumenta il budget militare a 2 % del PIL per comprare sopratutto armi americane, a scapito del finanziamento dell’educazione nazionale, delle infrastrutture pubbliche e dei servizi sociali pubblici. La produzione di armi a tecnologia duale rispettosa dell’Art. 11 non viene nemmeno considerata nonostante sarebbe un modo per ottimizzare quelle spese militari necessarie alla difesa nazionale, sapendo comunque che le spese militari esibiscono il Moltiplicatore economico più basso.

Nel contesto di questo declino economico, sociale e etico-politico, i dirigenti attuali, di ritorno da Washington, pensano mettere fine al Memorandum con la Cina invece di sfruttarne il considerevole potenziale per l’export del « Made in Italy » oppure quello delle joint-venture pubbliche, ad esempio per Gioia Tauro e la sua zone industriale, oggi vuota. L’Italia, paese a « sovranità limitata » sin da De Gasperi sceglie di imprigionarsi in maniera univoca nella Nuova Guerra Fredda e nel Nuovo Co-Com israelo-americano proprio nel momento in cui è sempre più evidente che la « guerra preventiva » contro tutti i « rivali » economici e militari del putativo Impero recherà più danni alla UE – Germania in primis – che alla Russia. In oltre, il Science and Chips Act rovinerà l’industria chiave di Taiwan in meno di 5 anni, spostando la produzione dei semi-processori negli Stati Uniti. Intanto, la Cina a quasi già stabilito la sua autonomia in materia e può ormai imporre dure contro-sanzioni, ad es., sulle terre rare, il germanium e il gallium. Di fatti, ignorando Washington, le grande aziende americane stanno correndo ai ripari recandosi a Pechino; in effetti, in media, 20 a 25 % dei loro profitti provengono dal mercato cinese – sempre in crescita. Alla fine, l’Italia infeudata ad un impero esclusivista in declino finale sarà tagliata fuori del Nuovo Mondo Multilaterale in costruzione. Non sembra una strategia vincente. (20)

A questo disastro in corso si deve aggiungere le favole sulla posizione internazionale netta del nostro paese propagandata da tizi che credono – really? – che Target 2 sia solo « un jeu d’écriture » interno alla zona euro. Per Target 2, come per il debito pubblico alle stelle, dobbiamo « ringraziare » Mario Draghi e tanti altri come lui, saliti o meno sul Britannia …. Ora, il debito Target 2 si ammonta a -616,931.349 EUR mn in giugno 2023. (21)

Come già analizzato prima, sembrerebbe che la strada si aprirà a breve per il MES. (22) Questo organismo non fa opera di carità come alcuni, incluso il Sg. Giorgetti, vorrebbero farci credere. E peggiore del PNRR, un debito da ripagare che ci viene « graziosamente » offerto con 528 condizioni! E anche peggiore del FMI perché non solo impone condizionalità molto più rigorose ma è istituito come una entità fuori della UE e in realtà astratta da ogni altro vincolo nazionale o internazionale. Rappresenta l’usurpazione finale a mano della finanzia globale apolide della sovranità nazionale, incluso sulla moneta e il credito – alla faccia dell’Art 47 della Costituzione.

Mentre l’Argentina dei Kirchner aveva fatto scendere il debito pubblico attorno al 8 % del PIL e vinto una grande battaglia giuridica internazionale con la quale si riconosceva la supremazia nazionale rispetto ai debitori, fondi avvoltoi inclusi, il MES rovescia questa vittoria, conferendo totale supremazia all’entità finanziaria privata istituita con il MES … ma, ovviamente, con quote di finanziamenti pubblici nazionali! Il risultato è peggiore della schiavitù a vitam aeternam chiesta con tipico « entusiasmo » – pace Solone ! – dal pitre Ioannis GeorgiouYanisVaroufakis in cambio di una ristrutturazione eterna del debito greco. Durante la crisi finanziaria scatenata dal quasi fallimento del peso messicano nel 1982, si parlò – ad es. Mitterrand – dell’Africa « continente perduto per lo sviluppo ». Intanto come si rischiava una seria di fallimenti, il FMI, i Club di Londra e di Parigi immaginarono presto una via di uscita: si cancellava la minima parte dei debiti africani e si procedeva ad una ristrutturazione a più lungo termine del principale rimanente, in modo da permettere il rimborso, applicando pero le ricette dei Chicago Boys nel Cile, cioè produrre per esportare e per rimborsare in priorità i creditori esteri. Con il MES, non si prevedono regali, tutti i creditori andranno rimborsati in intero, al limite i paesi membri saranno chiamati – backstop – a fornire altri quote … per finanziare la propria schiavitù.

Non esiste più nessuna via di uscita senza il ricorso al credito pubblico per finanziare il debito pubblico e le imprese nazionali para-pubbliche necessarie.

Paolo De Marco

(Nota aggiunta il 5 agosto 2023. Da @DeMarcoPaolo2.

Delega fiscale (1 /2) Inventata la « flat tax » progressiva. Dopo l’abuso d’ufficio, fine degli abusi fiscali e normativi repubblicani che gravano sulla borghesia. Stiratura finale della pergamena costituzionale. Ma senza ricette fiscali, come rispettare i criteri e ripagare il debito?

Delega fiscale (2/2) Progetto: svuotare le casse a beneficio dei ceti agiati e conferire le redini sociali e eco-fiscali al MES, organo privato peggiore dei Chicago Boys ma senza nessuno vincolo democratico che continuerà questa usurpazione costituzionale. ( Si veda : « Delega fiscale, ok definitivo della Camera. Tre aliquote, poi flat tax, senza abbandonare progressività » , Questa è un pagina che resterà nella storia della nostra Italia , ha detto il relatore della riforma Gusmeroli, di Nicoletta Cottone, 4 agosto 2023, https://www.ilsole24ore.com/art/delega-fiscale-leo-tre-aliquote-poi-flat-tax-senza-abbandonare-progressivita-AFS6ihS

Note:

1 ) Per le critiche allo RDC si veda http://rivincitasociale.altervista.org/grillo-il-m5s-e-il-reddito-universale-di-schiavitu/ e http://rivincitasociale.altervista.org/disoccupazione-di-massa-come-orizonte-del-capitalismo-moderno/

Al contrario, si veda pure « La norma lavoro a tempo indeterminato crea 780 000 impieghi a tempo pieno in 3 mesi in Spagna », 2 agosto 2022, in http://rivincitasociale.altervista.org/la-norma-lavoro-a-tempo-indeterminato-crea-780-000-impieghi-a-tempo-pieno-in-3-mesi-in-spagna-2-agosto-2022/

Sullo smantellamento dello Stato sociale si veda: http://rivincitasociale.altervista.org/smantellamento-dello-stato-sociale-o-welfare-state-anglo-sassone-e-politiche-neoliberali-monetariste-viste-sotto-langolo-del-contratto-di-lavoro/ . Sulla Sanità pubblica : http://rivincitasociale.altervista.org/la-sanita-tra-tagli-e-corruzione-una-vittima-eccellente-del-federalismo-fiscale/

2 ) Vi ricordate dell’utilità dei « navigatori » del RDC ? Cosa può essere una offerta di lavoro « congrua » oggi in Italia? Per un riassunto sull’Assegno di inclusione, ovvero il crudele, demagogico e improbabile « workfare » si veda « « Il Decreto lavoro 2023 è legge: ecco i 20 punti più importanti », Novità anche su assegno unico, offerta di lavoro «congrua», contratti a termine e lavoro agile, di Claudio Tucci, 29 giugno 2023, https://www.ilsole24ore.com/art/dal-taglio-cuneo-all-addio-rdc-cosi-cambia-lavoro-20-voci-AEwomwnD

Per il tipico competente disastro degli esodati pensione si veda qui: https://www.theitaliantimes.it/2018/05/15/esodati-pensioni-chi-sono-significato-esodato-legge-fornero/#:~:text=Con%20il%20termine%20esodati%20si%20fa%20riferimento%20a,dalla%20grave%20crisi%20in%20cui%20si%20%C3%A8%20ritrovato.

Va sottolineato la truffa referendaria che portò alla riforma pensionistica. La direzione della FIOM aveva deciso lasciare la porta aperta a R. Bonanni; avevo protestato, consigliando invece di partecipare verificando scrupolosamente il voto. Il risultato e il contesto sono analizzati in «Aritmetica dei risultati del Protocollo. (10-13-2007) » e in http://www.la-commune-paraclet.com/PensioniFrame1Source1.htm#Votiamo%20NO

Secondo la Rete 28 aprile, risultano oltre 2 milioni di voti di pensionati non esistenti mentre la stragrande maggioranza dei lavoratori attivi aveva votato contro. Il Sg. R Bonanni ha una pensione di oltre 300 000 euro annuali dato che la legge permette ai dirigenti sindacali di cambiare le paghe alla fine in modo da fare levitare la pensione. Si tratta di un tassello primordiale nella nuova democrazia industriale e sindacale …!

3 ) « Reddito di Cittadinanza sospeso a 169mila famiglie a Napoli: scatta la protesta », Storia di Redazione Tgcom24 • 33 m fa, https://www.msn.com/it-it/notizie/other/reddito-di-cittadinanza-sospeso-a-169mila-famiglie-a-napoli-scatta-la-protesta/ar-AA1etTrI?ocid=SL5MDHP&pc=SL5M&cvid=d5c27cb22c8c4c57b3aa0c61ab6df946&ei=19

4 ) Per il CCLD « pacifico, civile e costruttivo », senza la minima « rabbia sociale » – ideata da tipici incompetenti sovra-numerari e spesso complici – vedi la Categoria Comitato Cittadino per il Lavoro Dignitoso in http://rivincitasociale.altervista.org/ . In particolare, si proponeva una esperienza di sviluppo locale, certo modesto ma cumulativo, sfruttando i fondi europei disponibili alla Regione mettendo anche a contributo gli Enti e le cooperative pubbliche. Si preferì rimandare in dietro la gran parte dei fondi europei disponibili per 2014-2020 tanto in Calabria che in Italia. Mentre si parla del PNRR e di Power EU, cioè di fondi in gran parte da rimborsare, l’Italia rimandò indietro attorno a 38 miliardi di euro dei fondi europei 2014-2020, cioè dei fondi finanziati dall’Italia stessa. Della Calabria non né parliamo nemmeno … In media, per questi fondi strutturali, l’Italia contribuisce 7 a 8 miliardi di euro in più di quello che riceve. Da notare, che gli interessi da ripagare per il Ricovery Fund stanno levitando con il rialzo dei tassi di interessi, cioè da 14.9 miliardi a 34 miliardi di euro per il periodo 2021-2026 (v.« Nine EU Countries Have Still Not Received Any Money From The COVID-19 Recovery Fund »,  by Tyler Durden,  Thursday, Jul 27, 2023 – 06:30 AM,  Via Remix News, Via Remix News, https://www.zerohedge.com/political/nine-eu-countries-have-still-not-received-any-money-covid-19-recovery-fund . Qui se si trattasse di « rabbia » sociale, sarebbe certamente di un tipo realmente patologico! Comunque, la Regione e il Paese intero sono già in fase terminale.

Intanto l’Italia è così competente ed efficacia nell’utilizzo del PNRR quanto per quello dei Fondi strutturali, si veda Pnrr, stralciati 16 miliardi a sanità, comuni e ambiente

di Redazione Contropiano – Roberto Ciccarelli * , https://contropiano.org/news/politica-news/2023/07/29/pnrr-stralciati-16-miliardi-a-sanita-comuni-e-ambiente-0162760

5 ) Rimando qui al mio Compendio di Economia Politica Marxista e alla Introduzione metodologica, ambedue liberamente accessibili nella Sezione Livres-Books del mio vecchio sito sperimentale www.la-commune-paraclet.com . Per i circuiti del capitale si veda « Un’altra inettitudine sui circuiti del capitale Marx sulla realizzazione secondo G Dumenil e D Levy », 22 dicembre 2019-27-gennaio-2020/ in http://rivincitasociale.altervista.org/unaltra-inettitudine-sui-circuiti-del-capitale-marx-sulla-realizzazione-secondo-g-dumenil-d-levy-dic-22-2019-27-gennaio-2020/

Vedi pure http://rivincitasociale.altervista.org/la-transizione-al-socialismo-e-la-pianificazione-centrale-liquidazione-definitiva-delle-falsificazioni-malevole-specialmente-quelle-di-ch-bettelheim-21-giugno-2021/ e http://rivincitasociale.altervista.org/pil-uno-strumento-narrazione-marginalista-benessere-dei-popoli-la-prosperita-degli-stati-nazionali-24-maggio-2020/

6 ) « In Italia 3,2 milioni di lavoratori in nero: i dati regione per regione », Economia fotogallery, 31 lug 2022 , https://tg24.sky.it/economia/2022/07/31/lavoro-in-nero-italia

7 ) In https://www.agi.it/cronaca/news/2021-06-21/reddito-di-cittadinanza-evasori-frodi-12992300/

8 ) Per il Moltiplicatore si veda: http://rivincitasociale.altervista.org/the-marginalist-economic-multiplier-logic-and-history-may-4-june-16-2023/ .

Per la società dei ristori permanenti – cioè del ritorno al panem et circenses ovvero alla società della nuova domesticità e della nuova schiavitù – si veda : http://rivincitasociale.altervista.org/societa-dei-ristori-lockdown-permanenti-nuova-domesticita-nuova-schiavitu-pericolose-terapie-genetiche-pork-barrel-ricovery-fund-23-gennaio-2021/

Per la gestione della sindemia Sars-CoV-2, si veda : BRÈVES/FLASH NEWS/BREVE, in: http://rivincitasociale.altervista.org/sars-cov-2-brevesflash-newsbreve/

9 ) RAPPORTO ANNUALE SULLE SPESE FISCALI 2022, (art. 21 c. 11-bis legge 31 dicembre 2009, n.196) in https://www.mef.gov.it/documenti-allegati/2022/Rapporto-spese-fiscali-2022.pdf

10 ) Si veda « Evasione fiscale in Italia, ogni anno supera gli 80 miliardi. I DATI »

Economia fotogallery , 29 ott 2022 – https://tg24.sky.it/economia/approfondimenti/evasione-fiscale-italia

Citazioni « Ogni anno il ministero dell’Economia pubblica un rapporto redatto da un’apposita commissione sull’economia non osservata. Dall’ultimo documento, diffuso nel dicembre 2021 e riguardante i dati fino al 2019, le tasse non pagate ammontavano a circa 86,6 miliardi di euro

(…)

L’ultimo rapporto è stato pubblicato nel dicembre 2021. Secondo i dati, nel 2019 l’evasione fiscale in Italia ammontava a circa 86,6 miliardi di euro. L’imposta più evasa è stata l’Irpef da lavoratore autonomo (32,2 miliardi di euro), seguita dall’Iva (27,8 miliardi di euro) e dall’Ires (8,17 miliardi di euro) (…)

Tra il 2014 e il 2019 l’evasione fiscale ha raggiunto un valore medio pari a circa 93,5 miliardi di euro l’anno, cifra che supera i 105 miliardi di euro se si considera anche l’evasione dei contributi previdenziali »

11 ) Sulla distinzione Modo di produzione, Epoca di ridistribuzione, Età e Era di civiltà, si veda il Compendio di Economia Politica Marxista.

12 ) Per questa contro-rivoluzione neoliberale monetarista rimando al mio saggio « Les conséquences socio-économiques de MM Volcker-Reagan et Cie », mars 1985 in http://www.la-commune-paraclet.com/EPIFrame1Source1.htm#epi – in basso della pagine – come pure Tous ensemble, 1996-2002, e il Livre-Book III Keynesiansim, Marxism, Economic Stability and Growth, 2005, in Download Now nella Sezione Livres-Books del medesimo sito oppure i « Brani scelti » in http://www.la-commune-paraclet.com/ItaliaFrame1Source1.htm#nota%20** . Pour Marx, contre le nihilisme, 2002, idem; quest’ultimo aggiunge la deriva ideologica filo-semitica nietzschiana. Un riassunto in « italiano » fu dato in Contra-pitre nella Sezione Italia del medesimo sito.

Per la teoria dei contrappesi secondo John Galbraith si veda « La nota 15 su John Galbraith » nel Livre-Book III menzionato sopra. (Da paragonare con « Le nuove forme di democrazia socialiste da inventare » in « Salvare il Partito comunista dai suoi nemici interni (02/11/2004) » in ”Download Now” nella Sezione BOOKS del medesimo vecchio sito.)

13 ) « Fitch abaisse la note de crédit des Etats-Unis à AA+ », reuters.com  |  02/08/2023, 10:57  |  487  mots, https://www.latribune.fr/depeches/reuters/KBN2ZD0I2/fitch-abaisse-la-note-de-credit-des-etats-unis-a-aa.html

14 ) « Entrate tributarie: nel 2021 gettito di 496,09 miliardi » in https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2022/Entrate-tributarie-nel-2021-gettito-di-496.09-miliardi/#:~:text=Nel%202021%20le%20imposte%20dirette%20ammontano%20a%20269.806,10.679%20milioni%20di%20euro%20%28%2B5%2C7%25%29%20rispetto%20all%E2%80%99anno%20precedente .

PDF https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2022/documenti/comunicato_0045.pdf

15 ) « La povertà in Italia continua a crescere: entrarci è facile, per uscirne ci vogliono 5 generazioni

La fila davanti alla Caritas di Napoli». Oggi un povero su 4 ha meno di 18 anni e un italiano su 10 è in povertà assoluta. Il rapporto Caritas “L’anello debole”. Ci sono molte povertà (allarmante tra i giovani) e una mobilità intergenerazionale bassa, 19 Ottobre 2022 alle 12:12, https://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2022/10/19/news/la_poverta_in_italia_continua_a_crescere_entrarci_e_facile_uscirne_e_difficilissimo-370703081/

16 ) https://www.istat.it/it/archivio/285632

17 ) https://tg24.sky.it/economia/2022/08/24/poverta-italia-eurostat

18 ) « Pil Italia giù nel secondo trimestre, frena l’inflazione | Sale la tensione sul Reddito di Cittadinanza, Comuni sotto pressione »,Storia di Redazione Tgcom24 • 2 h fa, https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/pil-italia-gi%C3%B9-nel-secondo-trimestre-frena-l-inflazione-sale-la-tensione-sul-reddito-di-cittadinanza-comuni-sotto-pressione/ar-AA1eCwrU?ocid=SL5MDHP&pc=SL5M&cvid=c502f62ddbad4a5e81c5395a38d21b37&ei=29

Citazione « Cala la crescita in Italia: nel secondo trimestre del 2023, fa sapere l’Istat – il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (quando era cresciuto dello 0,6%) ed è aumentato dello 0,6% in termini tendenziali. Prosegue poi a luglio il rallentamento dell’inflazione, che si attesta al +6% dal +6,4% di giugno, tornando allo stesso livello di aprile 2022. Lieve rallentamento dei prezzi del “carrello della spesa” che continua a registrare rialzi a due cifre: i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano dal +10,5% a +10,4%. »

19 ) https://tradingeconomics.com/italy/gdp-growth-annual

20 ) Per « Italia, paese a sovranità limitata? » si veda http://www.la-commune-paraclet.com/PensioniFrame1Source1.htm#sovranit%C3%A0

Per il Memorandum con la Cina si veda : « La Cina prende di petto Crosetto e governo sulla revoca del memorandum », di Federico Rucco https://contropiano.org/news/politica-news/2023/08/02/la-cina-prende-di-petto-crosetto-e-governo-sulla-revoca-del-memorandum-0162894

Per l’autonomia tecnologica cinese, si veda: « China reduces chip imports by $51.9 billion: self-developed chips to replace US chips! », VOC – Vision of China , https://www.youtube.com/watch?v=zSq3sity0K4

Per il Nuovo Mondo Multilaterale si veda: http://rivincitasociale.altervista.org/per-un-mondo-multilaterale-aperto-senza-signoraggio-monetario-globale-senza-interfereze-negli-affari-interni-e-senza-estraterritorialita-per-le-linee-di-credito-bilaterali-e-il-credito-pubblico-7/

21 ) « Italy IT: TARGET 2 Balance: Average data was reported at -616,931.349 EUR mn in Jun 2023. This records an increase from the previous number of -634,409.861 EUR mn for May 2023. » in https://www.ceicdata.com/en/italy/target-balance/it-target-2-balance-average

22) « MES : sovranità abdicata ad vitam aeternam », 7 dicembre 2020, in http://rivincitasociale.altervista.org/mes-sovranita-abdicata-ad-vitam-aeternam-7-dicembre-2020/

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